Inviato: Dom Gen 11, 2009 16:02 Oggetto: Sfogliando i libri di storia...
La parola “Amazzone” che designa comunemente una donna a cavallo, sia che monti a cavalcioni sia nel modo tradizionale, non deriva – come comunemente si crede – dal greco (alfa privativo e “mazos”, seno), ma dall’ittita o da altra lingua asiatica zôna, cioè “bella cintura”; il termine allude alla bellezza ed alla ricchezza dell’abbigliamento e degli accessori della donna o alla sua bellezza fisica.
L’espressione di “montare all’amazzone” ha fatto la sua comparsa soltanto alla fine del Medioevo, probabilmente nell’Italia del Trecento. La medesima espressione si ritrova alla fine del XIV secolo in Germania da dove fu poi introdotta in Inghilterra dalla figlia dell’imperatore Carlo IV, Anna di Lussemburgo-Boemia venuta a sposare Riccardo II nel 1383. Anche Maria di Borgogna montava in questo modo quando morì cadendo da cavallo a soli 24 anni, nel 1482. L’italiana Caterina de’ Medici lanciò la moda della monta all’amazzone nella corte di Valois.
Maria di Borgogna. Ritratto di Michael Pacher del 1479
Nel tardo medioevo la sella era costituita da un semplice e scomodissimo basto; la donna si sedeva lateralmente, presentandosi di profilo, mentre il cavallo era condotto a mano da un paggio. In seguito, il basto, che non permetteva la padronanza dell’animale e che non conferiva alcuna sicurezza nelle andature, venne abolito e trasformato in sella con due appoggi a forca sull’arco anteriore, ricoltati in fuori in modo che la donna potesse introdurre fra essi la gamba destra ed abbracciare con il ginocchio il dente superiore, mentre la gamba sinistra, che cadeva naturalmente, appoggiava il piede sulla staffa.
Particolare del Libro delle Ore del duca di Berry. Mese di maggio. 1410 ca
Fu la principessa Caterina ad introdurre, fra il 1533 ed il 1547, durante il regno di Enrico II di Francia, l’uso di questa sella, chiamata selle à rampe. A questa venne poi ancora aggiunto un terzo dente contro il quale si appoggiava la faccia superiore del ginocchio sinistro, per aumentarne la sicurezza.
Miniatura di Caterina de' Medici. François Clouet 1555 ca
Anche il vestito della donna si adeguò alle esigenze della monta. La gonna, dovendo coprire i piedi della Dama, venne allungata. Questa “divisa” rimase intatta fino all’inizio del XX secolo, quando anche le donne ripresero a montare a cavalcioni. Nel 1902, negli Stati Uniti, si costituì una lega contro l’uso della sella all’amazzone, condotta da una giovane vedova, la signora Landenburg, la quale montando da cavaliere venne subito imitata a New York e Chicago.
Il cavallo ideale per la monta all’amazzone era l’Hunter, come cavalcatura da caccia, e l’Hack, per le passeggiate, Era molto importante che il cavallo destinato all’amazzone fosse ben addestrato, docile, di buon carattere con bocca sensibile, dovendo rispondere quasi esclusivamente alla mano.
Le amazzoni parteciparono a tutte le discipline equestri, la loro presenza dava u tocco di eleganza e di grazia alle riunioni di caccia. L’evoluzione dell’equitazione, dopo la rivoluzione caprilliana non fu estranea – come sottolinea Badino Rossi – alla diffusione dei principi informatori e pratici tra le amazzoni, le quali, dopo il 1900, perfezionarono il loro modo di montare e si uniformarono agli essenziali princìpi della nuova scuola e vennero a prendere parte in misura sempre più crescente, più attiva e più conclusiva, alle competizioni. La mano ed il busto cominciarono ad andare avanti, cercando di superare la naturale rigidezza che conferiva loro la stessa posizione ferma, imposta dal corno della sella. Fra le ardite amazzoni del periodo capirilliano deve essere citata la duchessa d’Aosta madre, la quale si impose spesso per stile e classe, cavalcando instancabilmente in lunghe galoppate in cacce e percorsi ad ostacoli. Le figlie del generale Berta, Ines e Renata, la signora Noretta Lanza, la contessa Jolanda Calvi di Bergolo, la signora Alma Cacciandra sono alcuni nomi che più si sono illustrati nella monta all’amazzone.
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Inviato: Lun Gen 12, 2009 11:54 Oggetto:
Eccellente Zarina!!!!
