eh sì come al solito quelle di jacques sono sagge parole... appena arriva il freddo i cavalli si caricano come molle... hanno un solo modo per scaldarsi: correre! e non sempre si riesce a farli calmare del tutto prima di montarci sopra... Quanto alla loro indole paurosa è un po' inevitabile vista la loro natura di "prede" io per fortuna non ho mai avuto molta paura ma so che bisogna essere sempre vigili quando si monta... non si sa mai. L'altra settimana per esempio stavo facendo lezione e improvvisamente il cavallo diventa inquieto.. all'inizio nè io nè l'istruttrice ne capiamo il motivo... e quello è il momento peggiore perchè non sai come calmarlo... abbiamo tentato con la voce e con qualche carezza ho lasciato che si guardasse in giro perchè i cavalli hanno bisogno di assicurarsi con lo sguardo che in torno non ci sono pericoli.. ad un certo punto si è proprio bloccato... e a quel punto scopriamo che sta scruttando tutto preoccupato un omino in fondo alla strada che vaga tra i campi con un ombrelllo nero... tutto qua sto besione era terrorizzato dell'innocuo vecchietto, appurato che non si trattasse di un feroce predatore abbiamo potuto continuare la lezione ma ho sentito che non si è completamente rilassato finchè l'uomo non si è allontanato definitivamente. In genereale credo che sia molto importante imparare a leggere i messaggi che il cavallo ci dà con il corpo: la posizione delle orecchie i movimenti del collo... e in attesa di diventare personalemente esperti è importante affidarsi ad un istruttore competente che sappia farlo al posto nostro, che sappia darci i consigli opportuni con tempismo ma mantenendo la calma
Registrato: 06/11/09 16:28 Messaggi: 1520 Località: Firenze
Inviato: Mer Dic 01, 2010 11:48 Oggetto:
E' normale, per due ragioni:
1. la natura di prede, etc., che li fa reagire sospettosamente a qualsiasi cosa non abbia un aspetto ben conosciuto e testato come innocuo. Anche un sacco bianco può essere visto come un potenziale pericolo
2. La paracul*gine di trovare una scusa per sottrarsi al lavoro
State tranquilli che la la stessa cosa che spaventa in maneggio, non spaventa così tanto se è libero nel suo paddock.
Come si risolve?
a. assetto sicuro, massa insieme a quella del cavallo
b. aiuti corretti, semplici ma determinati, dati SEMPRE, ovvero montare un cavallo con un lavoro dietro
c. mostrare indifferenza assoluta per l'atteggiamento del cavallo, cioè continuare a chiedere ciò che si sta chiedendo senza se e senza ma.
Il primo requisito aiuta a stare in sella in caso di improvvise variazioni di equilibrio (scarti, etc.)
Il secondo fa leva sulla memoria e sulla abitudinarietà del cavallo, che reagisce allo stesso modo agli stessi inputs. In ciò il cavallo si sente in qualche modo "confermato" e "rassicurato".
Il terzo impedisce che il cavallo verifichi un qualche "vantaggio" dalla sua azione, inducendolo a ripeterla.
Il circolo vizioso, in pratica è:
1 trotto sulla pista, faccio fatica
2 mi spavento (un pò) per l'omino con l'ombrello che appare dal bosco
3 alzo la testa e scarto verso il centro del maneggio
4 il cavaliere si spaventa, armeggia un pò con gambe e mani, perde l'equilibrio......si ferma
5 riposo, cessazione del trotto sulla pista
6 questa mia "paura" porta dei vantaggi. E' vantaggioso mostrarla.
In questo senso si dice, un pò semplicisticamente, che il cavaliere "trasmette" la paura al cavallo. Non è vero, come abbiamo visto, ma il risultato è che quel cavallo tenderà ad "avere sempre più paura", visto che gli conviene.
La seguenza si spezza, invertendo il processo, allorquando sostituisco lo step 4 ed il 5 con il seguente:
4 il cavaliere mi mette la gamba interna nel costato, richiamando la bocca all'obbedienza, mi spinge sulla pista e mi chiede impulso, provo a non darlo e mi tocca con la frusta; mi ritrovo di nuovo sulla pista a trottare, con più impulso di prima. La testa non la posso alzare perchè le mani mi tengono giù, ma se non tiro io non sento male.
La conclusione è che il 6 diventa:
6 il mio problema non è l'omino con l'ombrello, che oltretutto è a cinquanta metri e sta lì fermo. Il mio problema è il leader che ho sopra che non sente mazzi e vuole che io trotti, con impulso, sulla pista. Se scarto, mi preme la gamba e richiama le redini, allungo tre metri di strada, devo flettermi per tornare in pista. Fatica. Finora ci ho sempre guadagnato a farlo contento, dopo mi fa riposare e mi premia, è sempre stato così. Ok, trottiamo e lasciamo perdere l'omino. In generale, quando ho sopra questo tizio, devo ascoltarlo, è un leader, sa chiedere le cose, è equo, mi rispetta ma mi è superiore, è il capo, e mi sono sempre trovato bene a lavorare per lui. Se a lui dell'omino frega niente, avrà le sue ragioni. Fidiamoci.
