Il Cavallo

Col. Paolo Angioni · Moderatore Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino

Cara Genny84,

non disperi. Metta, sperando abbia lo spazio sufficiente, ostacoli bassi (max cm 80, quindi anche meno per cominciare), in successione, dai 15 ai 20 m di distanza l'uno dall'altro, senza misurare la distanza. Tre ostacoli sono sufficienti. Lavori prima a lungo la cavalla, trotto e galoppo, in modo da riuscire a dirigersi verso il primo ostacolo senza che la cavalla tiri le redini e aumenti l'andatura. FinchÃ© non raggiunge questo risultato non deve saltare. Prima provi su un ostacolo isolato, dirigendosi da lontano, senza che la cavalla aumenti l'andatura, ma stia al trotto cadenzato. Se non andasse bene, si metta in circolo al trotto sull'ostacolo (l'ostacolo su un circolo di circa dieci metri di diametro). Se va bene, allora si diriga al trotto verso la sequenza di ostacoli. Lasci la cavalla, lasci le redini. Non c'Ã¨ bisogno del contatto con la bocca. Se non Ã¨ sicura di se stessa, metta un collare intorno al collo (un vecchio staffile aderente) e lo prenda con una mano. L'importante Ã¨ che la cavalla trotti verso il primo ostacolo come se non ci fosse. Lasci che salti come vuole. Lasci che faccia il rimboccone senza intervenire dopo. La cavalla deve fare da sÃ© per rimettere in funzione il suo istinto e la sua iniziativa. Lasci libera la bocca durante il salto, prima, durante e dopo. Se dopo il primo salto la cavalla prendesse il galoppo, faccia un circolo dalla parte del piede su cui galoppa e ripeta il circolo finchÃ© la cavalla non prende il trotto senza che lei debba tirare sulla bocca. Vada sul secondo ostacolo nello stesso modo e, dopo il secondo ostacolo, se la cavalla prendesse il galoppo, ripeta come davanti al primo ostacolo. CosÃ¬ per il terzo. Dopo il terzo, passo, lasci le redini e faccia dieci munuti di intervallo. Se ci fosse erba lasci che bruchi l'erba. Prenda il galoppo. Come al trotto la cavalla non deve tirare o aumentare la velocitÃ del galoppo quando lei la indirizza verso il primo ostacolo. Se, suoerato il primo ostacolo, la cavalla dovesse attaccare il secondo o anche soltanto aumentare la velocitÃ dell'andatura, la mette in circolo, finchÃ© la cavalla, da sola, prende il trotto. Riprenda il galoppo e da lontano ritorni sul primo ostacolo e ripeta, come prima. Deve soltanto provvedere alla direzione e a niente altro. Lasci che la cavalla faccia da sÃ©. Ripeta per piÃ¹ giorni il lavoro e non si faccia prendere dalla fretta di fare di piÃ¹ e di abbreviare il tempo. Le raccomando la sua posizione in sella e il suo insieme con la cavalla. Ho giÃ descritto tante volte la posizione che il cavaliere deve prendere in sella. Le gambe devono essere ferme, i polpacci ben aderenti ai quartieri della sella. Il busto sollevato e piegato in avanti finchÃ© lei si sente in equlibrio sulle staffe.

Occorre soltanto la determinazione di fare esattamente quello che ho descritto. Il risultato puÃ² arrivare subito o dopo piÃ¹ ripetizioni. Non si allarmi se la prima o la seconda o la terza volta le pare che la cavalla non faccia progressi. Insista nello stesso lavoro. VedrÃ che il risultato arriverÃ . Mi tenga informato. L'ideale sarebbe vedere un film della cavalla in difficoltÃ e dopo alcuni giorni del lavoro che le ho consigliato.

talianxa · Cavallo Registrato: 23/12/09 15:53 Messaggi: 741

Col. Paolo Angioni · Moderatore Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino

Cara Susanna,

se tutti i cavalli di proprietari, cavalli che lavorano, in genere, un'ora al giorno, poco meno o poco piÃ¹, e non sempre, cavalli ardenti o "piuttosto nervosi", come lei scrive, potessero fare almeno dieci minuti di movimento scossi, potendo rallegrarsi come piace loro fino al ritorno al passo calmo, si eliminerebbero quasi tutte le difficoltÃ del primo quarto d'ora di lavoro durante il quale il cavallo Ã¨ allegro e cerca di sfogare la propria esuberanza e il cavaliere cerca di ottenere il controllo immediato andando contro le leggi della natura.

Nel lavoro normale di tutti i giorni i cavalli con i ragazzi vanno quasi sempre meglio che con gli adulti, cavalieri anche di esperienza, sia perchÃ© pesano meno, sia perchÃ© si mettono meglio e da subito insieme al cavallo e non cercano di "renderlo obbediente" immediatamente.

Il lavoro alla corda fatto bene, non, come si vede spesso, con la persona che addirittura fa passare la corda sopra la testa per non doversi girare o con il cavallo mal bardato (con capezza, ...), Ã¨ fondamentale per la salute sia fisica sia mentale del cavallo. Fa iniziare sempre bene il lavoro, avvia lentamente i valori del corpo del cavallo (cuore, polmoni, temperatura), il riscaldamento muscolare e la scioltezza delle articolazioni non solo senza il peso del cavaliere, ma senza le oscillazioni laterali del collo e i piegamenti verticali con relative compressioni che siamo soliti vedere.

Un consiglio: faccia in modo che sua figlia, anche se molto giovane e a maggior ragione proprio per questo motivo, impari a lavorare bene alla corda. Il lavoro alla corda le servirÃ per conoscere meglio la cavalla e qualsiasi altro tipo di cavallo e le darÃ un prezioso strumento in piÃ¹ per far star bene e andar bene tutti i cavalli che nella vita monterÃ e per risolvere tante difficoltÃ .