Mentre per uscire in gara trovo sia giusto che ognuno si lavori il suo cavallo, proceda per gradi e si metta in gioco il binomio. Altrimenti troppo facile: chi ha i soldi si compra mega cavalli super "telecomandati" li fa montare a chi sa montare bene così non si "rovinano" e poi esce in gara e vince.
Ripeto la domanda.
Ad uno che vince una D, è richiesta o meno la verifica di saper addestrare un cavallo a quel livello? In cosa consiste la gara, di preciso?
Per me NON HA SENSO se il cavallo non è un prodotto del tuo lavoro.
Preferisco vincere (quando mai avverrà ?) una F400 con il mio cavallo da 10mila, fatto da me, mettendoci il triplo del tempo di uno bravo, perchè solo così posso imparare qualcosa e PROVARE SODDISFAZIONE.
Ognuno è fatto a modo suo.[/quote]
Posso concordare (e infatti concordo) col tuo modo di vedere, Jacques, ma le cose dal punto di vista agonistico sono ben diverse da quello educativo. In gara il binomio esegue una serie di movimenti preordinati, a ciascuno dei quali viene attribuito un punteggio in base all'esecuzione (che ha un aspetto tecnico derivante dal livello di intesa del binomio - livello di addestramento evidenziato, e un aspetto qualitativo derivante dalle qualità , appunto, del cavallo). Lo scopo delle gare non è quello di fare cultura, ma di avanzare dei candidati binomi verso le Olimpiadi. Si tratta di crescere dei binomi solo in tal senso, non di fare, nel senso buono del termine, una accademia equestre. Se poi le due cose vanno inseime, ovviamente ben venga; ma l'aspetto economico qui entra pesantemente in gioco, che ci piaccia o no. E non è così solo da noi, tutto il mondo è Paese.
Registrato: 06/11/09 16:28 Messaggi: 1520 Località: Firenze
Inviato: Mer Set 22, 2010 18:58 Oggetto:
Quoto Simone e Lebrijano, a cui rivolgo una precisazione/domanda.
Se a livello alto sottoscrivo quanto dici (parallelo=motoGP, non ci si corre in Lambretta), una federazione deve anche "produrli" questi talenti, affinchè poi arrivino dove devono arrivare. Come esistono gare monomarca con moto o auto tutte uguali in cui si evidenziano i futuri campioni, quelli che hanno il "quid" in più, sarebbe utile che esistesse qualcosa del genere anche in addestramento o SO.
Nelle E, nelle F, ma forse anche nelle M, come nelle B80-B110, non sarebbe utile porre dei limiti al numero e al costo dei cavalli? Non sarebbe utile porre dei vincoli sull'addestramento (chi lo deve fare)?
Mi rendo conto che è difficile da controllare e soprattutto che va contro il "volume di affari", però forse ci perderemmo qualche demotivato riccone e ci guadagneremmo qualche determinato squattrinato.
Se a livello alto sottoscrivo quanto dici (parallelo=motoGP, non ci si corre in Lambretta), una federazione deve anche "produrli" questi talenti, affinchè poi arrivino dove devono arrivare. Come esistono gare monomarca con moto o auto tutte uguali in cui si evidenziano i futuri campioni, quelli che hanno il "quid" in più, sarebbe utile che esistesse qualcosa del genere anche in addestramento o SO.
Qualcuno monta e addestra i buoni cavalli... Noi "amatori" siamo solo quelli che ci mettono dei soldi. Lascia stare e goditi quello che fai.
Registrato: 06/11/09 16:28 Messaggi: 1520 Località: Firenze
Inviato: Gio Set 23, 2010 18:28 Oggetto:
Il fatto è che io ormai me lo godo solo a condizione che ciò che ottengo sia farina del mio sacco.
Ottengo meno di quello che otterrei facendo montare ad altri il mio cavallo, ma sono più contento di quel meno. Quindi NON lascio stare, e mi godo il piacere di ciò che ottengo. Meno, ma MIO.
Ma io non faccio agonismo, non per adesso almeno.
Stavo parlando di federazione e di futuri talenti.
Così come va, secondo me, l'Italia le medaglie se le sogna.
E detto tra noi, non me ne importa un fico secco, non è un mio problema.
Registrato: 19/09/07 15:22 Messaggi: 1485 Località: Svizzera Italiana (TICINO)
Inviato: Dom Ott 10, 2010 19:33 Oggetto:
Piano piano il progetto si sta concretizzando, forse abbiamo trovato la location in zona Milano.... e ora si parte con il lavoro di affiliazione con alcuni enti nazionali ed internazionali, i presupposti sembrano buoni. Speriamo arrivino anche gli allievi
Quoto Simone e Lebrijano, a cui rivolgo una precisazione/domanda.
Se a livello alto sottoscrivo quanto dici (parallelo=motoGP, non ci si corre in Lambretta), una federazione deve anche "produrli" questi talenti, affinchè poi arrivino dove devono arrivare. Come esistono gare monomarca con moto o auto tutte uguali in cui si evidenziano i futuri campioni, quelli che hanno il "quid" in più, sarebbe utile che esistesse qualcosa del genere anche in addestramento o SO.
Nelle E, nelle F, ma forse anche nelle M, come nelle B80-B110, non sarebbe utile porre dei limiti al numero e al costo dei cavalli? Non sarebbe utile porre dei vincoli sull'addestramento (chi lo deve fare)?
