Inviato: Ven Nov 19, 2010 23:02 Oggetto: Diagonali di trotto
Egregio sign. Colonnello,
ho messo in pratica quanto lei mi ha spiegato sui circoli e a detta di bravi cavalieri riesco a fare dei circoli abbastanza precisi e per questo la ringrazio davvero tanto.Però mi è sorto un altro dubbio:è davvero importante trottare su o con il diagonale esterno?Ho studiato che trottando su o con il diagonale esterno si favorisce l' impegno del posteriore interno,però ho visto cavalieri contemporanei molto "accreditati" trottare su o con il diagonale interno.La ringrazio in anticipo per la risposta.
Un saluto cordiale
Antonio
Essendo a mano sinistra, il posteriore che percorre più strada nella girata, soprattutto se è stretta, è il posteriore destro. E' facilitato il posteriore destro se trottiamo con il diagonale esterno cioè destro, abbassandoci sulla sella, sul cavallo, mentre il posteriore destro (diagonale sinistro, cioè interno) fa il movimento contrario al nostro, cioè si solleva?
Poi: il movimento, anche se minimo, che il nostro bacino fa verso l'avanti quando ci solleviamo facilita oppure ostacola il movimento del cavallo? Non bisogna pensare a un tempo di trotto, ma al movimento ripetuto per lungo tempo.
E' più equilibrato nella girata a sinistra il cavallo quando il cavaliere trotta con il diagonale interno (si siede sulla sella quando il posteriore esterno fa la posata) oppure quando trotta con il diagonale esterno (fa la posta l'anteriore esterno)?
E' una discussione senza fine. E' questione di sensibilità del cavaliere. Sente il cavallo e si accorda con l'anteriore più facile.
L'unica soluzione di buon senso è cambiare diagonale ogni volta che si cambia mano e in una marcia diritta cambiare diagonale ogni tot minuti o metri.
Gia solo per il fatto che noi sediamo più che altro sulle spalle del cavallo, quindi sugli anteriori e non sui posteriori, sarebbe da preferire accordarsi al diagonale esterno, sempre per il fatto di sollevarci dando all'anteriore modo di coprire più strada...
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Inviato: Mer Nov 24, 2010 16:09 Oggetto:
... e già solo per il fatto che diagonale interno ed esterno sono convenzioni valide in rettangolo, in campagna su terreno misto e marcia diritta che si farebbe, quale anteriore coprirebbe più strada?
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Inviato: Mer Nov 24, 2010 17:03 Oggetto:
Quindi convieni anche tu che trattasi di convenzione che trova la sua manifestazione nell'ambito di determinate figure ed esercizi.
Non è quindi un valore assoluto in quando su cavallo dritto, non flesso lateralmente, esso non trova le condizioni per verificarsi, la mia domanda verteva appunto sulla condizione da me sottolineata: "cavallo in campo aperto che marcia su pista lineare" laddove interno ed esterno di fatto non esistono.
è palese che su un percorso idealmente dritto la faccenda della scelta del diagonale non conti, a parte ricordarsi di cambiarlo ogni tot come è già stato detto
infatti, anche sul dritto, si potrebbe quasi osare dire che l'anteriore che copre più strada, quello che è avvantaggiato, è sempre quello con cui ci accordiamo, difatti basta uscire in campagna senza avere l'accortezza di alternarlo per sentire l'asimmetria che provoca una volta tornati in campo
il fatto che una cosa si dica una "convenzione" non è mica sinonimo di "poca importanza"!
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Inviato: Gio Nov 25, 2010 11:39 Oggetto:
eh lo so nabumax... solo che il problema mi sembra di più difficile soluzione.
Sollevarci nel momento in cui avanza l'anteriore esterno non mi torna comunque, ovvero: il sollevarci libera veramente dal nostro peso? Nel sollevarci - come faceva notare il Col. Angioni nel suo intervento significa - esercitiamo pressione sulla panca della staffa aggiungendo al nostro peso la spinta neccessaria al sollevarsi. Quindi davvero il nostro peso si alleggerisce?
Secondo me è davvero una diatriba di difficile soluzione e liquidarla con 2 righe mi sembrava riduttivo.
Torno a dire che nella mia ignoranza trovo semplicemente giusto che si cambi il diagonale ma quale diagonale sia in assoluto quello corretto forse neanche gli studiosi moderni di biomeccanica l'hanno scoperto.
non devi ragionare in termini statici ma dinamici..
il nostro peso è certamente sempre lo stesso, ma gli equilibri variano molto a seconda di cosa facciamo durante il movimento
non è forse vero che il trotto seduto penalizza la schiena del cavallo, mentre va meglio se battiamo il trotto, e rimanendo sollevati completamente sulle staffe il cavallo migliora ancora? eppure il nostro peso è sempre lo stesso!
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