Inviato: Lun Gen 24, 2011 09:24 Oggetto: Cavallo che "scappa"
Premessa A: Non monto da molto, non sono un princiapiante ma di sicuro non mi definisco esperto.
Premessa B: Non ho un cavallo mio (per ora, ma in effetti lo sto cercando), non voglio sostituirmi a nessun professionista, non voglio rovinare alcun cavallo con i miei esperimenti, domando solo per curiosità e per puro piacere accademico.
Detto questo...
Spesso leggo di cavalli che non sono adatti a principianti, cavalli che scappano ecc ecc..
Quello che mi chiedevo è: Un cavallo che tende a scappare, lo fa perchè è la sua indole, il suo carattere o perchè sotto c'è una "maleducazione" nella doma/addestramento?
Spesso leggo di cavalli che non sono adatti a principianti, cavalli che scappano ecc ecc..
Quello che mi chiedevo è: Un cavallo che tende a scappare, lo fa perchè è la sua indole, il suo carattere o perchè sotto c'è una "maleducazione" nella doma/addestramento?
Nel secondo caso, come si potrebbe porre rimedio?
"
Penso che spesso i due "casi" coincidano. Mi spiego: il cavallo, per sua stessa natura, nasce "fuggitivo": è un erbivoro, predato da millenni, ce l'ha nel dna di scappare al minimo accenno di remotissimo pericolo. E il pericolo per lui può essere rappresentato da qualsiasi piccola anomalia nell'ambiente: un oggetto innocuo posato a terra, che ieri non era lì, può bastare. Scopo dell'addestramento di base è proprio convincere il cavallo che può affidarsi a noi, che ci occuperemo noi degli eventuali "predatori" presenti, sacchetti di plastica sventolanti in primis. Quindi molto spesso un cavallo "che scappa" lo fa rispondendo a un suo istinto atavico, perchè le tecniche di addestramento adottate con lui non sono state sufficienti a disciplinare questa tendenza alla fuga. Il primo e il secondo "caso" da te citati quindi si fondono.
C'è un terzo caso (per me secondo) che è quello del fugone difensivo, fatto non per paura ma per opporsi al lavoro. Può dipendere pure questo da carenze nell'addestramento, ma anche da grossi limiti tecnici del cavaliere/proprietario. Cioè: un puledro può avere avuto un ottimo addestramento ed essere bravissimo quando lo monta chi lo ha addestrato, ma può fare lostesso un fugone per sottrarsi al cavaliere che lo ha comprato, il quale magari ha una mano troppo dura, o imprevedibile, oppure senza volerlo infligge all'animale delle continue schienate perchè non sa battere la sella.
Penso che spesso i due "casi" coincidano. Mi spiego: il cavallo, per sua stessa natura, nasce "fuggitivo": è un erbivoro, predato da millenni, ce l'ha nel dna di scappare al minimo accenno di remotissimo pericolo. E il pericolo per lui può essere rappresentato da qualsiasi piccola anomalia nell'ambiente: un oggetto innocuo posato a terra, che ieri non era lì, può bastare. Scopo dell'addestramento di base è proprio convincere il cavallo che può affidarsi a noi, che ci occuperemo noi degli eventuali "predatori" presenti, sacchetti di plastica sventolanti in primis. Quindi molto spesso un cavallo "che scappa" lo fa rispondendo a un suo istinto atavico, perchè le tecniche di addestramento adottate con lui non sono state sufficienti a disciplinare questa tendenza alla fuga. Il primo e il secondo "caso" da te citati quindi si fondono.
C'è un terzo caso (per me secondo) che è quello del fugone difensivo, fatto non per paura ma per opporsi al lavoro. Può dipendere pure questo da carenze nell'addestramento, ma anche da grossi limiti tecnici del cavaliere/proprietario. Cioè: un puledro può avere avuto un ottimo addestramento ed essere bravissimo quando lo monta chi lo ha addestrato, ma può fare lostesso un fugone per sottrarsi al cavaliere che lo ha comprato, il quale magari ha una mano troppo dura, o imprevedibile, oppure senza volerlo infligge all'animale delle continue schienate perchè non sa battere la sella.
