Stasera provo ad aggiungere alcune osservazioni a quanto già detto da Rhox. Se nel frattempo potessi postare un paio di foto degli zoccoli, potremmo farci un'idea meno approssimativa della situazione e capire meglio se ci sono i motivi per pensare a problemi della regione navicolare.
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Inviato: Ven Feb 05, 2010 20:06 Oggetto:
ciao Ipparco, queste sono foto un pò vecchie, e grazie alla mia santa pazienza e a non so quale santo, i piedi ora sono decisamente diversi, non c'è più la spaccatura tra i talloni, il marcio, è tutto pulito e asciutto. l'unghia non si sfalda più e non c'è odore.
però immagino che le foto ti possano dare un'idea di massima di che tipo di piedi parliamo.
ovviamente domani mi adopererò per rifarle e vedere le differenze!
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Ven Feb 05, 2010 20:16 Oggetto:
urca.. un bel caso per la discussione sugli sbilanciamenti laterali..
per il resto.. la spaccatura che c'era/è è data da un'infezione fungina/batterica che ha trovato un buon habitat nei glomi contratti..
ci sta che abbia qualche problemino alla zona podotrocleare, i talloni sono contratti e alti, il fatto che abbia avuto quell'infezione (che se faceva male col nettapiedi gli avrà probabilmente dato fastidio anche in movimento) lo avrà portato facilmente ad atterrare di punta (prova ad osservarlo, trovi esempi in una discussione apposta aperta da me in questa sezione).
non è detto sia qualche di cronico, ma l'inizio di qualche problemino che se trascurato potrebbe peggiorare.
solitamente per questi problemi viene messo un ferro chiuso che acutizzerebbe i suoi problemi ai talloni e al fettone..
tra l'altro se togliessi i ferri probabilmente i talloni si decontrarrebbero abbastanza da evitare nuove infezioni al fettone.. quando la lacuna centrale sarà ben pulita e più larga ci saranno nettamente meno problemi..
Concordo perfettamente con Rhox: quei piedi sono una garanzia per problemi al tendine flessore e alla regione navicolare.
Alti, contratti, fettone sofferente e completamente privo di stimolazione (ergo: atterraggio di punta), sbilanciati..
Roba da urlo..
Il fatto che il problema si accentui sui terreni duri ed irregolari fa propendere verso problemi nella regione navicolare. Probabilmente sei nelle fasi iniziali del problema e sostanzialmente ti trovi ad aver a che fare con un'infiammazione cronica del flessore profondo e probabilmente anche di legamenti e articolazioni. Questo spiegherebbe anche il gonfiore dei tendini. Se sei fortunata non ci sono ancora state modificazioni evidenti dell'osso navicolare. Forse un po' di erosioni delle cartilagini si potrebbero anche vedere dalle lastre, ma se i sintomi sono cominciati da poco c'è il caso che le lastre non mostrino ancora granchè..
Il dolore in punta si spiega benissimo, se i talloni sono ancora alti come sono nelle foto che hai linkato: la punta del triangolare sta macinando il corion plantare!! Soprattutto se saltavi con quei piedi..
Quanto allo sferrare: sicuramente sarebbe la soluzione più indicata, ma di montare non se ne parla almeno fino a quando il cavallo ha risolto i problemi di infiammazione ed è in grado di appoggiare i piedi di talloni almeno con scarpette e plantari (anche da montato). Se seguito bene può darsi che sia questione di un mesetto o due, ma dipende molto dalle condizioni esatte in cui si trova il cavallo.
Le scarpette o altre protezioni simili sono indispensabili per pensare di risolvere problemi come il tuo. Devi riuscire a far sviluppare la parte caudale dello zoccolo per permettere al cavallo di appoggiare i piedi con i talloni per primi, ma senza protezione non c'è dubbio che il cavallo possa farlo.
Nel tuo caso non si tratterebbe "solo" di una transizione, ma di una riabilitazione vera e propria. Come dice Rhox, i tuoi problemi sono l'anticamera di conseguenze ben più gravi, se non intervieni tempestivamente. Questo vale sia che tu decida di sferrare che continuando sulla strada tradizionale (che però non ti offre nessuna speranza di GUARIGIONE, al massimo può far tirare avanti il cavallo un paio d'anni).
Quanto al cagnolismo, decontraendo e bilanciando lo zoccolo è probabile che migliori notevolmente. Il piede cagnolo è anche quello che ha mostrato i problemi di cui stiamo parlando?
Registrato: 21/11/07 19:51 Messaggi: 1240 Località: ROMA
Inviato: Mar Feb 09, 2010 10:04 Oggetto:
Ciao!
Si il piede cagnolo è quello che in passato era perennemente marcio e che ora invece gli da dolore nella regione dei talloni.
Ieri ho fatto delle foto volanti, se dovesse servire le rifarei con la digitale e non con il cellulare, intanto però metto quelle che ho.
Da precisare che il cavallo dopo 3 giorni di animalint*x cammina bene, quindi niente infiltrazioni o robaccia, ma trova difficoltà solo in curva, se siamo a mano sinistra, ovvero se appoggia su quel piede.
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Mar Feb 09, 2010 10:30 Oggetto:
dal consumo del ferro si nota come il cavallo atterri chiaramente di punta sforzando quindi la zona retrostante al piede (navicolare e co..)
il fatto che zoppichi in curva mi fa pensare più a una pressione che a un ascesso vero e proprio (che magari con il trattamento è uscito lasciando il resto)..
visto così.. il piede sinistro pare fin più bello del destro. la linea della corona è molto più regolare, i talloni paiono meno scivolati in avanti e gli slargamenti presenti sono più contenuti e giustificabili dall'appiombo.
