Inviato: Lun Mag 04, 2009 13:50 Oggetto: Sindrome navicolare e pareggio naturale
Mi capita sempre più spesso di leggere storie di cavalli affetti da sindrome navicolare giudicati inguaribili, a volte già in lista per l'abbattimento, che vengono recuperati alla piena efficienza fisica grazie all'applicazione delle tecniche di pareggio naturale e ad una gestione naturale. Ho pensato di aprire un topic ad hoc dove postare link ed esperienze personali per dare la possibilità a chi si dovesse malauguratamente trovare ad aver a che fare con questa patologia, di trovare riassunte nello stesso posto un po' di esperienze positive che gli diano coraggio e magari anche qualche nozione utile. Invito quindi tutti quelli che abbiano vissuto questa esperienza o che conoscano storie di successo a contribuire al topic.
Comincio io con un articolo che ritengo molto interessante, e con l'avventura a lieto fine di Chance:
Un'altra storia di guarigione completa da "sindrome podotrocleare" (navicolite, in gergo) grazie al passaggio ad una gestione naturale e un pareggio adeguato. Il veterinario curante aveva già proposto la nevrectomia, che è stata evitata per un soffio solo perchè la cavalla è stata venduta. Nell'articolo ci sono anche alcune considerazioni interessanti sulle "cure" normalmente utilizzate per gestire i problemi di questo tipo.
Un'altra storia di guarigione completa da "sindrome podotrocleare" (navicolite, in gergo) grazie al passaggio ad una gestione naturale e un pareggio adeguato. Il veterinario curante aveva già proposto la nevrectomia, che è stata evitata per un soffio solo perchè la cavalla è stata venduta. Nell'articolo ci sono anche alcune considerazioni interessanti sulle "cure" normalmente utilizzate per gestire i problemi di questo tipo.
Topic che capita a fagiolo, come si dice!
La mia cavallina, 21 anni, è affetta da sindrome navicolare. Scartata da subito la nevrectomia (sia per l'età , che per il lavoro che deve svolgere-passeggiate con la sottoscritta sul groppone) in accordo con veterinario e maniscalco abbiamo provato varie cure. Il mio veterinario ha perfettamente capito, ed anzi è stato lui a suggerirmi, che l'obiettivo non è quello di farla tornare drittissima o pronta per i concorsi, ma assicurarle un buon tenore di vita, evitare peggioramenti e permettermi di montare ancora, con i dovuti riguardi. Proprio per questo motivo, abbiamo scartato terapie o medicinali troppo invasivi nel senso che, se potevano curare o allievare la nevrectomia, potevano però anche andare ad intaccare altre funzioni dell'organismo (es. il fegato).Anche il maniscalco si è impegnato con diversi tipi di ferrattura. Che dire:dopo un anno i risultati sono stati alterni. Periodi in cui andava molto bene e periodi dove, improvvisamente, anche solo al passo faceva fatica. Sempre di comune accordo, il prossimo step che faremo è appunto quello di sferrare e provvedere con pareggi. Spero che anche la mia possa essere una storia di guarigione. vi terrò informati
Spero che le informazioni che ho postato e che continuerò a postare man mano che le troverò possano essere utili a te e alla tua cavalla. Soprattutto il primo link del topic contiene informazioni che dovrebbero entrare nel bagaglio culturale di chiunque abbia a che fare con i cavalli. La spiegazione che dà delle cause dei problemi navicolari è talmente lampante, ovvia e logica che non si può ignorare, anche perchè supportata da dati scientifici inequivocabili. Assicurati che il tuo maniscalco sia informato su questi studi, e che prenda tutti gli accorgimenti necessari (scarpette, "castings" o simili) perchè la tua cavalla si muova correttamente (atterraggio di TALLONI) quando al paddock, perchè è INDISPENSABILE per la guarigione. Se i danni non sono troppo avanzati, probabilmente puoi sperare anche in una guarigione completa, a patto di garantire tutte le condizioni necessarie..
In bocca al lupo e facci sapere!