Intanto grazie per la tua visione, è sempre interessante.
Credo, però di non essermi spiegato bene.
Il cavallo che scappa, intendo, non un cavallo che fa le fughe, ma un cavallo che come allenti un minimo le redini, tende ad aumentare il passo, ad accelerare.
Che un'andatura al passo diventa un galoppino stretto e che quando lo mandi al galoppo diventa una corsa forsennata con difficoltà a farlo fermare.
Nel maneggio in cui vado c'è un appaloosa, monta western, fenomenale sui vitelli, ma (a detta di chi lo monta) necessita di imboccature molto severe perchè va tenuto costantemente se no "scappa".
Da quando sono arrivato lì,l'ho visto essere montatto SEMPRE con martingala, l'ho visti passare da un hackamore, ad un morso maremmano con barbozzale molto stretto per (cito): "Aumentare il freno".
Ho anche montato questo cavallo.
Da terra è una pecorella, si fa fare qualsiasi cosa, ma come sali su, è nevrile sempre all'erta e quando provavo a mandarlo a redini più lente, subito aumentava l'andatura.
Per il resto un cavallo attentissimo e molto molto preciso, rispondeva benissimo al controllo con le gambe, non rifiutava mai il lavoro.
Insomma, mi chiedevo, ma questo cavallo E' COSI' e basta, o magari è solo mal-educato?
Potrebbe essere aiutato in qualche modo?
Insomma, mi dispiace vederlo sempre così "costretto" da morsi severi e martingale.
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Mar Gen 25, 2011 09:48 Oggetto:
ci sono i cavalli caldi che di natura tendono ad accellerare se invitati..
dopo di che se non sono ben addestrati o se si lascia correre qualche volta possono diventare così.
alla base comunque c'è il cattivo addestramento e l'incapacità del cavaliere di gestire la situazione (magari ha un assetto poco saldo o involontariamente lo invita ad accelleare con le spalle avanti o le gambe vicine al costato, è poco chiaro o contradditorio coi segnali per cui il cavallo ti manda a quel paese, ecc)
non è che nascon ocosì e non si può fare nulla..
ci sono i cavalli caldi che di natura tendono ad accellerare se invitati..
dopo di che se non sono ben addestrati o se si lascia correre qualche volta possono diventare così.
alla base comunque c'è il cattivo addestramento e l'incapacità del cavaliere di gestire la situazione (magari ha un assetto poco saldo o involontariamente lo invita ad accelleare con le spalle avanti o le gambe vicine al costato, è poco chiaro o contradditorio coi segnali per cui il cavallo ti manda a quel paese, ecc)
non è che nascon ocosì e non si può fare nulla..
Il cavallo in questione è stato tirato giù dal camion diretto al macello, quindi suppongo un passato non proprio roseo.
Quindi la mia ipotesi di mal-educazione prende corpo.
E in questo caso, secondo voi quale sarebbe il lavoro più adatto al cavallo?
Lavoro da terra, in sella, sulle transizioni.. o cosa? oppure tutto...
Ripeto, non avrò mai l'occasione di provarlo, il cavallo non è mio, ed è di un istruttore era solo per capire ed avere una migliore visione della situzione (anche per eventuali scelte future)
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Mar Gen 25, 2011 10:47 Oggetto:
magari non è proprio domato
per il resto il lavoro solitamente è in campo per avere un'ottima obbedienza alle transizioni che devono essere veloci, pronte e ben fatte.
dopo di che il lavoro fuori si fa uscendo in compagnia con qualcuno che tranquillizzi il cavallo e non gli dia occasione di eccitarsi. si esce al passo e si lavora tanto su transizioni, direzioni, ecc.
poi mano mano si inserisce il lavoro in andatura con tantissime transizioni, rientri di velocità , ecc
però deve essere tutto sempre "perfetto" senza lasciar correre una volta..
