Inviato: Ven Giu 13, 2008 15:31 Oggetto: libri del colonnello
Ciao Isaia, da quel che so io il colonnello Angioni è il curatore, traduttore per l'edizione italiana dei libri (di altri autori) che trovi in allemandi.
Non so se di suo pugno abbia scritto libri di equitazione (più probabile articoli), anche se nelle risposte che da nel forum è di una chiarezza imbarazzante con una forma lessicale semplice e conivolgente.
Il concetto è quello (per quanto ho capito io) che essendo Lui un GRANDISSIMO cavaliere comprende ESATTAMENTE quanto l'utore intendeva dire, le traduzioni fatte da NON cavalieri peccano per attendibilità e comprensione.
Inoltre il Colonnello traduce i Grandi cavalieri o coloro che hanno fatto la storia dell'equitazione classica ed i libri che recensisce sono di fatto una garanzia di attendibilità in un panorama editoriale in cui ci sono molte voci a volte non proprio ....consonanti.
Spero di non aver detto troppe cavolate
saluti Luigi
ps. Vista la grandissima dispoinibilità , se mandi un mes. al Colonnello non tarderà a risponderti.
Registrato: 11/01/08 18:19 Messaggi: 756 Località: Catania
Inviato: Sab Ott 11, 2008 10:52 Oggetto:
Salve, ho appena effettuato l'acquisto su e-bay della collana La Tavola Rotonda, 6 tomi in "edizione pregiata". Premetto che non mi interessava dell'edizione pregiata ma quella c'era e quella ho preso; ho notato che il venditore aveva già messo in vendita una copia della Collana ad aprile e adesso mi ha risposto dicendomi che è fornito di altre copie.
Chi è interessato potrebbe provare a contattarlo, tentar non nuoce
Ringrazio i due utenti di questo forum che mi hanno mandato la versione digitalizzata dei libri che mi mancavano..
Siete stati gentilissimi e sono veramente contenta di questa cosa...
Aiutarsi reciprocamente alza il livello di questo forum, che non è solo un posto dove scrivere quanto ne sappiamo l'uno piu dell'altro (come in tanti forum succede) ma ci si aiuta..
Il nostro obbiettivo comune ... studiare, imparare, capire, osservare per praticare e diffondere una nuova equitazione.. un'equitazione ragionata per amore dell'equitazione stessa e per amore verso i nostri splendidi cavalli.
Grazie infinite Cioccolaz, Grazie infinite Annì
Un grazie speciale al nostro Colonnello Angioni...
Lei è il nostro faro nella tempesta
Registrato: 03/11/07 23:49 Messaggi: 492 Località: Provincia di Torino nè!
Inviato: Sab Ago 15, 2009 16:26 Oggetto:
Egregio Signor Colonnello, ancora una volta richiedo un Suo prezioso consiglio. E' da tempo ormai che cerco un buon libro che spieghi in modo chiaro e completo le basi della monta italiana dalla corretta esecuzione delle figure più ''semplici'' come volta e circolo a quelle più ''complesse'' come cessione, piaffo, etc. Ho provato a cercare in rete ma purtroppo non so davvero come si suol dire ''che pesci pigliare'', è come cercare un ago in un pagliaio. Così vorrei approfittare ancora una volta della Sua estrema gentilezza per questo consiglio.
La ringrazio anticipatamente,
non c'è fretta,
Marta.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Dom Ago 16, 2009 10:58 Oggetto: Buon libro
Cara Marta,
non esiste il libro che desidera lei. Per tanti motivi, tra i quali - fondamentali - alcuni storici.
E' lunga la storia.
Brevissimamente.
Inizia, per quel riguarda questo argomento specifico, ai primi del Novecento, quando l'adozione da parte della Cavalleria italiana del «Sistema Naturale di Equitazione», ideato dal capitano Federico Caprilli negli ultimi anni dell'Ottocento, ha fatto piazza pulita di tutto l'insegnamento dell'equitazione cosiddetta di scuola. Allora l’equitazione era prevalentemente praticata dai militari. Basta scorrere un elenco dei partecipanti ai «concorsi ippici» di allora per rendersene conto. Ed era diretta dagli alti gradi della Cavalleria (arma regina dell’Esercito). I regolamenti militari necessari per far funzionare la Cavalleria (in pace e in guerra) avevano completa influenza anche sull’ambiente civile.
La soppressione dell’equitazione di scuola o accademica, giustamente inutile se non dannosa per l’equitazione militare e di campagna, ha portato alla scomparsa dell’insegnamento dei movimenti che lei chiama «figure più complesse».
Con la fine della Seconda guerra mondiale (1945) e con la fine della Cavalleria a cavallo, la direzione dell’equitazione italiana (come in tutti i Pesi d’Europa) è passata ai «civili», Federazione Italiana Sport Equestri (già Società per il Cavallo Italiano), che erano, tutti, cavalieri già ufficiali di Cavalleria in pensione o ancora in servizio.