Mi rendo conto che è difficile da controllare e soprattutto che va contro il "volume di affari", però forse ci perderemmo qualche demotivato riccone e ci guadagneremmo qualche determinato squattrinato.
Insomma, il MERITO.
Cosa ne pensi?
Domanda che brucia. Personalmente prediligo l'appassionato squattrinato al riccone che trova una strada più facile, anche se è vero che anche un supercavallo non perdonerà a lungo il cavaliere incapace, e il guaio verrà a galla molto presto. Solo che, come dicevo sopra, lo scopo dell'agonismo non è purtroppo quello di fare cultura e non credo che la soluzione prospettata di mettere un limite al costo dei cavalli (che poi non è mai realmente noto), anche solo in via ipotetica, potrebbe funzionare. C'è però una via alternativa, che porto come esempio.
Nel loro piccolo, i concorrenti del master iberico fanno proprio questo: senza pretesa (a volte sì, ma il più delle volte no) di fare un lavoro da presentare con successo a fianco di cavalli di altra levatura atletica, si divertono e sono aperti al miglioramento, in uno spirito di amicizia raro da trovare. E fanno tutto da soli, in genere. I difetti di questa autarchia si vedono, ma umanamente sono un gruppo affiatato e piacevole. Credo che il loro sia un esempio da raccogliere.
Sicuramente,il merito viene troppo spesso(per non dire sempre)sacrificato per i soldi.Ma anche per trovare questo merito,la cosa andrebbe capillarizzata,mi spiego.
Al nord,da quanto leggo e da quanto ho visto,ancora ancora le strutture ci sono.Poche,costose,lontane e sparpagliate.Ma almeno un piccolo faro c'è.
Parlo per me,quindi per il sud...qui non c'è nulla.Non è questione a 400 o 800 km,anche avendo talento,buona volontà e soldi,non fai nulla.
Ho provato con gli attacchi,che sono concentrati in Lombardia,Piemonte e un pò di Veneto.Tenevo i cavalli a pensione a Milano,facevo 15 giorni a Lecce e 15 a Milano(quindi c'erano sia voglia di sacrificio,sia possibilità ),risultato:una vita impossibile alla lunga e un puledro rotto da un campione mondiale.
Ora,la cosa va appunto capillarizzata,a livello di allievi e di istruttori.Purtroppo,il dire:"non vado avanti perchè non c'è l'istruttore giusto",non è sempre una scusa.E io,piuttosto che dare i miei cavalli e me stessa in mano a gente che ne sa meno di me,preferisco fare da sola,impiegandoci il tempo che serve,ma almeno so di fare la cosa giusta.Un noto organizzatore di stage classici,è pugliese.Sicuramente lo conoscete...ma qui da noi non ha mai,dico mai organizzato uno stage.Un motivo ci sarà .
E' un gatto che si morde la coda:pochi istruttori seri,pochi allievi che vengono a sapere/hanno la possibilità di approfondire la disciplina,pochi allievi(quindi poca richiesta)pochi istruttori che is specializzeranno.E si rimane sempre con l'Italia spaccata in due.Ma da qualche parte(o da quella degli allievi o da quella degli istruttori)il circolo vizioso va rotto.
Hai tutto il mio augurio,Simone,che la cosa vada come auspichi...perchè da qualche parte bisogna pure cominciare
Hilbert ha ragione da vendere. Quando ci sono buona volontà (e anche - purtroppo - possibilità ) è giusto che ci sia almeno qualche chance di crescere, senza finire in mano dei soliti approfittatori che sono presenti in ogni angolo di mondo e in ogni ambiente. L'equitazione non dice nulla di nuovo, al riguardo.
Si,conosco altri utenti del Canton Ticino che hanno fatto stage da lui...poi,come pugliese,è l'unico
Lo so che al nord è più facile trovare sponsor e strutture...per noi adesso è impensabile.Manca il pre-base,figurati se si può pensare alla specializzazione!
Poi è chiaro che un minimo giro di soldi deve esserci...non è che si campa d'aria o il carico di fieno lo paghi con i sorrisi.E' appunto come si approccia il tutto:se l'obiettivo è fare/estorcere/fare pressione ad allievi e cavalli per i soldi...è un conto(come molti altri).Ma se la cosa è onesta e pulita,non c'è niente di male,e i prezzi sono reali,non gonfiati da istruttori che sono imprenditori e non uomini di cavalli,vedi che le cose si ridimensionano molto.
E in più,si sta pagando per della qualità ,vera,non surrogata o reinterpretata a scopo di lucro.
Registrato: 19/09/07 15:22 Messaggi: 1485 Località: Svizzera Italiana (TICINO)
Inviato: Dom Ott 24, 2010 10:23 Oggetto:
Ritorno sul discorso formazione......
A livello di formazione si pensava di lavorare con cavalieri che hanno già buone basi d'equitazione, ma soprattutto di lavorare nella direzione di come si prepara un cavallo di buon livello in dressage. Ecco quindi che il discorso mega-super cavalli centra poco.
Nel senso....io arrivo con il mio stallone arabo e mi si porta a lavorare al meglio per tirar fuori tutte le potenzialità e il meglio dal binomio cavallo cavaliere. Naturalmente arriverò a scontrarmi con dei limiti e a quel punto per crescere sarà una mia scelta di proseguire e necessariamente di cambiare cavallo.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.