Inviato: Gio Nov 25, 2010 23:09 Oggetto: Una perla: la sindrome da disorientamento
E' stata scoperta in aeronautica e spiegherebbe tra l'altro alcune scomparse misteriose nel triangolo delle Bermude.
E' la tendenza umana, in odore di smarrimento, a proseguire pervicacemente lungo una determinata direzione contro ogni evidenza, partendo da presupposti errati ma che si ritengono certi.
Un fenomeno molto insidioso, che in aria può o meglio poteva avere conseguenze tragiche, a terra non puoi precipitare però ad un certo punto ci si sente decisamente fessi e, coda tra le gambe, si torna indietro.
Dopo questa esperienza e dopo le spiegazioni datemi da un carissimo amico ingegnere aeronautico, ho introdotto la semplice regola che appena ci si perde, ci si ferma e ci si mette a ragionare con calma, piuttosto si torna indietro fino all'ultimo segnavia o posto noto. Funziona benissimo: mai proseguire come dei muli a testa bassa, ci si mette solo nei casini!
E' riflettendo su quella circostanza che ho capito cosa deve aver provato il tenente Charles Taylor sul suo Avenger il 5 dicembre del 1945: era sinceramente convinto che la sua bussola fosse impazzita, invece funzionava perfettamente: era lui ad essere in sindrome da disorientamento!
Non ci crederei se non avessi avuto un'esperienza simile!
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Gio Nov 25, 2010 23:39 Oggetto:
thomas ha scritto:
Stimate colleghe, sarei onorato di farmi condurre da voi in trekking
ahhaah no no..
se giro per le colline che conosco non c'è problema. se mi porti in posti nuovi non ho un gran senso dell'orientamento (alcune teorie dicono che l'orientamento è connesso alla memoria raziale del maschio che è cacciatore. la donna come raccoglitrice nota la differenze, ma non deve cercar strade ), esclusi i padiglioni fieristici!
Io in trekking mi porto dietro il GPS con visualizzazione delle immagini satellitari. Se non lo portassi, il mio senso di orientamento mi farebbe perdere dopo i primi cinquanta metri
io non seguo MAI le indicazioni del navigatore..mi irrita..faccio sempre di testa mia(e spesso sono più brava di lui)..altro mio comportamento tipico del sesso maschile benchè ,in fondo , sia una femmina
ho fortunatamente un ottimo senso dell'orientamento(a differenza del mio compagno che si potrebbe perdere anche dentro casa )....soprattutto in campagna(ma credo sia una cosa che si affina con l'abitudine)
Sinceramente ho smesso di ascoltare pure i miei cavalli....altro che riportarmi verso casa....si perdono pure loro
L'ultima volta che ho lasciato la decisione ad un mio cavallo..sono dovuta tornare indietro alla fine per la strada che volevo prendere io...inaffidabilie
a me è capitato una volta, ma la cosa assurda è che non ero solo; eravamo in gruppo, 5 amici che fanno trekking sempre insieme... bene, di uno dei 5 non ci fidiamo mai, ma quella volta l'unico che aveva ragione era proprio lui... ovviamente abbiamo proseguito nella direzione che noi 4 ritenevamo giusta; quando ci siamo trovati "infrattati" fino alle spalle, abbiamo dovuto ammettere che forse avevamo sbagliato, ma dentro di noi eravamo straconvinti che la nostra strada fosse giusta e che si fosse chiuso il passaggio... tornati indietro fino al bivio "incriminato" abbiamo scoperto che bastava fare 400 metri per rendersi conto che la strada giusta era quella... 2 ore e mezza perse; arrivo in serata e cena quasi saltata...
Il mio istruttore di sub tanti anni fa mi svelò il segreto per orientarsi... tra l'altro orientarsi sott'acqua è tutta un'altra faccenda!
Mi disse: guardati attorno...
Notare tutto, è il segreto per orientarsi, oltre ad avere sempre più o meno presente dove sta il nord.
Intanto i cartelli sono fatti per i pedoni e non per i cavalieri: guardare in basso! Talvolta la freccia che indica il percorso si trova ben nascosta sotto alle fronde, smontare non è una cattiva idea. Poi, in alcuni casi geniali, hanno messo il segnavia sul lato destro degli alberi, se quindi vieni da sinistra... devi legare uno specchietto all'orecchio del cavallo!
[quote="Muriel"]Io ho il senso dell'orientamento di un ubriaco. Ma le mie ragazze mi hanno sempre portato a casa intera.[/quote]
Quindi, se mi compro cavallo da te, mi porta a casa tua?
... eppure dicono che siano proprio le donne ad orientarsi meglio riconoscendo punti di riferimento visivi, mentre gli uomini si orientano di più con riferimenti di logica (tempistica di percorrenza, velocità , punti cardinali).....
Personalmente, nonostante abbia pure studiato la materia, la cartografia rimane un piccolo mistero, mentre difficilmente mi dimentico di un albero particolare ad un bivio!
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.