Inviato: Dom Giu 07, 2009 08:18 Oggetto: Lettera di Philippe Karl alla FN
Nel marzo 2008 Philippe Karl ha scritto e inviato questa lettera alla federazione tedesca, è rimasto in attesa di una risposta per piu di un mese e mezzo, dopo questo periodo la lettera è stata dunque pubblicata su una grossa rivista equestre tedesca e ora è disponibile in lingua originale sul sito di Philippe Karl
http://www.philippe-karl.com/534/Deutsc ... liste.html
Nel sito come vedete poco piu sotto troverete un piccolo modulo da compilare per poter dare la propria adesione a questi nove punti, nove punti di una semplicitĂ estrema che dovrebbero trovare consenso in qualsiasi cavaliere di qualsiasi disciplina che abbia un minimo di buon senso.
Scrivo questo intervento nella sezione del colonnello perche mi piacerebbe che un grande cultore della buona equitazione scrivesse un suo parere a riguardo.
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27.03.2009
Alla Direzione della Deutschen Reiterlichen Vereinigung FN
Egregi Signore e Signori,
A causa della crescente professionalizzazione dello sport equestre e della crescente pressione da parte di condizionamenti economici negli ultimi 30 anni la dottrina dell’equitazione ufficiale è drasticamente mutata.
Quale base della formazione di istruttrici ed istruttori essa dovrebbe nel contempo fornire il migliore modello per l’addestramento classico del cavallo. Invece l’addestramento (“Dressur” in tedesco è usato indifferentemente per indicare la disciplina sportiva o l’addestramento in genere) si è ridotto ad uno sfruttamento dei cavalli superficiale e caratterizzato dalla coercizione. Una percentuale molto alta di cavalli paga il prezzo di questo – sotto gli sguardi pressochè indifferenti delle autorità competenti.
Ad ogni livello di addestramento, dalle federazioni equestri nazionali fino alla FEI, i giudici hanno fatto diventare norma l’inaccettabile – vuoi per ignoranza, vuoi per compiacenza. Questa tragica deviazione si osserva in tutto il mondo. Essa porta, osservandola sotto il profilo etico ed estetico, ad un pesante regresso culturale. Le fila di quanti rifiutano questo tipo di equitazione si ingrossano di giorno in giorno.
La Deutschen Reiterlichen Vereinigung FN ha un ruolo guida nel dressage sportivo a livello mondiale. A motivo di questo suo ruolo di riferimento sarebbe suo compito di mettersi alla testa di un movimento di riforma, che non potrĂ che portarle onore.
Sarebbe illusorio credere che sia sufficiente un’abile riformulazione della scala dell’addestramento, l’aggiunta di alcune vuote e belle frasi sull’”armonia”, il “ginnasticare” o l’”arte equestre classica”, per determinare un reale cambiamento di rotta. Qui sono richieste delle regole comprensibili, chiare e facili da tradurre in pratica, che permetterebbero ad un tempo di proteggere i cavalli, fermare l’azione di quanti si comportano male, e di promuovere un’addestramento veramente dalla parte del cavallo.
In questo senso vorrei proporre alla Deutschen Reiterlichen Vereinigung FN di inserire i punti seguenti nel suo regolamento:
1) Sia alla longe che sotto alla sella è vietato l’uso di redini ausiliarie fissate all’imboccatura. La longe deve essere sempre fissata ad un Capezzone
2) Sia nel lavoro quotidiano che in gara sono vietate capezzine allacciate strette. (Per contro deve permesso presentare un cavallo in gara senza capezzina).
3) Il controllo della bocca del cavallo va effettuato sistematicamente ad ogni ripresa prima del lavoro in Campo Prova Ogni ferita alla bocca del cavallo porta alla squalifica.
4) Se un cavallo presenta ferite da speroni, il cavaliere viene squalificato.
5) L’incappucciamento del cavallo (linea fronte-naso dietro alla verticale) viene sanzionato in ogni movimento con un voto massimo 3.
6) Mascelle bloccate, lingue fuori o passata sopra e digrignamento dei Denti vengono sanzionati ad ogni movimento con voto massimo 4.
7) L’andatuira in distensione (portamento allungato, in cui la criniera ha un’andamento all’incirca orizzontale e la linea fronte-naso rimane davanti alla verticale) diviene parte di tutte le riprese, in tutte e tre le andature e dalle due mani.
Il Passo viene inserito di nuovo come Andatura di pieno valore nelle riprese, dove almeno nelle riprese di livello E, A, L ed M deve rappresentare fino al 30 percento del punteggio. La lateralizzazione del passo (passo simile all’ambio) porta alla squalifica.
