Inviato: Ven Mag 28, 2010 08:54 Oggetto: preparazione endurance
Buongiorno a tutti,
Ho un cavallo appaloosa di 5 anni per trekking e vorrei chiederli uno sforzo maggiore portandolo nell'endurance, non chissà che, garette da 30km ecco.
Il problema è l'allenamento,e vorrei confrontarmi con umiltà ,con chi ne sa più di me, esempio;
Tondino,quanto al giorno di trotto? mezzora?
Sella,quanto trotto al giorno e quante volte alla settimana?
Ovviamente dipende dal cavallo!
Ma penso che...anche se è un appaloosa...allenandolo ed impegnandosi costantemente...possa fare la sua bella figura...spero!
Saluti e Grazie!
Facevo endurance tanti anni fa, quando ancora avevo una schiena degna di questo nome...e ho preparato la mia cavalla secondo uno schema di allenamento consigliato da quella che, ai tempi, era la campionessa mondiale (scusa se è poco). Quindi i miei suggerimenti sono un po' antichi, spero ti vadano bene lostesso!
Io lavoravo soprattutto in sella, sia in maneggio che in campagna. Facevo quattro allenamenti alla settimana: partecipavo alle 60 km, che sono già un impegno discreto per il cavallo. Se stai nelle 30 km forse te la puoi cavare anche con tre allenamenti settimanali.
Bisogna tenere presenti tre variabili,nell'allenamento del cavallo in campagna: l'andatura , la lunghezza del percorso e la tipologia del percorso stesso (cioè la presenza e quantità dei dislivelli).
Per allenare bene il cavallo, devi modificare una variabile alla volta, lasciando inalterate le altre due finchè il cavallo non è allenato, poi puoi modificare un'altra variabile.
Mi spiego con un esempio. Mettiamo che il tuo cavallo alla stato attuale sia in grado di compiere senza sforzo (quindi senza particolari alterazioni dei parametri: fiato, sudore, cuore) una passeggiata di dieci chilometri, in piano, al passo. Decidi di modificare la variabile "andature": fai il giro come al solito, ma cominci a inserire dieci minuti di trotto, che poi aumenterai progressivamente. E non cambi niente finchè il cavallo non lavora senza sforzo evidente. Quando è a posto, puoi modificare un'altra variabile, allungando il giro per esempio. Oppure inserendo una salita. Sempre una cosa alla volta, finchè il cavallo non l'ha "digerita", lasci tutto com'è.
Per una 30 chilometri punterei ad arrivare - in allenamento - a fare un giro di 15 chilometri circa, comprensivo di qualche dislivello, col cavallo che tiene un buon trotto da lavoro in tutti i tratti piani e in leggera salita. Sono utili anche, quando il terreno lo permette, delle aperture di fiato a un buon galoppo. Io non avevo terreni adatti a questo e ovviavo col lavoro in maneggio, facendo galoppare la cavalla dopo una ventina di minuti di lavoro in piano. Anche qui, aumentando progressivamente i tempi del galoppo: da pochi minuti iniziali a 10-15 minuti ad allenamento avvenuto.
Quando pensi che il cavallo sia a posto, ti conviene fare una "prova" della gara percorrendo 30 chilometri. Ma non farlo d'abitudine, nè a pochi giorni dalla gara stessa.
Se ti capita, se ne hai voglia e la possibilità , un trekking di tre o quattro giorni è utilissimo per l'allenamento del cavallo, anche se l'andatura normalmente è il passo.
Grazie mille per la risposta...!!!
io pensavo chissà che...magari ogni giorno un'ora di tondino più sella...pensavo così
per una 30km allora tre allenamenti settimanali....!!! come dice te...con le variabili...!!!
e le variabili posso usarle anche nel tondino?
es; se adesso mi fa 30minuti al trotto...posso magari piano piano aumentando i minuti...?!
Ho la fortuna di allenarmi in collina e quindi salita e discesa ci sono sempre...!!!
Grazie ancora
Sì, puoi usare la stessa tecnica nel lavoro in campo, variando la durata delle andature. Però ti sconsiglio di farlo in tondino: a me hanno insegnato a fare al massimo 20 minuti di lavoro in tondino. Perchè lo stare sempre in volta è molto faticoso per tendini e articolazioni del cavallo ed alla lunga può far danni. Se vuoi lavorare liberamente da terra, per tutto il tempo che vuoi, devi muovere il cavallo alla corda all'interno del maneggio, e seguire il cavallo, in modo che possa percorrere quasi tutta la pista.
E un'altra cosa,
nell'endurance vince chi ha il cavallo in buone condizioni di salute e soprattutto battito cardiaco oppure...se vado errato...vince chi proprio arriva primo al traguardo?!
Dipende dal tipo di gara, se è di regolarità o di velocità . Non sono al corrente dei regolamenti attuali, perchè non gareggio da anni. Quando lo facevo, le gare di 30 e 60 chilometri erano di regolarità , dopo i 60 chilometri erano tutte di velocità .
Nella regolarità non devi essere più veloce degli altri, ma devi essere puntuale. Quando parti viene preso il tuo tempo di partenza. Avrai quindi un tuo tempo di arrivo, e prenderai penalità se non lo centri con esattezza.
Nelle gare di velocità invece è come dici tu, vince chi arriva primo.
In entrambe le categorie (regolarità e velocità ) il tuo punteggio finale è dato dal tempo/piazzamento del binomio e dalle condizioni fisiche del cavallo. Nelle 60 chilometri che facevo io, per esempio, visitavano il cavallo alla partenza, a metà percorso e all'arrivo, dopo circa una mezz'ora di riposo. Controllavano cuore, atti respiratori, idratazione e andature. Se non stai nei parametri prendi penalità e puoi anche essere squalificato. Per le 30 chilometri visitavano i cavalli alla partenza e all'arrivo.
Tutto perfetto ciò che dice Beatrice, solo una precisazione, il cuore è di fondamentale importanza per ottenere un buon risultato.
Tieni presente che essendo obbligatorio l'arrivo, per le gare di regolarità , al trotto od al galoppo per tutto il "tratto a vista" il tuo cavallo dovrebbe avere un battito sotto i 40 battiti per minuto dopo 30 minuti che si è tagliato il traguardo.
la media da tenere per arrivare bene è di 12 km/h e battiti sotto i 40.
Verifica il tuo cavallo, sappi che il cuore al massimo può essere a 64 battiti dopo 30 min pena la squalifica.
Comunque sul regolamento fise di endurance trovi tutti questi dati.
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