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Sistema Naturale di Equitazione.

 
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Autore Messaggio
Murtinu
Cavallo


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Messaggi: 4078

MessaggioInviato: Mer Set 30, 2009 11:07    Oggetto: Sistema Naturale di Equitazione. Rispondi citando

Salute Colonnello,
In un suo scritto : Il capitano Federico Caprilli e il Sistema Naturale di Equitazione ho letto questa bella frase: ...abolizione del lavoro senza staffe (perché, senza staffe, il cavaliere è in equilibrio sulle natiche e non sulle staffe)..

Perchè allora molti istruttori spesso ricadono nell'errore di far montare i propri allievi senza staffe?
Il Sistema Naturale di Equitazione è oppure non è appreso e condiviso da tutti?

Risponda quando ha tempo!
Grazie in anticipo.
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Col. Paolo Angioni
Moderatore


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Messaggi: 2721
Località: Torino

MessaggioInviato: Mer Set 30, 2009 12:09    Oggetto: Senza staffe Rispondi citando

Caro Murtinu,

rispondo subito, perché la domanda è allettante.

Il Sistema Naturale di Equitazione in Italia è morto. Perché?

Perché i nostri previdenti dirigenti, quando la direzione dell'equitazione, nell'immediato dopo guerra, è passata dalle mani dei militari ai civili, non hanno pensato di costituire un corpo di istruttori, formato con gli insegnamenti del Sistema, che tramandasse l'importante eredità. Man mano che se ne andavano all'altro mondo gli istruttori già ufficiali e sottufficiali di cavalleria, formati alla Scuola di Cavalleria di Pinerolo e Tor di Quinto (quando ero ragazzo tutti i miei istruttori lo sono stati), il loro posto è stato preso da istruttori che, privi di formazione e di indirizzo, sono stati contagiati dalle influenze (letture nel migliore dei casi rari ed esempi pratici) più varie, soprattutto dalla scuola tedesca che si imponeva in Europa per i risultati nel salto ostacoli dovuti specialmente all'eccellenza del loro allevamento. Allevamento che noi Italiani abbiamo trascurato se non distrutto. Pensi alla centenaria Razza Governativa di Persano, chiusa.

I dirigenti che negli anni si sono succeduti non hanno saputo approfittare della grande opportunità di cui godeva l'Italia, quella di avere i due più grandi cavalieri del mondo di salto ostacoli (lo scrivo misurando bene il valore delle parole), evitando di consegnare loro, con la più ampia libertà di lavorare, il settore salto ostacoli che all'inizio del Novecento era stato rivoluzionato dalla grande invenzione di Caprilli. I d'Inzeo sarebbero stati l'anello di congiunzione tra l'equitazione dei grandi cavalieri di anteguerra (Ubertalli, Amalfi, Lequio, Borsarelli, Forquet, tanto per fare qualche nome) allievi diretti e indiretti di Caprilli, e i cavalieri che iniziavano a montare nel dopo guerra.

Esiste in Italia un libro accessibile (in commercio) che tramandi un sistema di monta e di addestramento, ripeto, finalizzato al salto ostacoli (non a quello che si chiama Addestramento e che noi chiamiamo Dressage, dressage che Caprilli detestava ma che conosceva)? Non esiste. Nessuno dei grandi cavalieri d'anteguerra ha pensato di scriverlo a causa del rispetto per il maestro (Caprilli) i cui scritti (pochi) erano considerati vangelo da non contaminare con altri apporti. L'unico scritto era il Manuale di Equitazione (in linea sul forum) che era stato concepito in origine come regolamento militare per la recluta di cavalleria e non per cavalieri che aspirassero alla grande competizione.

Il discorso è lungo e complesso. Questo è solo un accenno, tanto per dare un'idea di quello che è storicamente avvenuto.
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Murtinu
Cavallo


Registrato: 03/04/09 17:46
Messaggi: 4078

MessaggioInviato: Mer Set 30, 2009 16:55    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per la veloce risposta!
Quello che ha scritto è molto interessante (anche se piuttosto triste).

Praticamente non avendo nessun tipo di scuola "seria", ciascun istruttore si affida al "fai da sé"...oppure (come Lei ha scritto) si fa influenzare da scuole estere..
E' davvero un peccato, a mio parere è stata persa l'opportunità di giocare un ruolo molto importante a livello di equitazione internazionale.