9) Nelle prove per cavalli giovanni come alle aste i giovani cavalli vanno presentati nelle tre andature in estensione, mentre il cavaliere al Trotto ha da battere la sella.
Caro Signor Karl,
grazie per la Sua lettera e per le Sue proposte di cambiamento del nostro regolamento.
Il regolamento che sta alla base della competizione equestre in Germania, del quale la FN è responsabile insieme alle sue sotto organizzazioni, è la LPO: questo è rivisto ogni 4 anni da commissioni di esperti che sono felici di ricevere suggerimenti pratici, che all’occorrenza vengono presi in considerazione e discussi.
Tuttavia le “Sue proposte concrete per il regolamento” non possono essere integrate che parzialmente. Per esempio la LPO, non contiene descrizioni dettagliate concernenti la valutazione, come Lei chiede, in alcuni dei Suoi punti. I giudizi delle prove si effettuano con l’aiuto delle “Richtlinien fur Reinte un Fahren”. Noi diamo una grande importanza al fatto che i nostri giudici, in quanto esperti, si formino una opinione dettagliata e globale basandosi sulle Richtilinien e c’è da dire che il sistema di valutazione utilizzato nelle nostre competizioni, rivela per la maggior parte molto chiaramente quali cavalli sono lavorati in modo giusto, e quali non lo sono. Sappiamo anche che nella formazione dei giudici, dobbiamo costantemente indicare a partire da quando le performances non debbano più essere contrassegnate da buoni punteggi o da punteggi soddisfacenti a causa di trasgressioni di punti essenziali della Skala der Ausbildung. Infine, i giudizi, mostrano che solo pochi cavalieri forniscono delle performances buone, molto buone o anche eccellenti altrimenti, ci sarebbero più sovente dei punti tra l’8 e il 10. Dunque: anche le prestazioni vincenti presentano talvolta degli errori e i giudici ne sono testimoni con la media dei loro voti!
Lei scrive in più che l’equitazione ufficiale è drasticamente cambiata in questi ultimi 30 anni. Se intende parlare dell’equitazione classica, che sta alla base della competizione equestre tedesca e internazionale, noi la dobbiamo contraddire a chiare lettere. L’equitazione di oggi, come descritta nelle Richtlinien, è fondata sul Manuale della Cavalleria Tedesca del 1912 ed è stata soggetta a un aggiornamento sia di punto di vista che di linguaggio. I suoi principi che già all’epoca miravano al benessere del cavallo, rimangono invariati.
Potrebbe essere che ai nostri giorni, questo regolameno sia effettivamente interpretato in maniera piuttosto libera in certi ambiti dello sport d’elite: dobbiamo rivolgere la nostra attenzione sulla questione a livello nazionale e internazionale, cosa che effettivamente si sta facendo! Ci rendiamo conto anche che l’equitazione classica non c’è oggi, e non c’è in tutto il mondo, messa in pratica come noi desidereremmo. In tutte le discipline equestri e a tutti i livelli, essa è talvolta messa in pratica in modo fallace, spesso non intenzionalmente, ma per incapacità .
Una via per metterla in pratica che dal nostro punto di vista è falsa, include tra le altre cose il rilevamento dell’incollatura del cavallo tramite un’azione distinta delle mani, come Lei insegna e come noi l’abbiamo potuta osservare metterenin pratica nella presentazione del salone di Equitana. Una simile equitazione si effettua pressochè sempre a detrimento dell’attività della schiena del cavallo e tramite ciò, a detrimento della decontrazione e della sua integrità fisica.
Infine, desideriamo esporre brevemente il nostro punto di vista riguardo ai suoi nove punti: ci teniamo a segnalare , preliminarmente, che alcuni dei punti che Lei segnala fanno parte giĂ del nostro regolamento da alcuni anni:
1 – Utilizzate in modo appropriato, le redini ausiliarie, non hanno automaticamente un effetto negativo: si chiamano ausiliarie proprio perchè possono essere un aiuto in certe fasi della formazione dei cavalli e dei cavalieri. Anche noi rifiutiamo con durezza degli “imbrigliamenti” troppo corti o le “redini di ritorno” che vengono usate per incappucciare il cavallo. Del resto non sono autorizzate nelle prove in rettangolo. Un capezzone è d’altro canto molto saggio nel lavoro di addestramento, soprattutto coi giovani cavalli però non vediamo la ragione imperativa di autorizzare il lavoro alla longia solo col capezzone. Un longeur sensibile e delle redini ausiliarie correttamente posizionate sono senz’altro una condizione indispensabile ed è per questo motivo che abbiamo introdotto un “esame di longia” e un volume supplementare delle Richtlinien.