Qualcosina si può dire anche con queste foto qua:
i piedi sono sicuramente migliorati rispetto alle foto più vecchie, ma presentano ancora diversi problemi, in particolare sono piuttosto contratti, hanno qualche problemino di stiramento laminare (anche abbastanza accentuato sugli anteriori), la distribuzione dei carichi lungo il perimetro è irregolare (guarda come sono ondulate le corone! e come sono diverse sui due anteriori) e le strutture interne sono leggermente sprofondate nello zoccolo a causa dei carichi periferici.
Come fa notare Rhox, il consumo in punta è un forte indizio di atterraggio di punta, che presto o tardi alla navicolite ti ci porterà in ogni caso.. Verifica con cura come si muove il cavallo.
Un periodo di qualche mese senza ferri te lo consiglierei in ogni caso, per riportare gli zoccoli ad una forma un po' più corretta, recuperare lo stiramento laminare e stimolare un po' le strutture interne che sono sottosviluppate e deformate. Dopodichè, se lo riterrai opportuno, potrai tornarlo a ferrare, ma avendo almeno dei piedi abbastanza sani da sopportare lo stress della ferratura per un po'..
Il fatto che in circolo faccia fatica dovrebbe essere comunque un campanello d'allarme. Se, come suppongo, hai lasciato a riposo il cavallo in questi giorni, il miglioramento potrebbe essere semplicemente dovuto ad un attenuarsi dell'eventuale infiammazione del tendine, e in tal caso non tarderà a ripresentarsi alla prima occasione con qualche sollecitazione eccessiva (tipo salto o simili). Se così fosse, sai già il perchè..
Occhio ai quarti degli anteriori perchè secondo me sono a rischio setole, per come è deformata la muraglia, soprattutto il destro.
Registrato: 21/11/07 19:51 Messaggi: 1240 Località: ROMA
Inviato: Mar Feb 09, 2010 11:16 Oggetto:
ok, penso quanto meno di essermi indirizzata verso il percorso giusto, perchè ho deciso che da marzo, il cavallo starà il giorno al paddock e la notte in box.. tempo che il paddock si asciughi un attimo e si riprenda il terreno. non è grande, però sempre meglio del box!così che appena verrà sferrato potrà cominciare a fare la sua transizione.. giusto?
e nel pratico, che devo fare? al paddock senza scarpette giusto? poi invece quando lo monterò dovrò metterle.... a tutti e 4 i piedi? solo davanti?
e il pareggio ogni quanto andrà fatto? tra parentesi, sapete consigliarmi un pareggiatore a roma, anche in mp? grazie mille rhox e ipparco! speriamo bene
Oltre a metterlo a paddock, sarebbe bene trovare un modo per incentivarlo a muoversi, come ad esempio il fieno sparso a terra o la compagnia di un altro equino. E' il movimento, abbinato al pareggio corretto, alla giusta alimentazione e alla rimozione del ferro, che permette di sviluppare le strutture interne del piede.
Riguardo alle scarpette, l'obbiettivo primario nelle fasi iniziali della transizione, è fare in modo che il cavallo si muova correttamente il più possibile (quindi appoggiando i piedi di talloni). Nel tuo caso può darsi che per qualche tempo questo richieda scarpette o protezioni simili anche al paddock, per un periodo variabile in base allo stato esatto dei piedi.. Sarà da valutare con cura al momento della sferratura.
Quanto ai pareggiatori, per certo a Roma ci sarebbe Gandini, poi non so chi altri, ma suppongo che ce ne sia più d'uno.. Su questo purtroppoio non ti so aiutare..
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Mar Feb 09, 2010 16:01 Oggetto:
sui pareggiatori.. a roma c'è di sicuro gandini, puoi comunque chiedere a lui se te ne sa indicare un altro.
se no puoi guardare sul sito di sabbioni o scrivere a sonja appelt e vedere se conosce qualcuno in zona..
per le scarpette.. come dice ipparco bisogna valutare alla sferratura, in particolare per i posteriori. questi di solito creano meno problemi per cui non dovresti averne bisogno.
Un'interessantissimo lavoro sullo sviluppo differenziale delle strutture molli che formano la porzione caudale dello zoccolo (presentazione powerpoint in inglese): http://www.hoofrehab.com/PalmarFootStudy8-21-09.pps
Inviato: Gio Mar 25, 2010 06:56 Oggetto: navicolite
Confermo. Ho avuto diversi cavalli navicolitici. Ho provato tutte le cure, compresa la nevrectomia parziale. Tutte inutili!
L'unico caso risolto è di una cavalla purosangue che ho sferrato e messa al prato. Dopo un anno era a posto.
Perchè piano piano il piede riacquista la sua funzionalità (circolazione) senza aumentare l'infiammazione. Con le ferrature, se proteggi il piede, perde funzionalità e s'incastella. Se non lo proteggi la navicolite peggiora.
Grazie della testimonianza, sarebbe molto interessante se potessi postare un po' di materiale (tipo radiografie, filmati della cavalla prima e dopo il recupero ecc).
Peraltro il tuo è un caso fortunato: di solito non basta sferrare e mettere il cavallo al pascolo, bisogna intervenire attivamente per ripristinare la salute e la funzionalità dello zoccolo. Questo ha anche il vantaggio che nella maggior parte dei casi si può riprendere a montare il cavallo già poche settimane dopo la sferratura, utilizzando scarpette e plantari..
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