Per quanto riguarda l'allevamento sono d'accordo che ormai è andato quasi del tutto distrutto, invece di cercare di migliorare i nostri allevamenti, siamo andati a copiare portando in Italia stalloni dalla Germania, dal Belgio, dall'Olanda ecc..
Forse la colpa è dovuta anche alla nostra mentalità, avere tutto e subito..invece che impegnarsi ed avere fiducia nei propri mezzi!

In un'altro scritto ho letto:
"l'Alta Escuela nasce a Napoli, parla Francese, vive in Spagna".
Beh, penso che anche questa frase la dica tutta..
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lupa79
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Messaggi: 659

MessaggioInviato: Gio Ott 01, 2009 21:25    Oggetto: Rispondi citando

leggendo questo topic...
ed essendo della campania vorrei togliermi un dubbio...il miei antenati allevano cavalli salernitani e persani...e ovviamente li montavano..io ho imparato a montare secondo la tradizione delle mie parti e della mia famiglia...il fatto è che monto con le staffe un pò corte non da fantino da ippodromo dove l'effetto della gamba non c'è ...ma corte in modo da sollevare il bacino e liberare la schiena del cavallo specie al trotto che al galoppo...appunto io ho un'equilibrio sulle staffe...questa estate sono stata in un maneggio dove praticano anche monta americana infatti loro sono sempre seduti sulla sella a staffe lunghe...vedendomi montare ..mi prendevano in giro dicendomi che non sapevo montare ....anche gli istruttori...infatti mi hanno allungato le staffe e fatto montare così....ma non ci riuscivo, anzi ho avuto un mal di schiena...vorrei capire dove sbaglio...o a questo punto i miei antenati hanno sembre sbagliato a montare.....
io mi trovo bene anche sul salto sento il cavallo libero di muoversi...invece tutti a dirmi che sbaglio ..anzi che il mio modo di montare non esiste.... bisogna stare seduti in sella continuavano a ripetermi trotto e galoppo seduto....
ma io non ci riesco...
vi ringrazio anticipatamente per la risposta...
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torquato
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MessaggioInviato: Ven Ott 02, 2009 21:56    Oggetto: Rispondi citando

dovresti leggere i quaderni di Mazzoleni...che segue le "orme" di Oliveira....si ricerca sempre una riunione del cavallo facendolo avanzare con i posteriori tramite l'assetto.... trotto seduto idem galoppo seduto...impossibile da ottenere con un assetto "leggero"....metterlo in pratica non è facile, anche perchè non è molto comprensibile nelle spiegazioni, e credo che anche il cavallo abbia un ruolo molto importante...montare un cavallo addestrato aiuta molto.
ciao
a tutti
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omdecavaj
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MessaggioInviato: Sab Ott 03, 2009 09:47    Oggetto: Rispondi citando

torquato ha scritto:
..si ricerca sempre una riunione del cavallo facendolo avanzare con i posteriori tramite l'assetto.... trotto seduto idem galoppo seduto...impossibile da ottenere con un assetto "leggero"....


Se così fosse allora sarebbe impossibile riunire un cavallo lavorato a piedi senza cavaliere, senza assetto.
Invece, sembra proprio che sia il lavoro da terra senza cavaliere e senza assetto che aiuta a riunire sempre di piu il cavallo.

Mi scuso per l'OFF TOPIC
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torquato
Cavallo


Registrato: 28/07/09 13:47
Messaggi: 5
Località: bologna

MessaggioInviato: Mar Ott 20, 2009 13:18    Oggetto: Rispondi citando

hai ragione..il lavoro alla corda è molto importante per mettere in "equilibrio" il cavallo , per predisporlo alla "riunione"...ma poi lo devi montare....e come?
assetto leggero ? ...o monta "classica"?....bella domanda.....se qualcuno ha la verità "spiegata"....possibile che con una monta in assetto "leggero" si possa "danneggiare" il cavallo?????
ciao
a tutti
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Mat
Cavallo


Registrato: 11/11/09 23:35
Messaggi: 1

MessaggioInviato: Ven Mar 05, 2010 11:07    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei fare una precisazione riguardo ciò che ha detto Torquato.
Il sig. Mazzoleni è sicuramente un ammiratore, come tutti, di Oliveira ma non ne segue assolutamente le orme e nemmeno potrebbe perchè non è mai stato suo allievo e tantomeno ha montato i suoi cavalli.

