Registrato: 03/09/08 18:58 Messaggi: 11914 Località: la bassa modenese ma sono toscana
Inviato: Mer Nov 24, 2010 19:07 Oggetto: "Mungere" il cavallo a sella
Genlile Colonnello, io ho letto moltissimi dei suoi interventi ed articoli e ho trovato giovamento nel lavoro col mio cavallo anche se son una principiante.
Dico ciò perche non ho mai riscontrato nei suoi insegnamenti, a meno che non mi siano sfuggiti o dimenticati, che lavorando in sella si debba "mungere il cavallo". Spiego meglio, questa espressione anche un po sgradevole a mio parere, viene usata ultimamente nei campi scuola per indicare all'allievo di aprire e chiudere i pugni sulle redini facendo anche una leggera tensione altenata delle due mani tirandole verso il busto per diciamo chiedere una leggera flessione a dx e sx dell'incollatura del cavallo stesso. Questa azione a dire di chi la insegna servirebbe a "decontrarre" la bocca del cavallo per prepararlo alle richieste e tenerlo in attezione costate tant'è che si insegna a chiederla anche dopo i salti.
Sinceramente la cosa mi ha molto sorpreso e messo una pulce nell'orcchio...Vedo questi cavalli ad un certo punto sbavare abbastanza copiosamente e alla fine cedere a sx e dx. Quando fanno così alcuni, non tutti, istruttori si complimentano col cavaliere/allievo...Il mio cavallo a cui non chiedo mai questo ma piuttosto richiedo una cessione una spalla in dentro groppa in fuori con discreti risultati non sbava (ho letto già in proposito l'aticolo e gli inetrventi in merito e mi hanno illuminata delle pochezza del livello di preparazione di alcuni sedicenti esperti istruttori o uomini di cavalli).
Mi sono sentita dire che non è decontratto in bocca finche non sbava...che il cavallo va "munto" finchè non accade...Non seguo questo filone ma sono davvero curiosa di capire perchè lo si insegni...
Grazie in anticipo per il suo tempo
Gabrilella
È come il gioco del "telefono senza fili", alcuni importanti uomini di cavalli della storia si sono accorti o hanno messo in rapporto, a torto o a ragione, la cedevolezza della mandibola con la sottomissione del cavallo o della sua incollatura, il passaparola ha fatto il resto tanto che, a oggi, nessuna delle persone che credono di "avvalersi" di questa cosa sa neanche più da dove arriva, figuriamoci metterla in pratica
una volta un istruttore per giustificare il suo modo di montare mi ha recitato la massima: "non c'è gamba senza mano e non c'è mano senza gamba" quando quella originale è l'esatto opposto: "mani senza gambe, gambe senza mani"
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Mar Nov 30, 2010 11:13 Oggetto: Mungere
Cara Gabriella,
quelle che ha riferito sono chiacchiere prive di qualsiasi fondamento non soltanto equestre, ma razionale. Pensi un po’, con il solo buon senso, se per tenere in attenzione costante, come se ce ne fosse bisogno, un animale che ha un istinto molto più sviluppato e pronto del nostro è necessario mungere la bocca!
Con le redini o meglio con l'imboccatura provochiamo nel cavallo (sulla bocca) sensazioni fisiche (pressioni per quanto leggere) alle quali il cavallo per assuefazione ha imparato a ubbidire. Nessun cavallo nasce sapendo che la pressione sulla bocca di un corpo estraneo significhi rallentare e fermare e neppure che la pressione su un solo lato della bocca significhi girare dalla parte della pressione. Così come nessun cavallo nasce sapendo che la pressione dei polpacci o dei talloni o un colpo dei talloni sul costato vogliano dire avanzare e andare più veloce o spostare la groppa o tutto il corpo da una parte o dall'altra quando agisce un solo tallone. Lo insegniamo al puledro con l'addestramento razionale.
Già soltanto la precedente considerazione (il cavallo che viene al mondo non sapendo) basterebbe a dimostrare come siano barbari certi sistemi di addestramento: gente che monta su un puledro e, fin dalla prima volta, sbatte le gambe contro il costato per farlo avanzare e tira sulla bocca per farlo cedere o «incassare», come si sente dire e si legge, o girare.
Quel che precede non è esattamente equitazione, almeno quella considerata arte, ma soltanto impiego del cavallo e ottenimento di una relativa rispondenza, sia quel che sia.
Quel che segue è invece equitazione, secondo l’insegnamento dei maestri, che purtroppo non coincide con quello che per lo più si vede. Quello che è necessario ottenere è la flessibilità dell'articolazione atlanto-occipitale, detta «giuntura del si» e dell'articolazione atlanto-epistrofea, tra la vertebra detta atlante (la prima vertebra cervicale) e quella detta epistrofeo (la seconda vertebra cervicale), articolazione detta «giuntura del no». La flessibilità si ottiene poco per volta, millimetro dopo millimetro, opponendo con grazia o dolcezza o leggerezza minime resistenze delle redini all’impulso del cavallo, resistenze alle quali seguono, immediatamente, cessioni o interruzioni dell'azione appena il cavallo diminuisce, conservando la bocca morbida, anche solo di una frazione di grado l'angolo testa-collo. E’ un lavoro naturalmente lungo che deve essere svolto con le sole redini dirette e le mani senza l’impiego di aiuti artificiali.
E' ovvio che per ottenere questo risultato la bocca non deve essere muta o sorda. Non lo è se l'addestramento del puledro si è svolto correttamente. Se lo è vuol dire che alla bocca è stata applicata la forza. Allora bisogna ricominciare da capo, purtroppo senza la certezza di riuscire sempre, prima di tutto con il lavoro da terra, che ho già descritto diverse volte.
A proposito dello sbavare, siccome le situazioni sono simili, quando lei ha la bocca decontratta o rilassata, sbava? Sbava mentre le parla chi le ha detto quelle fandonie?
Registrato: 03/09/08 18:58 Messaggi: 11914 Località: la bassa modenese ma sono toscana
Inviato: Mar Nov 30, 2010 12:21 Oggetto:
CAro Colonnello,
grazie come sempre lei è preciso e dettagliato!
Infatti la mia domanda era proprio per definire bene il "perchè" questi "usi barbarici" come li chiamo io, si stiano diffondendo..e la cosa che più mi lascia interdetta è che si ritengono "professionisti"loro e guardano chi, come me e altri, non adottano questa moda veloce come dei "preziosisti"...Sulla salivazione come le ho scritto già mi ha toldo ogni dubbio. Nei persorsi di equitazione "ben fatta" non ho mai visto cavalli salivare come lumache ed il perchè c'è.
Colonnello il mio cavallo è "maturo"e aimè io non ho idea che tipo di addestramente precedente a quando l'ho acquistato avesse avuto certo la bocca non gli è stata rispettata ma adesso con il suo aiuto a distanza e di persone in loco ancora "fedeli"al metodo classico riesco ad ottenere risposta alle mie richieste senza grandi problemi anzi tra il lavoro alla corda la gugue e la ginnastica in sella adesso gli aiuti sono molto meno intensi e risponde in modo corretto. Grazie infinite come sempre.
Gabriella
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