Inviato: Gio Nov 25, 2010 13:48 Oggetto: E ora ovviamente: e il trekker, cosa deve imparare?
Beh, alla radice di tutto sta un amore smisurato per i cavalli e per la natura. E' questo che ti fa andare avanti felice col freddo, col caldo, con l'acqua, il vento e con dolori a parti della tua anatomia di cui manco sospettavi l'esistenza.
Un altro elemento basilare è la smisurata fiducia in se stessi e nelle proprie capacità , una innata curiosità , grandi capacità di osservazione, morale sempre alle stelle qualunque sia la difficoltà , spirito di adattamento e, quando serve, di gruppo.
Diceva Henry Ford che puoi pensare di riuscirci oppure no, in entrambi i casi i fatti ti daranno ragione!
Dando per scontato passabili doti di cavaliere, il trekker deve prima di tutto studiare: quello che non sai è ciò che ti frega.
Non c'è limite alle cose da sapere, sui cavalli tutto e di più, anatomia, patologie, nutrizione, un po di botanica, psicologia equina, fisiologia.
Ma anche cartografia. Il trekker deve saper interpretare una cartina, deve sapersi orientare e deve imparare a stimare un percorso, se non altro in termini di ore a cavallo. Non importa sapere cosa è la declinazione magnetica, a meno di non fare trekking nei Territori del Nord Ovest, non importa nemmeno sapere trovare la Stella Polare, però la bussola la si deve saper leggere e la cartina la si deve studiare PRIMA di partire, bene.
La curiosità innata porterà il trekker ad esaminare ogni tipo di finimento, di sella, di abitudine e di configurazione del carico degli altri, per confrontare, capire e affinarsi.
Il governo alla mano deve essere fatto senza esitazioni, si deve saper sellare e dissellare il cavallo anche al buio pesto (succede, succede!!) e sotto l'acqua.
Si deve saper realizzare una posta rapidamente.
Scegliere il luogo giusto per le esigenze del cavallo e delle nostre.
Si deve saper amministrare l'energia del cavallo, dosandola in base al percorso.
Deve riuscire ad individuare al primo colpo quelli che non sanno fare trekking ma sono convinti di si.
Riescono a mettersi e a mettere nei guai gli altri.
Deve riuscire ad individuare al primo colpo quelli che non sanno fare trekking ma sono convinti di si.
Riescono a mettersi e a mettere nei guai gli altri.
Verissimo! Questo accade molto spesso purtroppo...
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Gio Nov 25, 2010 23:08 Oggetto:
ritengo che il cavallo da montare sia quello più gestibile come comandi e che tenda a stare davanti.
avere il cavallo a mano è preferibile di fianco o dietro. però quello che monti deve essere guidabile con una sola mano e non risentirsi se il cavaliere viene sbilanciato dall'altro cavallo.
comunque ritengo che sia importante insegnare al cavallo e a noi a marciare anche in fila indiana in tre. insegnare al cavallo ad andare avanti in autonomia o a restare indietro se glielo chiediamo.
in qualsiasi momento, in qualsiasi posto..
Su questo ammetto che devo lavorare, non mi fido ancora al 100% di Sally. E' con me solo da un anno ed è una bella testona se si mette in testa qualcosa!
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Gio Nov 25, 2010 23:35 Oggetto:
devi lavorare su quale aspetto?
poi ci sarà sempre il cavallo più predisposto. la mia ovunque la metti sta: se vuoi che vada avanti ti fermi, chiami e indichi e lei va. se vuoi che si affianchi la richiami e viene, se vuoi che vada dietro fermi la corda finchè non ha sfilato ciò che vuoi, la sposti qua e là di lato solo indicando con la mano..
però lo fa in modo naturale, mi ha sempre seguito come indicazioni..
zara invece è più testona: dietro non ci sta volentieri, davanti con te dietro neanche, di fianco fa casino perchè vuole superare.. è affidabile anche lei per la carità .. ma se c'è un trattore che ingombra in sentiero mando sempre avanti gwenne poi seguo io con zara dietro... sono sicura che così non sbaglio direzione, non si ferma a mangiare, non si spaventa, ecc..
sul trottare e galoppare a sella con un cavallo sottomano devi avere anche due cadenze e velocità simili.. se io monto su zara, avelignese, e mi porto gwenne, anglo araba, a mano il trotto non lo provo.. so già che verrei stirazzata su e giù perchè come cadenze sono diverse e hanno bisogno dei loro spazi e tempi per regolarizzarsi...
Dunque altra cosa che il trekker deve sapere fare bene e al volo, sono le poste.
Oggi come oggi, tendo una corda con un elevato carico di rottura ad altezza garrese e faccio una gassa per ogni cavallo. Metto i cavalli "amici" vicini ma non troppo e cerco un posto dove ci sia erba. La longhina, o meglio, il cappio è regolato per evitare incordature. Ma noi siamo sempre nei paraggi.
Dopo la morte di Dolly ho deciso di mettere le pastoie anche alla posta, tanto per viaggiare con "cintura e bretelle"!
quello che mi hanno insegnato questi anni di trekking è che si trova meno in difficoltà chi più "ragiona da cavallo". Lasciando sempre una porta aperta all'imprevedibilità dei quadrupedi, spesso le loro reazioni sono logiche (per la loro logica) quindi provare a ragionare come loro aiuta a prevenire situazioni delicate.
Registrato: 03/09/08 18:58 Messaggi: 11914 Località: la bassa modenese ma sono toscana
Inviato: Mer Dic 01, 2010 16:45 Oggetto:
Molto bello questo topic!
Dalla mia limitata esperienza anche il saper gestire e sapere come regisce il proprio cavallo davanti a incontri con altre bestie vedasi greggi, mucche, servaggiana di varie forme ed piu pericolosi...gli asini stalloni!
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