è una cosa lunghissima, per cui bisogna essere molto capaci e sensibili nell'intervenire al momento giusto...
e contare che cavalli predisposti così vanno tenuti sempre d'occhio, perchè basta poco a rovinare il lavoro..
Registrato: 01/11/09 13:59 Messaggi: 489 Località: milano
Inviato: Mar Gen 25, 2011 17:49 Oggetto:
la mia cavalla è calda: quando l'ho presa che aveva quattro anni al passo "perdeva il treno", al trotto spesso andava sulle spalle e trottava come una disperata, lasciamo perdere il galoppo...
c'è vuluto tantissimo lavoro, sulle transizioni, agendo solo con l'assetto e non con la mano ma i risultati sono stati ottimi anche se resta pur sempre una cavalla di indole calda e se la monta un principiante che le da i tironi o si appende alla bocca lei come reazione scappa..
secondo me è sbagliatissimo mettere delle imboccature severe a questo tipo di cavalli, io ricomincerei il lavoro con un filettone e gli insegnerei le transizioni con l'assetto,...
Intanto grazie per la tua visione, è sempre interessante.
Credo, però di non essermi spiegato bene.
Il cavallo che scappa, intendo, non un cavallo che fa le fughe, ma un cavallo che come allenti un minimo le redini, tende ad aumentare il passo, ad accelerare.
Che un'andatura al passo diventa un galoppino stretto e che quando lo mandi al galoppo diventa una corsa forsennata con difficoltà a farlo fermare.
Nel maneggio in cui vado c'è un appaloosa, monta western, fenomenale sui vitelli, ma (a detta di chi lo monta) necessita di imboccature molto severe perchè va tenuto costantemente se no "scappa".
Da quando sono arrivato lì,l'ho visto essere montatto SEMPRE con martingala, l'ho visti passare da un hackamore, ad un morso maremmano con barbozzale molto stretto per (cito): "Aumentare il freno".
Ho anche montato questo cavallo.
Da terra è una pecorella, si fa fare qualsiasi cosa, ma come sali su, è nevrile sempre all'erta e quando provavo a mandarlo a redini più lente, subito aumentava l'andatura.
Per il resto un cavallo attentissimo e molto molto preciso, rispondeva benissimo al controllo con le gambe, non rifiutava mai il lavoro.
Insomma, mi chiedevo, ma questo cavallo E' COSI' e basta, o magari è solo mal-educato?
Potrebbe essere aiutato in qualche modo?
Insomma, mi dispiace vederlo sempre così "costretto" da morsi severi e martingale.
In questo caso specifico direi soprattutto cattivo/carente addestramento: un cavallo ben addestrato mantiene l'andatura e la cadenza che ha in modo abbastanza indipendente dall'imboccatura. Nel senso che non dovrebbe accelerare solo perchè ha le redini un po' più lunghe, mentre dovrebbe essere sensibile agli spostamenti di peso del cavaliere, per esempio. Se accelera appena ne ha l'occasione, cioè appena si sente un po' libero davanti, vuole dire che è in difesa, che si oppone al lavoro che si vuole fare con lui. Di solito questo accade perchè l'addestramento è stato frettoloso, o maldestro, oppure valido ma poi chi ha preso il cavallo non ha saputo "mantenerlo" (però prendi questa mie affermazioni in modo molto relativo, non so nulla del cavallo nè l'ho mai visto lavorare: sono ipotesi quelle che si possono fare da qui).
Non so darti consigli utili in merito perchè monto all'inglese, la tecnica è un po' diversa. Con un cavallo che si comportasse così io ricomincerei col lavoro da terra in gogue o chambon, poi proverei a montarlo con in mano niente o quasi....nè martingale, nè ferri severi in bocca perchè si rischia di incancrenire il problema.
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