Mi scuserete la licenza poetica, ho un pò infiorettato il "ragionamento" del cavallo, ma scommetteri che non è molto lontano dalla realtà . Almeno, vedendo i risultati pratici.
Per questo non si danno cavalli "non confermati" a principianti, cioè che non POSSONO fare questo.
Registrato: 06/11/09 16:28 Messaggi: 1520 Località: Firenze
Inviato: Mer Dic 01, 2010 11:57 Oggetto:
Citazione:
sia molto importante imparare a leggere i messaggi che il cavallo ci dà con il corpo: la posizione delle orecchie i movimenti del collo
vero, a patto che non si "interiorizzino" questi segnali.
Premesso che è errato montare guardando le orecchie del cavallo (ci si ingobbisce), se il cavallo tira indietro le orecchi e uno pensa "oddio, è incavolato, che farà mai adesso?", non ci siamo. Farete qualcosa di impercettibile che mostra la vostra agitazione, e il cavallo astuto ci si ficcherà dentro subito, approfittando.
Sono animali MOLTO attenti al linguaggio del corpo, non parlano ma si capiscono benissimo, tra di loro, e anche con noi.
Se invece uno vede le orecchie indietro, chiede lavoro e si limita a controllare che la postura non derivi da dolore (marca? continua o è intermittente? avanza a fatica? lo tiro troppo in bocca? Ho gli speroni in pancia? etc.), una volta stabilito che è solo disappunto per lo sforzo, semplicemente TE NE FREGHI.
L'abitudine al lavoro e all'ubbidienza viene dal chiedere cose giuste, sopportabili, e ringraziando con equità .
Una severità bonaria.
6 il mio problema non è l'omino con l'ombrello, che oltretutto è a cinquanta metri e sta lì fermo. Il mio problema è il leader che ho sopra che non sente mazzi e vuole che io trotti, con impulso, sulla pista. Se scarto, mi preme la gamba e richiama le redini, allungo tre metri di strada, devo flettermi per tornare in pista. Fatica. Finora ci ho sempre guadagnato a farlo contento, dopo mi fa riposare e mi premia, è sempre stato così. Ok, trottiamo e lasciamo perdere l'omino. In generale, quando ho sopra questo tizio, devo ascoltarlo, è un leader, sa chiedere le cose, è equo, mi rispetta ma mi è superiore, è il capo, e mi sono sempre trovato bene a lavorare per lui. Se a lui dell'omino frega niente, avrà le sue ragioni. Fidiamoci.
magari il mio cavallo pensasse questo... credo che per il momento il suo pensiero corrisponda più o meno a questo "ma chi è sta scimmia senza peli che si ostina a starmi sulla groppa?" per fortuna non sa parlare!
Registrato: 14/10/10 13:22 Messaggi: 151 Località: Gorizia principalmente
Inviato: Ven Dic 10, 2010 01:31 Oggetto:
jacques le tue risposte sono sempre molto belle e soprattutto istruttive!
Come vanno le lezioni? e la paura??se ti può consolare quando ero più piccola ho smesso per un po di anni per paura (e per un pessimo istruttore...)la prima volta che sono risalita dopo un paio d'anni che mi sognavo cavalli tutte le notti, in un altro maneggio, con altri cavalli, ero terrorizzata e mi ricordavo perfettamente perchè avevo smesso, perchè avevo paura e soprattutto che sarebbe potuto succedere di nuovo (una caduta piuttosto brutta) allora mi sono detta "se non rimonti ora non lo farai mai più (rimandare è solo un modo per non affrontare il problema), e se vuoi montare ti devi levare questa paura di dosso" ... ebbene sono salita e sono stata 5 minuti ferma col cavallo in mezzo al campo, e mi sono ricordata perchè altre volte che ero caduta ero sempre risalita...non è che la paura sia passata tutta subito (per un paio di mesi se il cavallo incampava un pochino tornavo a innervosirmi, ma sempre meno)...purtroppo o per fortuna l'unico modo per levarti la paura e stare sul cavallo, e capire che non vuole farti male
non fare lo sbaglio che ho fatto io!
...purtroppo si cade anche quando si inizia ad avere più esperienza è inevitabile l'importante è non farsi prendere dal panico! (io rido poi vedo il cavallo che mi fissa come dire embè che ci fai per terra? se volevi scendere bastava chiedere!)
Registrato: 11/09/07 13:48 Messaggi: 284 Località: Torino
Inviato: Sab Dic 11, 2010 09:07 Oggetto:
Beh più appoggio morale di così .
Ricorda, pazienza, determinazione e forza d'animo! E poi sai i cavalli solitamente si imbrancano , a maggior ragione quelli di scuola, è normale avere difficoltà ! Piano piano vedrai che imparerai a gestire il cavallo e a lavorarci bene insieme.
Ricorda sopratutto una cosa: andando a cavallo non si smette mai di imparare! Mai! Potrebbero essere 30 anni che monti ma avrai sempre qualcosa di nuovo da apprendere! Sei solamente all'inizio di questo splendido cammino!