Qualche esempio:

Mazzoleni rifiuta totalmente Baucher mentre Oliveira prendeva e riconosceva ciò che di buono c'è nella tecnica di Baucher-

Oliveira utilizza tutti gli aiuti in modo classico mentre Mazzoleni rifiuta questi concetti e cerca di affidare tutto ad un certo utilizzo del bacino

Nessuna polemica, solo una precisazione, non invadiamo lo spazio del Colonnello, se qualcuno vuole continuare il discorso mi contatti tramite mp e apriamo una discussione in un'altra sezione del forum.

Mat
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Sab Mar 06, 2010 08:36    Oggetto: Oliveira Rispondi citando

Caro Mat,

a Quinta do Brejo (Avessada, Malveira, Portogallo), la proprietà -- casa, scuderia, maneggio -- in cui viveva e lavorava il maestro Nuno Oliveira, c'era lo studio in cui gli allievi (da tutto il mondo) si riunivano dopo le lezioni pomeridiane, che terminavano verso le 20, dove il maestro offriva da bere il Porto in un'allegra atmosfera, si facevano le domande e si ascoltava la sua voce. Era una stanza lunga e abbastanza stretta, non grande. Gli allievi si sedevano in gran parte per terra, perché non c'erano sedie sufficienti. In fondo, nel lato opposto alla porta, c'era la scrivania, "il tavolo di lavoro" del maestro, dove ogni volta sedeva. Alle due pareti laterali scaffali, con libri di equitazione, i capolavori dell'arte, a destra, e dall'altra parte libri e dischi, quasi tutti dell'opera lirica italiana. Sopra la scrivania del maestro era appeso l'unico quadro dello studio: Baucher, con le braccia conserte, che fissa negli occhi chi lo guarda. Questo le dica tutto.

Coloro che non hanno lavorato personalmente con il maestro e che, soprattutto, non hanno montato i suoi cavalli, i cavalli che solo il maestro montava e lavorava, fanno soltanto vuote chiacchiere per mettersi in bella mostra.
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DivinityOfDarkness
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Località: Paddock con Capannina ^_^

MessaggioInviato: Dom Mar 07, 2010 01:15    Oggetto: Rispondi citando

torquato ha scritto:
dovresti leggere i quaderni di Mazzoleni...



Mmmh..certo... Mazzoleni... grandissimo uomo di cavalli, grandissimo cavaliere di livello nazionale ed internazionale, nonchè superbo maestro d'arte equestre che pratica assiduamente sin dalla nascita, tanto da farla diventare la sua ragion d'essere
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Alberto
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MessaggioInviato: Dom Mar 07, 2010 10:28    Oggetto: Rispondi citando

Carissimo Torquato,
lei si chiede se sia possibile che una monta in assetto leggero possa danneggiare il cavallo.
Tento di darle una risposta.
Innanzitutto è bene parlare di Sistema Naturale Di Equitazione e non limitarsi a parlare di assetto leggero che non è che una parte di tale sistema.
Il Sistema Naturale Di Equitazione prevede tutta una serie di aspetti che sono assolutamente a favore del benessere del cavallo, tra i quali ad esempio il rispetto della sua bocca e la progressione del lavoro.
Oggi si parla tanto di leggerezza, ebbene questo sistema porta ad una legggerezza assoluta, cavalli dalle bocche dolcissime, cavalli elastici e sciolti pronti a specializzarsi in qualunque disciplina equestre, equitazione accademica compresa .

Quello che danneggia i cavalli caro Torquato è l'ignoranza dei cavalieri non certo il Sistema Naturale.



Alberto
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DivinityOfDarkness
Cavallo


Registrato: 02/08/08 18:11
Messaggi: 3463
Località: Paddock con Capannina ^_^

MessaggioInviato: Ven Apr 02, 2010 23:09    Oggetto: Re: AIASE Rispondi citando

valle degli elfi ha scritto:
Come mai in questa sezione di totale pertinenza del Colonnello c'è chi risponde o prova a farlo al posto suo?
Colonnello, sbaglio o ciò non è possibile nel suo Filo diretto?


Ma lo scrive ovunque? Credo che il Colonnello sappia leggere e valutare da sè.
Alcune discussioni, infatti, vengono spostate in "Discussioni tra utenti".
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