2 – Le capezzine troppo strette sono sempre state disconosciute e sono vietate nelle competizioni. Per rimediare a questo problema ci sono già dei controlli sui cavalli (circa 55mila per anno) che si potrebbero però senz’altro intensificare.
3 – Questi controlli comprendono ovviamente anche l’esame della bocca del cavallo e...
4 - ... dell’insieme della pelle del cavallo soprattutto all’altezza degli speroni.
5 – La fronte leggermente in avanti sulla verticale con una incollatura sufficientemente lunga e la nuca come punto più alto con il cavallo che si porta da solo, è e rimane lo scopo. Tuttavia l’importante non è solo la relazione tra la mano del cavaliere e la bocca del cavallo. Una condizione indispensabile sono anche la potenza attiva dei posteriori e le “oscillazioni elastiche” che attraverso la schiena vanno nella mano del cavaliere. Il fattore decisivo è che il cavallo cerchi l’imboccatura, che sia davanti al cavaliere e davanti agli aiuti propulsivi. Dal nostro punto di vista un appoggio corretto e il fatto che il cavallo si porti correttamente da solo, non possono essere giudicati per il solo fatto che la fronte resti in avanti rispetto alla verticale.
Nella dinamica del movimento infatti può capitare che in un cavallo montato con un appoggio morbido, la fronte passi dietro la verticale. Se l’incappucciamento chiaro del cavallo è un problema da considerare seriamente, il fatto che il cavallo passi occasionalmente dietro alla verticale deve essere valutato da più angolazioni. Se per esempio un cavallo lascia cadere leggermente l’incollatura a partire dal garrese e il cavaliere non reagisce subito, il cavallo passa automaticamente dietro la verticale, senza che il cavaliere abbia agito all’indietro con la mano. Da un altro lato, un cavallo che lavora con l’incollatura lunga e la nuca come punto più alto non è automaticamente decontratto e soddisfatto. Il rilevamento attivo dell’incollatura tramite la mano si effettua pressochè sempre a detrimento dell’attività della schiena del cavallo e quindi a scapito della decontrazione. E’ per questo motivo che la semplificazione esagerata e il manicheismo non sono qui utilizzati.
6 - I segni esteriori di una mancanza di decontrazione sono ovviamente giudicati negativamente. Ma anche si tratta di apprezzare il movimento del cavallo nel suo insieme.
7 – Esigere l’estensione dell’incollatura o come diciamo noi lasciare che il cavallo tiri le redini dalla mano masticando il morso, in tutte le riprese è una buona proposizione che fino a questo momento non è stata messa in atto da alcuna delle parti. Attualmente questa è richiesta nelle riprese base e di perfezionamento così come nelle prove dove si giudica principalmente il cavaliere.
8 – Da molto tempo noi lavoriamo in seno alla commissione in favore di una valorizzazione chiara delle medie su coefficienti adeguati. Anche qui Lei non fa che segnalare un sintomo, che dopo la vostra proposta influirebbe a sua volta sul giudizio in maniera spropositata.
9 – Questo punto non può essere messo in pratica che nelle prove di performance, non nelle vendite. Questa rivendicazione è tra l’altro incomprensibile. Nelle presentazioni dei giovani cavalli, per esempio ai campionati nazionali per cavalli di 3 e 4 anni, molte cose si sono già evolute positivamente in questi ultimi anni. Negli anni a venire, metteremo i giovani cavalli ancora più al centro dell’interesse.
Questi ultimi anni abbiamo potuto fare l’esperienza che non solamente i regolamenti ma prima di tutto la discussione con i cavalieri e gli istruttori sul campo, portano a una migliore comprensione della quale beneficiano poi i cavalli.
(segue commiato e firme)
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Ps: regola n. 10
I “commissari alla distensione” sarebbero dotati di veri poteri. Sanzionerebbero pesantemente i maltrattamenti quali la Rollkur, sapendo che un atleta felice non ha bisogno di subire un’ora e mezza o due di abbrutimento sistematico. L’accesso al campo prova sarà strettamente limitato a 45 minuti prima dell’ingresso in campo. (continua)
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Nell ultima lettera della FN viene proposto un incontro con PK
In quest ultima lettera l incontro viene accettato dando la disponibilitĂ a partire dal 2010
Davvero interessante... grazie mille omdecavaj .... ho da poco iniziato a conoscere karl e i suoi insegnamenti, che condivido totalmente. c'è grande ottusità negli ambienti ufficiali. Purtroppo fare luce è estremamente difficile.
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.