Registrato: 29/11/09 17:20 Messaggi: 354 Località: Sicilia
Inviato: Sab Dic 11, 2010 18:25 Oggetto:
Citazione:
6 il mio problema non è l'omino con l'ombrello, che oltretutto è a cinquanta metri e sta lì fermo. Il mio problema è il leader che ho sopra che non sente mazzi e vuole che io trotti, con impulso, sulla pista. Se scarto, mi preme la gamba e richiama le redini, allungo tre metri di strada, devo flettermi per tornare in pista. Fatica. Finora ci ho sempre guadagnato a farlo contento, dopo mi fa riposare e mi premia, è sempre stato così. Ok, trottiamo e lasciamo perdere l'omino. In generale, quando ho sopra questo tizio, devo ascoltarlo, è un leader, sa chiedere le cose, è equo, mi rispetta ma mi è superiore, è il capo, e mi sono sempre trovato bene a lavorare per lui. Se a lui dell'omino frega niente, avrà le sue ragioni. Fidiamoci.
mi è capitata una cosa simile 3 lezioni fa... montavo una cavalla che quest'estate montavo solo io, era un pò frizzante e testona, in campo scarti e sgroppate erano l'ordine del giorno, ma con calma in 2 mesi circa si è calmata, rispettava la pista, ha imparato a fare le crocette, un angelo... questa cavalla la montavo solo io era perfetta...
3 lezioni fa l'ho rimontata ... non voleva più stare sulla pista, non so quanti scarti mi ha fatto ... mi ha fatta impazzire ma alla fine era migliorata al passo e al trotto era tranquilla sulla pista, al galoppo la mia gamba interna era incollata al suo costato, perchè se mi rilassavo un pò ci riprovava...in 1 h non ho potuto far miracoli e onestamente non mi va di rimontarla, per ora monto un cavallo di livello superiore rispetto a lei e non voglio farmi scappare quest'opportunità ...in ogni caso è una cavalla da scuola e non avrò più la possibilità di montarla solo io per 2 mesi di fila per rimetterla a posto ed in ogni caso appena ci sale qualcuno con meno esperienza si ritorna al punto di partenza...
Per quanto riguarda scartini e sgroppate in inverno purtroppo ci sono, i cavalli stanno più in box e in più l'aria frizzante li gasa di più, però in linea di massima i cavalli da scuola vengono girati alla corda dall'istruttore prima della lezione...
io uso sempre chiedere al groom quando è uscito il cavallo l'ultima volta e se è stato fermo per un pò lo faccio girare...
Registrato: 29/11/09 17:20 Messaggi: 354 Località: Sicilia
Inviato: Sab Dic 11, 2010 18:26 Oggetto:
Citazione:
6 il mio problema non è l'omino con l'ombrello, che oltretutto è a cinquanta metri e sta lì fermo. Il mio problema è il leader che ho sopra che non sente mazzi e vuole che io trotti, con impulso, sulla pista. Se scarto, mi preme la gamba e richiama le redini, allungo tre metri di strada, devo flettermi per tornare in pista. Fatica. Finora ci ho sempre guadagnato a farlo contento, dopo mi fa riposare e mi premia, è sempre stato così. Ok, trottiamo e lasciamo perdere l'omino. In generale, quando ho sopra questo tizio, devo ascoltarlo, è un leader, sa chiedere le cose, è equo, mi rispetta ma mi è superiore, è il capo, e mi sono sempre trovato bene a lavorare per lui. Se a lui dell'omino frega niente, avrà le sue ragioni. Fidiamoci.
mi è capitata una cosa simile 3 lezioni fa... montavo una cavalla che quest'estate montavo solo io, era un pò frizzante e testona, in campo scarti e sgroppate erano l'ordine del giorno, ma con calma in 2 mesi circa si è calmata, rispettava la pista, ha imparato a fare le crocette, un angelo... questa cavalla la montavo solo io era perfetta...
3 lezioni fa l'ho rimontata ... non voleva più stare sulla pista, non so quanti scarti mi ha fatto ... mi ha fatta impazzire ma alla fine era migliorata al passo e al trotto era tranquilla sulla pista, al galoppo la mia gamba interna era incollata al suo costato, perchè se mi rilassavo un pò ci riprovava...in 1 h non ho potuto far miracoli e onestamente non mi va di rimontarla, per ora monto un cavallo di livello superiore rispetto a lei e non voglio farmi scappare quest'opportunità ...in ogni caso è una cavalla da scuola e non avrò più la possibilità di montarla solo io per 2 mesi di fila per rimetterla a posto ed in ogni caso appena ci sale qualcuno con meno esperienza si ritorna al punto di partenza...
Per quanto riguarda scartini e sgroppate in inverno purtroppo ci sono, i cavalli stanno più in box e in più l'aria frizzante li gasa di più, però in linea di massima i cavalli da scuola vengono girati alla corda dall'istruttore prima della lezione...
io uso sempre chiedere al groom quando è uscito il cavallo l'ultima volta e se è stato fermo per un pò lo faccio girare alla corda...
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.