Registrato: 04/07/06 11:43 Messaggi: 350 Località: Torino - Milano
Inviato: Ven Ott 15, 2010 09:00 Oggetto:
[quote="Ipparco"]
Citazione:
In mancanza di meglio, per fare esperienza ho scelto di affiancare un veterinario, che credo sia la figura professionale più indicata in assoluto per applicare le tecniche di pareggio naturale e di mascalcia, perchè è l'unica che ha o dovrebbe avere una conoscenza sufficientemente approfondita dell'anatomia equina.
Ciao
Permettetemi una battuta su questo, facendo un paragone tra veterinari e medici umani.
Fino a che ho praticato sport a livello agonistico, ero seguito da allenatori, preparatori atletici, fisioterapisti, medici sportivi.
Quasi nessuno dei medici sportivi che mi hanno seguito erano, od erano stati, praticanti di sport, meno ancora, tra quei pochissimi, avevano conoscenza di discipline consimili a quelle che io praticavo.
La loro conoscenza della biomeccanica, delle catene cinetiche, della propriocezione, erano per lo più basate sull'osservazione esterna.....Con tutti i limiti che ciò ha sempre comportato.
Mutatis mutandis......quanti fra i veterinari equini sono anche cavalieri per lo meno decenti?
Beh, quanti non lo so, il mio cavalca da 20 anni su cavalli sferrati.
E non è l'unico che conosco che è proprietario di cavalli ed appassionato cavaliere, anche perchè sono pochi quelli che decidono di diventare veterinari equini senza avere già in qualche modo passione per questi animali..
Io penso che un corso acceleri e aiuti a dare una infarinatura generale, quindi aiuta, ma allo stesso tempo ti mostra una sola visione, non le varie correnti, sfacettature, che invece vedo esistono nel mondo del Barefoot (e non solo).
Quelllo che ho trovato e visto in Ipparco, che ora mi segue i cavalli è la voglia di capire e di mettersi in gioco, mettendosi anche in dubbio e già questo dal mio punto di vista lo pone al di sopra di tanti maniscalchi o pareggiatori che girano (non tutti intendiamoci!!!)
Da lui ho trovato risposte e risultati, magari piccoli, ma ci sono stati.
Anche se lui non vuole che lo dica... è meglio di tanti pareggiatori che girano da queste parti!!! Perchè lui lo fa con passione, metodo e studio!!!!
Alla fine dagli interventi, cosa esce... le stesse cose che si criticano ai maniscalchi da parte dei pareggiatori, il chiudersi nella propria scuola, il non vedere cosa c'è fuori, il non studiare, informarsi, progredire!
Io sono negata! Ho già più volte notato, che nonostante tanta buona volontà non vedo quello che commentate sui piedi...
Un corso mi aiuterebbe e aiuta sicuramente le persone pigre ad avere una base (che si può creare anche in altra maniera, comunque) e le persone curiose ad avere punti da cui partire per approfondire...
Ma altrettanto si può ottenere mettendosi dubbi, parlando, approfondendo, informandosi...
Se parliamo, poi di manualità ... lì solo il pareggiare cavalli te la dà , non te la dà nè un corso nè un libro.....
IO ritengo che se uno davanti ha un buon interlocutore impari molto di più da questo che da un corso di "indottrinamento" come spesso sono questi corsi....
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Ven Ott 15, 2010 15:46 Oggetto:
mm.. leggendo quello che scrivete mi sa che avete avuto a che fare solo con chi ha frequentato i corsi della bhi
che non sono gli unici che si tengono in italia..
ipparco.. pensa un po'.. ad oggi di tutti i veterinari che conosco non ne ho ancora visto uno che sappia stare in sella in modo decente..
e ne ho girati un numero più che discreto.. tra l'altro il numero di quelli che monta qua in piemonte è una percentuale irrisoria
poi sarò scettica di natura, ma i libri della biblioteca di veterinaria sui cavalli li ho guardati tutti..
trovare una foto di un piede sano su cui si espongano bene i principi non ne ho praticamente trovate.. e contando mediamente il fatto che nessuno di loro vedano i problemi ai piedi mi fa pensare che tutte ste capacità di sapere come dovrebbe essere non ci siano sempre..
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Ven Ott 15, 2010 15:54 Oggetto:
simo.bonsai ha scritto:
Quelllo che ho trovato e visto in Ipparco, che ora mi segue i cavalli è la voglia di capire e di mettersi in gioco, mettendosi anche in dubbio e già questo dal mio punto di vista lo pone al di sopra di tanti maniscalchi o pareggiatori che girano (non tutti intendiamoci!!!)
Da lui ho trovato risposte e risultati, magari piccoli, ma ci sono stati.
Anche se lui non vuole che lo dica... è meglio di tanti pareggiatori che girano da queste parti!!! Perchè lui lo fa con passione, metodo e studio!!!!
questo è il comportamento che dovrebbero avere tutte le persone che si approcciano al barefoot.
in particolare i pareggiatori e che io critico spesso..
ripeto, sarete sfortunati, perchè io di pareggiatori esperti chiusi, che non studiano, che non si mettono in discussione non ne conosco.
possono essere poco comunicativi (e critico anche questo), ma hanno un bagaglio di conoscenze da prima e di studio alle spalle di tutto rispetto..
sarà un caso che in piemonte ci sono i 3 centri barefoot più grossi (e un tot di piccolini), un numero elevato di cavalli agonisti e i telefoni dei pareggiatori sempre occupati?
ci si è impegnati in modo diverso o forse con un numero elevato di corsi (visto che praticamente si tengono solo qua quelli della bhi) che ha creato un buon substrato?
