Grazie a tutti delle risposte.
Molto probabilmente aal afine di gennaio farò un concorsino, e poi la mia insegnante mi lascirà il brevetto!!
Ha detto che siccome ormai mi conosce, sa il mio livello e la mia preparazione, non mi farĂ alcun esamino, solo una miniprova di salto e una di dressege.
.....però....non sapevo che bisognasse anche fare la visita medica....
Inviato: Mar Feb 16, 2010 10:50 Oggetto: brevetto in altro circolo?
Approfitto del topic per fare anche io una domanda:
se sono iscritta in un circolo ad inizio anno ma poi mi trasferisco e monto in un altro circolo FISE, il nuovo istruttore può darmi il brevetto? O devo per forza rifare l'iscrizione pagando praticamente due volte l'assicurazione FISE?
Questo lo so, io la A ce l'ho da 6 anni! Ma se cambio maneggio un altro istruttore può darmi il brevetto nell'arco dello stesso anno? Secondo la logica sì, ma la burocrazia non segue sempre la logica, vero?
Sono d’accordo con Nemesis: spesso non si può imputare ai gestori dei maneggi la decisione di non autorizzare l’uscita in gara con un cavallo della scuola. Per loro, d’altra parte, il cavallo è una risorsa, uno strumento di lavoro, e non possono permettersi che –ad esempio- si faccia male. Penso che sia comprensibile, triste, ma comprensibile.
Allo stesso modo, anche avere un cavallo in fida o mezza-fida, non è detto che risolva il problema. Il proprietario potrebbe non gradire che l’allievo esca con il cavallo in gara, sempre per paura di eventuali infortuni che poi ricadrebbero (molto probabilmente) solo su di lui.
Per non parlare del fatto che cavalli di una certa qualità sportiva, non vengono facilmente ceduti in fida. Io ho avuto per anni un cavallo in mezza-fida, di cui ero assolutamente innamorata, ma che aveva grossi limiti come saltatore: ok per le 80, ma più in su’ di quelle non c’era nulla di garantito. E così ero la prima a dire che non aveva senso prendere il brevetto.
Penso che Chicca sia stata molto fortunata a trovare fide di “qualità ” che le hanno permesso di fare gare. Personalmente non conosco nessuna persona a cui sia successa una cosa simile.
Perdonate, ma vorrei essere un po’ provocatoria e porvi un’altra questione, in parte abbozzata da Black Crow.
Ovvero: come interviene la Federazione per incentivare la pratica degli sport equestri e sviluppare un vivaio di futuri campioni?
Dalla mia piccolissima esperienza di gare, mi sono resa conto che partecipare ad una gara è una vera e propria tassa, che non penso siano in molti a potersi permettere!
Per cominciare occorre dire che un cavallo adatto a saltare nelle categorie brevetti non si trova al di sotto dei 5/6.000€……mediamente penso sia sui 10.000 e oltre.
Poi occorre considerare che una trasferta costa in termini di: trasporto, iscrizione alle gare, affitto del box, istruttore……anche qui mediamente, per una trasferta di media distanza, non si spende meno di 100-150€. Ho sentito che partecipare a gare un po’ più lontane ed un po’ più importanti, comporta una spesa attorno ai 1.000€……sono cifre stratosferiche, se aggiunte a quanto si spende mensilmente per il mantenimento del cavallo, le lezioni e quant’altro….
Per contro, non trovo nessun riscontro nei….premi. Se tutto va’ bene, dopo aver speso quanto detto sopra, uno si porta a casa un coccarda!!!! Possibile che non ci sia nemmeno la possibilità di dare un premio che compensi, non dico tutte le spese, ma almeno i costi di iscrizione?
Qualche cosa insomma che giustifichi tanta spesa?
Mi viene da dire che chi gareggia quindi lo fa’ solo per la “gloria”.
Non so se nelle categorie superiori al brevetto la cosa cambia e ci si almeno un guadagno, ma non penso.
Forse è in questo che la Federazione dovrebbe intervenire…..dando magari dei cavalli “federali” a chi se lo merita, e permettendo l’accesso alle competizioni agonistiche a più persone……forse è per questo che nelle competizioni internazionali ormai l’equitazione italiana non è più ai vertici (se non sbaglio alle ultime olimpiadi non c’era nessun italiano…..).
Del resto non vedo come si possa risolvere il problema del costo. Puoi incentivare la creazione di centri ippici o la semplificazione della burocrazia o altre facilitazioni, ma i cavalli non sono motorini e non possono essere messi a noleggio, per gareggiare ci vuole il cavallo di proprietĂ , te lo devi portare e nutrire e pagarci i costi di iscrizine. Fino a che non diventi professionista, poi i cavalli arrivano.
Andare a cavallo costa, l'agonismo costa ancora di piu' e chi non se lo puo' permettere resta a casa. Semplice.
Per contro, non trovo nessun riscontro nei….premi. Se tutto va’ bene, dopo aver speso quanto detto sopra, uno si porta a casa un coccarda!!!! Possibile che non ci sia nemmeno la possibilità di dare un premio che compensi, non dico tutte le spese, ma almeno i costi di iscrizione?
Purtroppo i premi non appaiono miracolosamente, da qualche parte dovrebbero fare entrare quei soldi.
Quindi dovrebbero di conseguenza aumentare le iscrizioni.
Bhè, io non parlavo di premi in denaro particolarmente renumerativi, ma semplicemente di un qualcosa che sia un po' più di una coccarda.
Facendo due conti: se un percorso costa circa €15,00/€20,00, per una categoria a cui sono iscritti 10 cavalli, entrano almeno €150,00.
Di questi, almeno €20,00 non potrebbero essere destinati all'acquisto di gadget (tipo anche articoli di selleria) un po' più significativi di una coccarda?
Consideriamo poi che ai centri organizzatori, visto che mediamente i concorsi sono di 2 giorni, entrano anche i soldi dei box in affitto, che non sono bassi, visto che vanno dai €40 ai €60.
Dove finiscono questi soldi? Vanno alla FISE?
.....Anche considerato che nessuno rilascia mai ricevute di nessun genere.....
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