Registrato: 01/06/09 23:08 Messaggi: 60 Località: Reggio Emilia
Inviato: Ven Nov 19, 2010 11:59 Oggetto: Mezzo arresto
Buon giorno Colonnello,
potrebbe spiegarmi cosa si intende per "mezzo arresto"?
Mi viene sempre detto che la mia cavalla si appoggia troppo alla mano e che di conseguenza devo fare di continuo dei mezzi arresti.
Ma può spiegarmi che cosa si intende per favore?
Perchè io non capisco se si tratta di un'azione combinata fra gambe e mani, le prime che con un aumento di pressione mantengono l'impulso e le seconde che "portano" il treno anteriore del cavallo "in dietro" e poi cessano la richiesta nel momento in cui il cavallo ha risposto nel modo corretto.
La ringrazio molto e le auguro una buona giornata.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Ven Nov 19, 2010 13:37 Oggetto: Merzza fermata
Caro Simone,
è sicuro che il post sia mio e non sia invece la citazione di qualche autore che ha scritto della mezza fermata? Non solo non riconosco il mio modo di comunicare, ma diversi punti non coincidono con quello che ho sempre pensato della mezza fermata, un palliativo che non risolve i problemi del cavallo che punta sulla mano o che porta peso sulle spalle. Vuol sapere? Non ho mai sentito Chammartin, grande cavaliere e grandissimo addestratore, dire "demi arret" (è svizzero francese) o "halbe Parade" e non ho mai sentito Oliveira pronunciare le due parole. Dove ha trovato il post? Grazie.
Registrato: 01/06/09 23:08 Messaggi: 60 Località: Reggio Emilia
Inviato: Ven Nov 19, 2010 13:59 Oggetto:
Gentile Colonnello,
se queste parole non sono le sue, la prego, potrebbe darmi un suo parere?
Nell'atteggiamento mentale del cavallo cosa succede quando io cerco di "staccarmelo dalla mano" (modo di dire che mi sembra scorretto...sbaglio o la mia sensazione è corretta?)?
Perchè arrivo a sentire il cavallo che si appoggia al filetto in modo sempre piu pesante?
Cosa sbaglio?
(Grazie Simone in ogni caso per l'interessamento)
Registrato: 04/05/08 19:57 Messaggi: 117 Località: Roma
Inviato: Ven Nov 19, 2010 14:09 Oggetto:
Caro Colonnello,
devo porle le mie scuse.
Ho copiato tutti i suoi interventi sul forum in un documento word, che ho letto, riletto e studiato. Purtroppo nella fase di copiatura da internet, che non è stata banale, deve esserci stato qualche errore di distrazione.
Vista la richiesta di Chirone e ricordando di aver letto della mezza fermata, sono andato a cercare nel file word. Ho fatto una semplice ricerca sul titolo del post ed ho copiato il testo.
Queste parole NON sono le sue, ma vengono da questo post sul forum:
Registrato: 04/05/08 19:57 Messaggi: 117 Località: Roma
Inviato: Ven Nov 19, 2010 14:22 Oggetto:
Caro Colonnello,
il testo che volevo riportare era in realtà il seguente:
Citazione:
Riporto la traduzione del testo riferito alla mezza fermata tratto dal capolavoro del generale Decarpentry, intitolato Equitazione accademica. Il testo tradotto, con note e prefazione, è pronto da un anno per la stampa presso l'editore Allemandi nella collana diretta dal sottoscritto, "Storia e tecnica dell'equitazione".
Gli "appassionati" non sembrano molto interessati alla lettura e alla conoscenza. E l'editore non è un benefattore equestre.
Testo, a pag. 53 dell'edizione francese del 1964.
Mezza fermata
«Azione ferma dal basso in alto su redini tese, e dita ben chiuse, seguita rapidamente dal rilassamento progressivo delle dita e da una cessione della mano.
L’azione presenta un’analogia con quella che permette «di strappare†da terra una pesante pietra posta ai piedi di una scala, per deporla su uno scalino di questa scala senza danneggiare in alcun modo la superficie dello scalino e senza fare rumore.
Nota. Questo testo figurava già in Piaffer et passage. E’ necessario comprendere bene che il paragone della mezza fermata con lo strappo per sollevare una pietra non si riferisce al vigore necessario a una tale azione di forza. Altrimenti la mezza fermata non sarebbe affare da signorine. Dipinge in maniera convincente la lentezza del gesto della mano, la curva che segue, la stretta seguita dal disserrare molto progressivamente le dita. (Nota della 2^ edizione.)».
Se la precedente spiegazione non fosse sufficiente, previa domanda, posso agiungere qualche parola, certamente non per migliorare il testo del generale Decarpentry, ma per dare qualche ulteriore informazione.
Un cordiale saluto e scusi ancora per l'errore,
Simone
Come quasi per ogni cosa i termini e le definizioni van bene per gli esseri umani (più che altro per confonderli e distoglierli dalle cose essenziali aggiungerei) ma al cavallo non importano un gran chè, al cavallo importa ciò che gli arriva addosso, e le intenzioni, ovvero quello che ha in testa il cavaliere, fanno la differenza a questo proposito
sotto il termine mezza fermata io ne conosco almeno tre tipi, a seconda di chi ha lasciato scritto a proposito: la mezza fermata di La Gueriniere, la mezza fermata tedesca, la mezza fermata di Baucher, ed ho il sospetto che esistano altrettanti tipi di mezze fermate quanti istruttori ci sono in giro...
tanto per fare pubblicità , nei due libri editi da Allemandi e tradotti dal Colonnello è trattato anche questo argomento, tanto la questione è "sentita" dai cavalieri
La mezza fermata personalmente la trovo utile per il suo scopo classico: mettere all'attenzione e riequilibrare il cavallo.
Per i cavalli che "tirano" non la trovo utile perchè mi sembra che spesso reagiscono puntando il ferro(all'azione vanno contro la mano) e bloccano la schiena, qiundi mi sembra che sia più dannoso che benefico(come risoluzione del problema), stessa cosa per quelli particolarmente appoggiati, si rischia di metterli ancora di più sulle spalle e per questo, per esempio, trovo più giusto metterli più in avanti e concedergli meno appoggio.
Però può darsi che faccia delle azioni sbagliate anche se in situazioni "normali" ne faccio uso e trovo rispondenza per l'utilità prima citata.
Nabumax potresti spiegarci come affronteresti le due situazioni?
Chiedo gentilmente al Colonnello di darci anche un suo parere riguardo un cavallo che "tira" e un cavallo che "pesa" e la relazione con la mezza fermata.
poi davvero, come ho gia detto ci sarebbe da discutere dei giorni già solo su che azione pratica ciascuno intende con il termine "mezza fermata", in realtà , alla fine, tutto sta a fare delle sequenze di azioni che facciano capire al cavallo cosa vogliamo, che lo portino nella condizione che desideriamo, è più che altro psicologia combinata ad azioni fisiche
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