Argomento molto difficile da trattare , visto che esistono migliaia di siti su questa sindrome con relatori esperti e l'aureati. Che posso dire io con la licenza di terza media con la media del 5, di sicuro i cavalli si curano con il tempo e usando il cavallo in maniera corretta ,sono andato scalzo per molti anni sull'asfalto a tutte le andature compreso il galoppo , avendo la fortuna di vivere al mare o perfezzionato una tecnica nella gestione di questo problema ,ma se io riesco a ottenere certi risultati , non significa per forza che il mio metodo funziona ,imparare a non passare il limite di uno sforzo fisico rimane sempre molto difficile
Un nuovo sito su cui mi sono imbattuto, con una serie di casi di navicolite e laminite molto interessanti, corredato da molte foto molto educative:
http://www.performancebarefoot.co.uk/page25.html
(Usare i tasti in basso per scorrere i vari casi)
Io ho visto con i miei occhi due casi di navicolite perfettamente guariti con il barefoot, anche se i cavalli non sono di mia proprietà .
Entrambi dati per spacciati, tutte le ferrature possibili erano state provate ma i cavalli zoppicavano anche al passo.
Da scalzi hanno avuto qualche mese di dolore e zoppie altalenanti, hanno indossato scarpette per un periodo ma già dopo un anno dalla sferratura entrambi avevano recuperato se non il 100% almeno il 90%. Una ha ancora una residua sensibilità sui terreni più difficili, forse perchè più anziana e con piedi più compromessi rispetto all'altro soggetto.
E' cosa molto gradita! Visto che in Italia esperienze del genere finora sono l'eccezione, penso che possa essere di grande aiuto a chi si dovesse trovare in situazioni analoghe poter leggere di storie di successo, potersi mettere in contatto con chi ha saputo fare le scelte giuste (proprietari, veterinari e maniscalchi/pareggiatori) e poter godere di un punto di vista alternativo rispetto al solito.
Per il momento fai bene a non chiedere troppo alla cavalla: tendini e articolazioni avranno bisogno di tempo per recuperare dallo stato di infiammazione cronica in cui quasi sicuramente si trovavano, e lo stesso vale per il piede. Se la cavalla lo tollera è comunque giusto farla lavorare leggerissimamente in quanto il movimento aiuta la guarigione, ma al primo segno di fastidio fermati e lasciala muoversi secondo la sua volontà . Nel giro di 6 mesi- un annetto al massimo- dovresti recuperare la piena funzionalità di tutto il cavallo. Assicurati sempre che anche da montata la cavalla atterri di talloni. Per il resto: in bocca al lupo!!
Ciao, anche il mio cavallo in passato ha avuto dei problemi ai navicolari, appena l'ho saputo ho tolto immediatamente i ferri, sono passati due anni e 7 mesi ormai e in questi anni ne abbiamo fatti di km insieme! All'inzio è stata dura, ero da sola nella mia scelta, poi piano piano si sono visti i risultati, e sono sicura di aver fatto la cosa giusta per lui. Vedrai che anche per te sarà così... in bocca al lupo
Nuovo aggiornamento a quasi due mesi dalla sferratura. Premetto, sono sempre più convinta della scelta fatta
Unghie: dopo un'iniziale "sfaldamento" nella parte bassa della muraglia, quella a contatto col terreno (si rompevano dei pezzettini esterni) più o meno su tutti e quattro gli zoccoli, tenuto sotto controllo dal maniscalco (la suola era perfetta, quindi non c'era da preoccuparsi), ora le unghie si sfaldano sempre meno (perdonate la terminologia, spero abbiate capito cosa intendo). Per monitorare meglio la crescita, il vet mi ha consigliato di fare un'impronta dei piedi appena sferrati per poter poi verificare come cresce il piede e fare dei raffronti.
Zoppia dovuta a navicolite:come già ho detto, da subito si son visti i miglioramenti. Ora, nel lavoro da terra, siamo a 12 minuti circa di trotto senza che venga manifestata alcuna zoppia.
Lavoro svolto: prevalentemente passo (anche montato) e...paddock! Faccio poi una verifica settimanale cronometrando, da terra, la tenuta al trotto. La settimana scorsa erano quasi 7 minuti, ieri 12! A voi le conclusioni. Sottolineo che la fermo al primo minimo segnale di dolore e che, riportata al passo, è perfettamente dritta. Ma la cosa che mi dà più soddisfazione è non vederla più, dopo il lavoro (anche se ora è minimo), nella posizione tipica del cavallo navicolitico: anteriore sollevato!
Spero davvero che altre persone con il cavallo affetto da questa sindrome intraprendano questa strada. Io potevo farlo prima, mi sarei rispermiata tante arrabbiature e delusioni dovute ai vari rimedi che all'inizio sembrano risolutivi ma poi, d'improvviso, ti ritrovi punto e a capo. Soprattutto la mia cavalla avrebbe sofferto meno. Se penso che bastava così poco...
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