Inviato: Gio Feb 11, 2010 14:06 Oggetto: allenare due cavalli in contemporanea
Colonnello, oggi la tempesto di domande (ne ho postato un'altra nella sez. Tecnica Equestre).
E' da un po' di tempo che ripenso a quando, molti anni fa, nella piana del GESE, il nostro istruttore ci faceva fare condizione con due cavalli in contemporanea: uno veniva montato e l'altro, ovviamente, veniva portato a mano. In questo modo trottavamo a lungo e svolgevamo le nostre sessioni di allenamento.
Adesso mi trovo in una condizione per cui mi farebbe molto comodo riprendere questa abitudine perchè, pur non essendo più al GESE, ho due cavalli da tenere quotidianamente in movimento e pochissimo tempo a disposizione.
Ricordo che c'erano delle regole di sicurezza da tenere, tipo che il cavallo "scosso" non doveva mai superare l'altro cavallo oltre un certo limite (la spalla?) ma purtroppo non ricordo più bene, mi può aiutare?
Sa darmi qualche consiglio per cercare di avviare una coppia di cavalli (adulti) a questo tipo di uscite?
Grazie per l'attenzione, Laura.
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Inviato: Ven Feb 12, 2010 22:58 Oggetto: Lavoro con cavallo sottomano
Cara Laura,
è un lavoro utilissimo, bello e divertente. Si possono fare tanti esercizi, anche saltare.
Lei deve montare il cavallo più sicuro, più agli ordini, più tranquillo. Il cavallo sottomano si tiene alla propria destra. In genere si arrotolano le redini del cavallo sottomano l'una con l'altra sotto il collo e si passa all'interno delle redini il sottogola affinchè restino sul collo del cavallo.
Se il cavallo che va sottomano non è abituato, prima monta il suo cavallo e poi si fa dare il cavallo da prendere sottomano. In genere i cavalli seguono subito senza difficoltà . Se non capisse, occorre una persona di buona volontà che da dietro gli dia la voce o lo accompagni per i primi passi.
Poi, quando il cavallo da portare sottomano sarà addestrato, potrà montare (con la staffa o dal montatoio) avendo il cavallo sottomano alla destra del cavallo che monterà .
Si può trottare e galoppare. Si può andare in campagna e passare fossetti, marrane non profonde e profonde, corsi d'acqua e saltare piccoli ostacoli. Ma anche ostacoli più alti, se il cavallo che va sottomano sa saltare ed è sicuro. Il di più dipende dall'abilità del cavaliere. Saper lasciar scorrere la corda (per questo motivo è meglio avere una corda lunga per lavorare alla corda), senza perderla o ingarbugliarla, è importante. Bisogna fare esperienza provando.
Si possono allenare, con lunghe trottate, con galoppi lenti e prolungati, due cavalli alla volta.
E' un lavoro molto efficace che, inoltre, tranquillizza i cavalli agitati (portati sottomano).
Ottima iniziativa la sua. Complimenti.
Un breve aneddoto. Una volta, quando i cavalli viaggiavano in treno nel vagone bestiame, e facevamo il Saggio delle Scuole, ogni anno a Roma, il vagone arrivava allo scalo San Lorenzo della stazione Termini. Siccome i cavalli del Saggio erano ricoverati nelle scuderie che erano attigue al campostacoli di Villa Borghese, noi ragazzi, in due, aspettavamo il vagone allo scalo, facevamo scendere i quattro cavalli, mentre l'uomo di scuderia si occupava del materiale, ne sellavamo due, montavamo, prendevamo sottomano gli altri due cavalli e, per strada, andavamo a Villa Borghese, nel traffico cittadino, che non era quello di oggi. Parlo del 1952. Ed eravamo ragazzi o ragazzini.
Registrato: 03/09/08 18:58 Messaggi: 11914 Località: la bassa modenese ma sono toscana
Inviato: Lun Feb 15, 2010 20:21 Oggetto:
Colonnello
i suoi interventi ed aneddoti sono sempre ricchi di spunti e conoscenza. Grazie anche da parte mia.
Immagino la scena di due cavalieri con cavalli alla mano annessi nel traffico romano del 52...pare quasi un magnifico film.
Cordialmente
Gabriella.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Mar Feb 16, 2010 00:19 Oggetto: Traffico
Grazie, cara Gabriella.
