Inviato: Dom Gen 23, 2011 19:36 Oggetto: Per il Colonello. Cavallo ingestibile da terra.
Buonasera sig. Colonnello;
Vorrei chiederLe il Suo parere riguardo alcuni problemi che ho di recente con il mio cavallo.
Il soggetto in questione è un castrone sella italiano di sei anni, sano, con discreta genealogia e di forte struttura, che possiedo da Novembre.
Ho iniziato a montarlo fin dai primi giorni, ma dopo meno di un mese ho fatto una brutta caduta per una sua impennata seguita da sgroppate ripetute durante una lezione su barriere al trotto.
Dopo l'accaduto ero un po' spaventata all'idea di tornare in sella, ma dopo poche settimane ho riacquistato la sicurezza perduta.
Il problema, però, è che il cavallo dimostrava già da appena arrivato i segni di una costante e intollerabile maleducazione: morde, calcia all'ora dei pasti, rampa, strattona la lunghina quando viene condotto a mano.
All'inizio ho pensato che tale comportamento fosse dovuto al fatto che dovesse ancora ambientarsi nella nuova scuderia e ho tentato in ogni modo di aiutarlo ad ambientarsi passando ore nel suo box ad accarezzarlo e parlargli (rischiando ogni volta morsi e pestoni), ma ora, dopo tre mesi, mi rendo conto che persiste ed è diventato persino più insolente di prima.
Oltre al lavoro settimanale in sella, viene girato in tondino tutti i giorni per almeno mezz'ora, con sella, filetto ad oliva piuttosto spesso e martingala ad anelli; ma anche in questo contesto si dimostra molto lunatico e irrispettoso: cerca spesso di venire incontro a chi lo gira, cambiare direzione senza che venga richiesto, calciare in aria e impennare voltandosi verso il centro del tondino.
Ci sono soluzioni che potrei adottare per queste mancanze di rispetto? Potrebbe essere un problema di addestramento o di reticenza al lavoro?
Aggiungo che non sembra presentare alcun difetto fisico, e per scongiurare ogni dubbio vorrei chiamare il veterinario in settimana.
Riporto all'attenzione la domanda.
Il cavallo due giorni fa mi è scappato di mano in tondino e ha cercato ripetutamente di caricarmi, al che non ho potuto fare altro che uscire ed aspettare che si stancasse un po' per riprenderlo senza farmi del male, con la preoccupazione che, essendo castrato da poco, potesse cercare di saltare la palizzata del tondino per raggiungere alcune femmine che erano al paddock in quel momento.
Quando sono riuscita a riprenderlo si è mostrato molto irrispettoso e agitato, e quando sono tornata il giorno dopo ho dovuto faticare per legarlo in box in quanto continuava a rivolgermi il posteriore, rampare o cercare di mordere.
Sono molto preoccupata non solo per la mia incolumità , ma soprattutto per il suo benessere psicologico: mentre gli altri cavalli si affacciano spesso fuori dalla porta del box per passare il tempo guardandosi in giro, lui guarda il muro opposto senza muoversi per la maggior parte del tempo.
Registrato: 04/05/08 19:57 Messaggi: 117 Località: Roma
Inviato: Dom Gen 30, 2011 22:43 Oggetto:
Riporto questa risposta del Colonnello, credo possa essere utile.
Simone
Citazione:
Cavallo nervoso e che morde
prima di tutto la tranquillizzo. Non si deve scoraggiare e neppure dispiacere. Lei dovrebbe avere dalla scuola di equitazione un cavallo perfettamente rispondente e bravo, appunto un cavallo da scuola, che insegna. Invece le danno un cavallo che non insegna, ma scoraggia, che prima dovrebbe essere addestrato come si deve dall'istruttore o da chi impartisce le lezioni di equitazione.
Mi sappia dire se con quel cavallo può fare tutto quello che è necessario e le darò un consiglio.
Voler bene a un cavallo non vuol dire lasciargli fare tutto quello che gli aggrada. Siccome è un cavallo da sella, anche se volontariamente non ha scelto quella professione, deve comportarsi come un cavallo da sella per bene. Altrimenti è inutile montare a cavallo. In quel modo, non si può certamente imparare a diventare cavalieri.
Farlo diventare più sensibile agli aiuti: E' capace a lavorare alla corda? Il cavallo sa lavorare alla corda? Ha il materiale necessario per lavorare alla corda? Occorrono: un capezzone, una corda piatta di tessuto morbido lunga almeno dieci metri, un frustone, un paio di guanti.
Dedichi a questo lavoro almeno tre giorni consecutivi, per cominciare, e per ogni giorno trovi almeno due ore libere da dedicare al cavallo. Deve lavorare almeno un'ora al giorno, solo trotto. Non mi ha detto l'età del cavallo.
Do per scontato che il cavallo sappia girare alla corda e sappia anche lei come comportarsi. In caso contrario mi avverta e cercherò di aiutarla.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.