Il «Sistema Naturale di Equitazione» era un vanto dell’Italia. Si era diffuso in tutto il mondo. Aveva prodotto la monta in avanti. Aveva prodotto lo sviluppo del salto ostacoli e dei concorsi di salto.
Le altre Nazioni, come per esempio le due più avanzate d’Europa in materia equestre, la Germania e la Francia, avevano preso, copiato, la grande innovazione del Sistema, l’assetto leggero (peso sulle staffe, avanzamento del busto e delle braccia per accompagnare l’avanzamento della testa del cavallo, libertà del motore del cavallo, che inizia nel tratto dorso-lombare, detto impropriamente reni, quindi cavaliere non seduto prima e sul salto) e hanno conservato il lavoro di scuola che serve per l’addestramento del cavallo in piano, addestramento che non è altro che l’obbedienza agli aiuti del cavaliere in una corretta postura e una ginnastica del cavallo (movimenti) funzionale al compito che deve assolvere, in piano e sull’ostacolo.
Così, quando nel 1957, la FISE, rendendosi conto che non esisteva in Italia una guida per il cavaliere, ha pubblicato il Manuale di equitazione che altro non era che l’ultima edizione del regolamento militare Istruzione a cavallo e addestramento ippico per l’arma di cavalleria. Unica differenza: la parola «recluta» è stata sostituita dalla parola «allievo». Tutti i movimenti erroneamente chiamati di scuola (spostamenti laterali, spalla in dentro, appoggiata, …) e tutte le posture diverse da quella naturalmente diritta e sciolta del cavallo in natura (piego diretto o laterale, flessioni, riunione, …) non erano compresi nel Manuale.
Una errata cieca fedeltà al Sistema e al suo geniale inventore (che è stato veramente un genio equestre) ha eliminato secoli di progressi della tecnica per l’impiego del cavallo da sella, le cui basi sono stati proprio i cavalieri-scrittori italiani a porre durante il Rinascimento (Grisone, Fiaschi, Corte, Caracciolo, Siliceo, …).
I grandi cavalieri italiani di salto del secolo scorso, dopo Caprilli, a parte libri di glorificazione del Sistema, per una forma di rispetto al grande maestro («Il Sistema è perfetto e completo» era il ritornello) non hanno scritto una riga, non c’è stata quella fusione avvenuta in Europa tra nuovo modo di saltare e modo classico di lavorare i cavalli e così nulla è stato elaborato e scritto.
Con una eccezione: il capitano Baldo Bacca, il quale nel 1937 a Verona, presso la Scuola Tipografica Casa Buoni Fanciulli, ha pubblicato L’arte dell’equitare, ripubblicato con il titolo Equitazione italiana dalle L.L.Edizioni equestri (L.L. sta per Lucio Lami, il fondatore) nel 1975 (non sono certo dell’anno) e ripubblicato ancora da Giorgio Bernardini editore nel 1990. Si tratta di un evidente tentativo (per fortuna!) di inserire nell’insegnamento di Caprilli il lavoro ripreso dal regolamento francese (in particolare, per esempio, gli effetti delle redini, mai citati da Caprilli e dai suoi allievi). Quando uscì venne praticamente messo al bando, anche se portava la presentazione del col. Piero Dodi, presidente della «Federazione Sport Equestri».
Morale: l’unico libro intelligente, ben fatto, chiaro, scritto in maniera semplice (Bacca proveniva dai soldati, non aveva titoli universitari e neppure ambizioni professorali di inventore, ma solo quelle di esporre) è il libro di Bacca. Lo cerchi. Non si lasci confondere da libri scritti da autori che hanno l’unico desiderio di mettersi in mostra.
caro colonnello.. io monto da 4 anni un pony con cui salto e pratico dressage.. oltre alla pratica vorrei essere a conoscenza almeno di una piccola parte di teoria! saprebbe indicarmi un buon libro specifico sulla tecnica del salto ostacoli?
la ringrazio di cuore.
mrtina
Legge l'inglese? Non ho un elenco di libri scritti in inglese sul salto e non saprei come trovarlo. Se leggesse l'inglese, potrebbe trovare una libreria in internet che venda libri di equitazione inglesi? Allora potrei darle un consiglio su quale libro scegliere.
Una errata cieca fedeltà al Sistema e al suo geniale inventore (che è stato veramente un genio equestre) ha eliminato secoli di progressi della tecnica per l’impiego del cavallo da sella
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Ven Gen 29, 2010 11:51 Oggetto: Buon colonnello
Caro buon Max,
la prego di evitare di darmi del "buon colonnello". Sa tanto di "buon uomo". E poi potrebbe essere consuetudine se lei, buon Max, fosse più vecchio di me. Grazie.
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum Non puoi rispondere ai Topic in questo forum Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
Avviso di Forumer.it:
Nei giorni scorsi è stata effettuata la migrazione su nuovi server, più veloci e performanti.
Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.