Non si può immaginare, oggi, quello che si può fare con i cavalli. Quando, prima di lasciare il servizio (fine anni Ottanta), ero direttore di equitazione alla Scuola di Applicazione di Torino (non so in quale città viva, ma se guarda le mappe - ViaMichelin - vede tutto), i 30 cavalli si trasferivano a fine maggio dal maneggio militare di Piazza d'Armi al campo ostacoli militare di Sassi, appena fuori città . Prima di me erano soliti ordinare un van che faceva cinque o sei viaggi per trasportare i cavalli, circa 10 km di strada.
Avevo addestrato i palafrenieri, ragazzi di campagna che montavano da pochi mesi, ragazzi dai 18 ai 20 anni, e soprattutto i cavalli ad andare sottomano. Uscivano dal cancello 15 coppie di cavalli, ben ordinati e tranquilli, una fila lunga circa 50 m, attraversavano la città , asfalto, raggiungevano il viale lungo il fiume Po e dopo un'ora erano nella nuova scuderia. La gente guardava meravigliata. Ai semafori si fermavano, attendevano il verde e bisognava vedere come erano rispettosi gli automobilisti se la coppia di fondo tardava a passare.
Piu volte ho constatato che i cavalli, che si pensa in mezzo al traffico e magari molta gente possano fare delle stragi, poi ci meravigliano...
Io per anni ho fatto la Torta dei Fieschi, a cavallo.
Una festa storica-medioevale che rievoca il matrimonio tra il conte dei Fieschi e Bianca de bianchi, matrimonio che univa due famiglie nobili di quell'epoca di Lavagna (Ge).
Bhe, vi assicuro per portare a mano i cavalli attraverso i vicoli di Lavagna letteralmente invasi da pubblico, con sopra dei completamente neofiti vestiti con corazze e spade, non era cosa facile, ma mai dico mai, un cavallo ha fatto un verso.....sembrava sapessero che se avessero messo un piede un pò piu a destra o sin avrebbero preso magari un bambino...
Registrato: 03/09/08 18:58 Messaggi: 11914 Località: la bassa modenese ma sono toscana
Inviato: Mar Feb 16, 2010 12:38 Oggetto:
Colonnello,
leggerei moltissime di quelle che lei chiama solo "storielle", sono esemplari e hanno una sapore poetico. Non ha mai seriamente pensato di raccoglierle in un libro.memorandum? Sarebbe magnifico e sono sicura che avrebbe moltissimo seguito oltre a dare spunti nuovi ad un'equitazione oramai relegata solo e troppo spesso nei maneggi o concorsi.
Io vivo in provincia di Modena ed a Modena lavoro, l'Accademia qui è molto sentita ed è una terra di cavalli oramai da molti anni. Sono toscana di nascita e crescita...altra terra in cui il cavallo, in modo diverso, viene sentito quasi come un compagno di vita tanto che tradizionalmente i "vecchi" maremmani davano nomi umani ai propri compagni equini...insomma dei parenti stretti in pratica. Vivere il cavallo non solo nel maneggio, vedasi cross, viaggi manifestazioni etc credo farebbe molto bene anche allo sviluppo di una cultura di rispetto per la natura e porterebbe i valori dell'equitazione, quelli morali e culturali intendo, fuori da circoli ristretti.
Se volesse mai cimentarsi in una raccolta io sono a disposizione per il suo e mio tempo.
Grazie ancora Colonnello.
Gabriella
Gentile Colonnello, mi unisco ai complimenti di Gabriella per quelle che lei chiama "storielle": per noi curiosi e amanti del mondo equestre sono bellissimi racconti di vita vissuta, esperienze che probabilmente nessuno di noi avrà mai l'occasione di provare, ecco perchè ci piacerebbe vedere anche qualche foto, se fosse possibile.
Tornando all'oggetto del topic, la ringrazio molto dei consigli e delle spiegazioni chiarissime che mi ha dato in merito al lavoro da fare e non appena il tempo migliorerà non mancherò di mettere in pratica tutti i suoi suggerimenti.
Per il momento ho pensato di cominciare a muovere insieme i cavalli in tondino, così da abituarli alla vicinanza reciproca. Spero sia anche utile per uniformare la cadenza delle andature.
Se lo ritiene opportuno potrei inserire un breve video del lavoro in tondino, ma mi dica lei.
Saluti, Laura.
Gentile Colonnello, ecco un brevissimo filmato dei due cavalli insieme nel tondino.