Non so, sarà la vicinanza ai confini francesi e svizzeri, da cui la necessità di confrontarsi con concorrenti preparati d'oltralpe, forse anche una maggior facilità di accedere a corsi di preparazione professionale completi..
Qua in emilia per quel che ne so il panorama non è così florido, anche come diffusione del metodo. Anzi, lo vedo ancora decisamente estraneo alla mentalità dei più..
Strano quello che mi dici dei veterinari, di quelli che conosco io sono più quelli che montano e hanno cavalli che quelli che non ne hanno. Per me è scontato che uno che faccia il veterinario per cavalli ne sia affascinato, non riesco nemmeno ad immaginarlo diversamente..
Che ciò che viene insegnato ai veterinari sullo zoccolo non sia sempre all'avanguardia probabilmente è vero, ma quelli che si interessano all'argomento ci mettono poco a capirlo. Il mio è uno di questi..
Comunque, se ai prossimi corsi che si organizzano posti il programma, chi fosse interessato potrà valutare se venire o meno..
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Ven Ott 15, 2010 21:59 Oggetto:
non vedo nessuna influenza d'oltrealpe..
anzi fino ad ora siamo noi che siamo andati ai mondiali giovani cavalli in francia con un cavallo scalzo..
in realtà non è che la francia veda benissimo i piedi scalzi, anche se la squadra nazionale che ha vinto i mondiali di trec contava un cavallo scalzo nel team e uno nella categoria attacchi..
essere affascinati dai cavalli non vuol dire possederne o montarli.
il dentista delle mie cavalle non monta e non possiede cavalli, anche se è affascinato dagli attacchi. in compenso è rimasto illuminato dal barefoot e s'è fatto spiegare tutto..
per i programmi basta guardare su internet. ci sono quelli bhi, quelli di wild horse, di barozzi, di sabioni...
Parlo di pareggiatori..
La Appelt mi risulta essere austriaca, se non ho capito male in Svizzera occorre avere un diploma per poter lavorare sugli zoccoli, in Francia non so..
Quindi, come conseguenza di ciò, dalle vostre parti ritengo ci sia un'offerta di professionisti qualificati maggiore che in altre zone d'Italia (pensa alle difficoltà di trovare pareggiatori nel sud). Questo credo che conti molto più dei corsi, per diffondere una tecnica di gestione controversa..
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Ven Ott 15, 2010 22:33 Oggetto:
ribadisco, i pareggiatori in piemonte sono tutti piemontesi. non ci sono influenze di altri paesi, anzi..
tra l'altro i maneggi che ci sono sono gestiti dai pareggiatori e spesso fanno girare nuove leve all'interno.. ci sono 3 o 4 persone che hanno ottenuto la certificazione da jackson e che sono partite tutte dai corsi base di gandini fatti qua.
non pensate che ci sia quale manna dal cielo, semplicemente la gente s'è rimboccata le maniche e ha iniziato ad andare a vedere a casa di chi faceva barefoot, dopo l'interesse ha deciso di studiarlo.
adesso ci sono un sacco di persone fuori regione che vengono ad imparare, ma è l'unica regione a conti fatti che organizza stabilmente e con costanza la formazione
la appelt è austriaca ma fa corsi in italia in italiano, viene periodicamente a pareggiare in italia..
a maggior ragione visto che al sud mancano professionisti bisognerebbe organizzare corsi per portare la teoria e intanto dare infarinature di pareggio a chi vuole..
a leggere su internet è difficile che si tirino fuori visto che non è detto che si esca dal tunnel e non avendo altri con cui confrontarsi è difficilotto..
No, è chiaro che l'impegno è indispensabile sempre e comunque per ottenere dei risultati, questo non lo metto in dubbio..
Ricordiamoci comunque che anche Jackson (come tutti gli altri pionieri) alle sue conclusioni c'è arrivato per conto suo, non aveva nessuno che gli insegnasse. Non vedo perchè altri non possano ripercorrere la stessa strada, soprattutto avendo dei punti di riferimento che gli indicano la via da seguire, a grandi linee..
Registrato: 04/12/05 14:10 Messaggi: 9572 Località: torino
Inviato: Sab Ott 16, 2010 15:12 Oggetto:
non dico che nessuno possa fare percorsi analoghi a jackson o chi per lui..
ma in italia non c'è una popolazione equina tale da poter tirar fuori chissà che studi, i pioneri erano persone con un bagaglio di conoscenze enormea livello di piedi e c'hanno messo anni a tirare fuori qualche linea guida (peraltro in continuo movimento), hanno avuto a disposizione moltissimo materiale di studio sano e perfettamente ideale per gli studi, con variabili nel tempo, sempre nuovi casi e una quantità tale ad essere statisticamente rilevante..
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