Inviato: Ven Apr 20, 2007 10:55 Oggetto: redine fillis
Salve colonnello, ho una domanda.. che differenza c'è tra redine fillis e gogue? ho usato entrambe ma non ho ben capito qual è la differenza di lavoro che fanno. mi sembra che entrambe siano adatte a far sviluppare la schiena no? e allora cose fa la scelta di una o dell altra?
ho notato ad esempio che al mio cavallo "piace" di piu lavorare con la fillis, la accetta bene, la lascio lenta, giusto per dargli lo stimolo di tenere la testa bassa e lavorare con la schiena.
tra l altro vorrei sapere quali sono i pro e i contro di questa.
grazie.
Buona sera Colonnello,
Alcuni istruttori mi hanno fatto mettere nel lavoro alla corda le redini fillis, vorrei sapere alcune informazioni a riguardo!!! che cosa ne pensa? le posso usare anche mentre lo monto? qual'è la misura giusta della redine? il cavallo deve avanzare velocemente o lentemente qundo le indossa? lei le sconsiglia o le consiglia? agiscono meglio o peggio rispetto al gogue? che differenza c'è?
La ringrazio,
Lorenza
In pratica è una redine di ritorno da usare durante il lavoro alla corda, secondo me è un aggeggio che serve solo a far danni, insegnando al cavallo ad incappucciarsi.
Con questo tipo di lavoro sacrificherai particolarmente il naturale movimento oscillatorio dell'incollatura al passo e al galoppo, perchè è una redine fissa che non cede.
Vorrei conoscere anch'io la valutazione del Colonnello Angioni.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Gio Ott 23, 2008 08:03 Oggetto: Redine Fillis
La differenza è presto detta.
Questa redine, avendo due punti fissi (tra i quali c'è solo la bocca del cavallo) e non essendo perciò scorrevole, prende direttamente sulla bocca e forza il cavallo ad abbassare la testa, ma anche, e soprattutto, a piegare il collo.
Fillis (Londra 1834 - Parigi 1913) è stato allievo indiretto di Baucher tramite l'allievo diretto Caron. Quanto a flessioni dell'incollatura fino al totale incappucciamento, Fillis non scherzava. C'è chi lo ha definito, in Francia, un «macchinista», un operaio che usa il cavallo come fosse un attrezzo meccanico. Basta guardare le sue fotografie per rendersi conto da dove arriva il famigerato rollkur.
Detto questo, ciascuno è libero di pensarla come preferisce e di usare gli aiuti artificiali che meglio convengono al suo cavallo. Se poi è un istruttore a suggerire l'impiego di un aiuto artificiale, avrà indubbiamente fatto i suoi calcoli, alla luce della sua esperienza di addestratore.
Inviato: Mer Ott 06, 2010 13:59 Oggetto: Re: Redine Fillis
Col. Paolo Angioni ha scritto:
Fillis (Londra 1834 - Parigi 1913) è stato allievo indiretto di Baucher tramite l'allievo diretto Caron. Quanto a flessioni dell'incollatura fino al totale incappucciamento, Fillis non scherzava. C'è chi lo ha definito, in Francia, un «macchinista», un operaio che usa il cavallo come fosse un attrezzo meccanico. Basta guardare le sue fotografie per rendersi conto da dove arriva il famigerato rollkur
Concordo appieno con Nabumax e posto la foto della copertina di un libro di James Fillis, purtroppo in edizione spagnola, in quanto in italiano non credo che esista:
e aggiungo che in tutte le foto di Fillis che ho avuto modo di vedere, non ho mai visto un cavallo con il profilo dietro la verticale, anzi sempre leggermente avanti
scusate l'intromissione ma credo che le parole del Colonnello siano appropriate, in quanto anche a me il metodo Fillis sembra essere macchinoso, nei modi e nelle azioni.
Che poi sia stato un forte conoscitore dei cavalli quello e' indiscutibile, che abbia avuto il buon senso di non arrivare con le sue flessioni al rollkur (almeno nelle tavole dei libri), questo e' lodevole.
Ma nelle sue tavole si nota una continua contrazione dell'animale, non serenita', non c'e' armonia tra testa,collo, schiena e groppa; guardate le mani ed i piedi del cavallo non c'e' riunione.
Nulla si vuol togliere a Fillis che ha scritto opere sicuramente utili ai posteri; ma su cui ragionare.
Dal mio punto di vista per cavalli problematici alcune flessioni sono valide, se mal fatte sono deleterie. Comunque quelli che noi additiamo sono sempre stati pionieri dell'equitazione e come tali hanno messo mano in cose non cosi conosciute come ora. Difatti molti nel corso della vita, con l'aumentare dell'esperienza e della conoscenza hanno cambiato il modo di addestrare.
Quindi bisogna saper attingere dalla storia e non dar fiducia unicamente ad una foto del passato.
Impariamo da Oliveira, Philippe karl, Khottas, Podhajsky, il nostro Colonnello Angioni, tutti hanno studiato e messo in pratica per poi scegliere la loro leggerezza e perfezione.
NON VOGLIO APRIRE UNA POLEMICA SU FILLIS, BEUDANT ETC..
ma far capire che alcuni aiuti del passato in mano a qualche inesperto o ignorante possono diventare barbarie. Vedi "redine" Fillis, redine fisse etc...
Non generalizziamo con discorsi a tutto campo, è proprio facendo così che si perdono per strada le cose
Io chiedevo come è possibile dare del precursore del rollkur a una persona (Fillis), amabile o detestabile che sia, quando nella sua opera è chiaramente condannato l'incappucciamento in ogni sua forma
Io pensavo l'esatto contrario Gianni, ma mi astengo dal fare polemica, perchè non sono abbastanza competente. Comunque molti cavalieri del passato visti con gli occhi di oggi non sono bellissimi, credo che fosse anche colpa delle selle.
Fillis montava quasi sempre cavalli purosangue, la non serenità e la poca armonia di proporzioni che vedi potrebbero essere date da questo fatto?
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