Giusto una domanda....ok ancora una volta mi becchi in flagrante delitto di francesizzazione, ma la sella a rempe per me data del tardo XVIII secolo, come evoluzione del prototipo di Monsieur de Garsault. Qui la sella della Regina Marie-Antoinette su uno dei suoi cavalli, L'Argentin:
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Non mi pare aver mai letto questo termine per la sella migliorata da Caterina de' Medici...puoi darmi delucidazioni?
Thanks
AD
Eccellente Zarina!!!!
Giusto una domanda....ok ancora una volta mi becchi in flagrante delitto di francesizzazione, ma la sella a rempe per me data del tardo XVIII secolo, come evoluzione del prototipo di Monsieur de Garsault. Qui la sella della Regina Marie-Antoinette su uno dei suoi cavalli, L'Argentin:
Non mi pare aver mai letto questo termine per la sella migliorata da Caterina de' Medici...puoi darmi delucidazioni?
Thanks
AD
Ciao, le informazioni sopra le ho ricopiate da un foglio che avevo.
Ho guardato in altri libri e penso che tu abbia ragione perchè la selle à rampe viene datata XVIII sec.
Ci sono poche informazioni in giro riguardo a questo tipo di sella, penso che l'autore l'abbia considerato una variante delle sella di Caterina, visto che questo tipo di sella ebbe scarso successo e fu abbandonato abbastanza velocemente.
Dove hai trovato le tue informazioni per curiositĂ ? Grazie
Registrato: 09/11/07 17:32 Messaggi: 680 Localitŕ: Francia
Inviato: Mer Gen 14, 2009 11:54 Oggetto:
Ciao!
eccomi qui!
Hum...penso che l'autore si sia preso una licenza con la selle di Caterina
Effettivamente, la sella a rampe è rimasta limitata al XVIII secolo, una sella di transizione.
Per empirismo ci si è resi conto che l'amazzone non era comunque molto stabile con quel "maniglione" intorno alla vita...che a mio modesto avviso ricorda non poco le prime selle in francese SAMBUE (penso tu lo sappia ormai ) un basto migliorato in italiano(?)
Per le mie fonti, le ho trovate in un libro ormai raro, un sunto dell'opera del nostro celeberrimo inventore del terzo corno Jules Pellier.
Ti daro' i dettagli appena posso, non ho il libro sottomano.
By by!
AD
Registrato: 09/11/07 17:32 Messaggi: 680 Localitŕ: Francia
Inviato: Gio Gen 15, 2009 11:04 Oggetto:
Mouarf....si, e poi va a finire che sta sellla comincia ad assomigliare a un seggiolone...ah Morweeeen! ma che c'inventi?!
Parlando d'altro, trovo che i bambini Savoia montassero proprio giovani...hum, mi piacerebbe sapere come abbiano fatto per immoblizzare il piccolo sull'asinello per la foto
ci dici qualcosa in piĂą su questa sella??
io intanto metto altre foto di questo modello di sella ..che io ho trovato anche sotto il nome di sella da amazzone medievale
Registrato: 09/11/07 17:32 Messaggi: 680 Localitŕ: Francia
Inviato: Mer Gen 21, 2009 13:23 Oggetto:
zarina ha scritto:
morwen ha scritto:
a quella sella manca solo la cintura di sicurezza .
A parte gli scherzi, avevano inventato anche queste! Vi mando un'immagine, scusate la qualita', ma non ho uno scanner decente.
Hum, sai cosa penso sia? un'accorgimento estetico e anti impiglio....la sella di Uranie del forum francese ha questa cinghietta fra i due corni.
Mi aveva spiegato che serviva per far si che le gonne non facessero difetto, restando ben tese e dritte e che non si impigliassero nei corni in caso d'incidente.
a quella sella manca solo la cintura di sicurezza .
A parte gli scherzi, avevano inventato anche queste! Vi mando un'immagine, scusate la qualita', ma non ho uno scanner decente.
Hum, sai cosa penso sia? un'accorgimento estetico e anti impiglio....la sella di Uranie del forum francese ha questa cinghietta fra i due corni.
Mi aveva spiegato che serviva per far si che le gonne non facessero difetto, restando ben tese e dritte e che non si impigliassero nei corni in caso d'incidente.
France, sul libro c'e' proprio scritto che era una cinghia di sicurezza anticaduta...
scusate ...ho trovato questo disegno ..mi potete spiegare ??
Penso che si tratti di una caricatura degli anni 40-50 dell'Ottocendo quando andavano di moda gonne molto ingombranti. Queste gonne erano motlo pericolose per montare a cavallo ed infatti, a partire dagli anni '50, sono diventate sempre piĂą stette e corte fino all'invenzione, circa un secolo fa, della gonna di sicurezza.
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