In questa occasione i cavalli non svolgono un lavoro specifico, è un primo tentativo di metterli insieme e farli muovere un pochino.
View My Video
Come vede il sauro è capofila e ho notato che anche nei cambi di mano, se il baio si ritrova davanti, viene prontamente superato dal sauro.
Spero che questo non sia un problema nel momento in cui li dovrò portare fuori insieme perchè in quella circostanza, seguendo le sua indicazioni, monterò il baio e terrò a mano il sauro.
Se ha ulteriori indicazioni e/o suggerimenti da darmi, sarò ben felice di metterli in partica.
Grazie ancora, Laura.
Colonnello, ho inserito il breve video che le dicevo.
Spero al più presto di inserire quello dei cavalli montati e a mano.
Grazie per l'attenzione, Laura.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Gio Feb 18, 2010 19:39 Oggetto: Sottomano
Cara Laura,
per quel che ho potuto vedere deve montare il baio e prendere sottomano il sauro. Lo tiene corto. Inizialmemte con la testa all'altezza della sua mano.
Gentile Colonnello,
volevo renderla partecipe dal fatto che oggi, approfittando della bella stagione, sono uscita per la prima volta con i due cavalli in contemporanea.
Ho montato il baio (più calmo) e ho tenuto sotto mano alla mia destra il sauro usando una longia piatta.
I cavalli si sono comportati molto bene e ho trovato davvero soddisfacente verificare quanto lei aveva detto: il cavallo portato a mano era molto tranquillo, a differenza delle precendenti uscite in campagna nelle quali manifestava un chiaro disagio.
Il sauro ha subito seguito l'altro cavallo senza bisogno di sollecitazioni e dopo pochi minuti passeggiavano già fianco a fianco. Nei tratti più pericolosi (strada asfaltata con passaggio di auto e camion) l'ho tenuto molto corto mentre nelle strade di campagna gli ho dato più fiducia e poco dopo, come diceva lei, i due cavalli hanno cominciato a procedere appaiati. Questo bel risultato mi ha dato il coraggio di trottare per una decina di minuti e di superare il guado di un torrente.
Le dirò di più, tra i due cavalli, quello che mi ha dato qualche problema sulla via del ritorno è stato il baio che, una volta girato verso la via del ritorno, ha cominciato ad accelerare molto il passo e a trottignare, mentre il sauro era perfettamente calmo.
Ormai il ghiaccio è rotto e spero di ripetere l'esperienza già domani!
Purtroppo non ho video e/o foto da mostrarle perchè essendo da sola avevo le mani... impegnate, ma alla prima occasione mi farò accompagnare e rimedierò.
Solo un dubbio mi rimane. Il cavallo montato deve essere condotto con una mano sola oppure insieme alla longia devo tenere anche la redine sinistra? Oggi, nel dubbio, ho fatto come mi diceva l'istinto, con una mano la longia e con l'altra entrambe le redini.
Grazie per la sua attenzione.
Laura
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Mar Mar 02, 2010 01:00 Oggetto: Cavallo sottomano
Brava cara Laura, complimenti.
Io tengo la corda nella mano destra insieme alla redine destra. Solo se il cavallo sottomano facesse difficoltà , allora prendo la redine destra con la mano sinistra per avere libero il braccio destro.
Continui così. Riuscirà a galoppare e anche a saltare.
mi permetto di intervenire in questo topic
ho due cavalli , una sella italiana di 7 anni e un angloarabo di 13 (che ho dato in fida, ma che muovo comunque io 3 volte a settimana)
entrambi i cavalli giocano a horse-ball, quindi sono estremamente abituati al contatto reciproco, in più trascorrono molte ore in paddock insieme, viaggano in trailer insieme, insomma sono in simbiosi assoluta!
ho letto con interesse il topic e ho deciso di provare a portarli in campagna insieme a fare fiato
ho provato a lavorare in rettangolo montando la cavalla e ''trainando'' il castrone ed entrambi si sono comportati egregiamente
passo trotto galoppo transizioni circoli ecc...
(addirittura ho sganciato la longhina dalla capezza e il castrone è rimasto affiancato finchè non si è reso conto diessere libero!)
appena taglieremo il fieno nel campo da cross intendo portarli a fare fiato insieme su salite e discese
magari appena posso faccio un videpo e lo posto
grazie Colonnello per il suo tempo ed i suoi consigli che trovo sempre assolutamente interessanti
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