Registrato: 29/11/05 09:06 Messaggi: 3379 Località: lombardia
Inviato: Gio Dic 15, 2005 17:46 Oggetto:
in realtà non di può fare di tutta l'erba un fascio. io ho fatto le prime patenti tanti anni fa, quando ancora c'erano a2 e a3 ecc., ma non ho finora mai acquistato un cavallo (eppure parto c1 c2 c3). forse sono stata fortunata prima e continuo ad essere fortunata adesso, ma ti garantisco che di centri ne ho girati e ne giro parecchi. gli istruttori, secondo me, ci vedono benissimo. io stessa ho sentito fare discorsi sulle automobili con cui gli allievi della scuola venivano a far lezione, da cui veniva immaginata la loro disponibilità economica. e si, a quelli che possono comprare il cavallo esso viene caldamente e ripetutamente consigliato (e di solito il cavallo viene strapagato rispetto al suo valore). dirò di più: si sbaglia perchè spesso si fa acquistare il cavallo quando ancora non sono pronti tecnicamente per farlo. inoltre i ragazzini si stancano in fretta, bisognerebbe ponderare bene prima di fare un acquisto del genere, che non sia solo un capriccio momentaneo. ma l'altro lato della medaglia è che chi ha passione e idea in sella alla fine viene aiutato. nei centri c'è il passaparola, se dimostri di montare bene, di avere testa e responsabilità , la gente se ne accorge e ti stima e ti vuol bene indipendentemente dai soldi. ti apprezzano come persona e come cavaliere e saranno, col tempo, ben felici di aiutarti facendoti montare cavalli un pò più bravi e permettendoti di cominciare con qualche garetta. io ho avuto la fortuna di avere a che fare con istruttori magnifici, persone eccezionali, che non hanno mai tentato di fregarmi, che mi hanno amata e mi hanno inasegnato con passione, premiando i miei sforzi e dandomi fiducia nonostante la mancanzaa di soldi. e sono convinta che di persone così ce ne siano ancora, basta aver la pazienza di trovarle. certo le mele marce ci saranno sempre, come in ogni cosa.
[quote="nemesis"]Non necessariamente. Dipende dalla politica della scuderia. Se nel tuo centro ippico non si esce in gara fino a che non hai il cavallo tuo (o in mezza fida), è ovvio che non ti diano il brevetto prima, anche se dal punto di vista della preparazione potrsti prenderlo.
Altrimenti poi ti toccherebbe uscire in b80 fuori gara (quindi senza essere presente in classifica) o direttamente in b100.[/quote]
..... scusate ancora , ma allora che significa "fuori gara" e "non presente in classifica", io avevo capito che esisteva una norma che impedisse di gareggiare con un cavallo non proprio pena l'esclusione dalla classifica ... non è così ?????
Il "fuori gara" si verifica ogni volta che un cavaliere monta in una categoria riservata a cavalieri con una patente inferiore.Ad esempio un cavaliere col 1° grado che entra in B100 non potrà essere inserito in classifica, perchè avendo maggiore esperienza in teoria sarebbe agevolato.Solitamente chi entra fuori gara lo fa perchè sta "provando" un cavallo con cui magari nele categorie che normalmente dovrebbe fare sta avendo difficoltà .
..... allora concludendo ........ il problema mi pare di capire sono i circoli, nei quali più o meno velatamente ti "costringono" a comprare il cavallo per andare avanti ???
Black Crow: anche io la pensavo come te. Per molti, autorizzare ad uscire in gara solo se hai il cavallo tuo è sicuramente un modo per "vendere " cavalli. Ma non è sempre così.
Facciamo alcune considerazioni:
1. Il cavallo "della scuola" lavora in settimana con allievi di diverso grado di abilità . A discrezione della bontà del centro il cavallo lavora 1-2-3-...n ore al giorno, per 2-3-4-5-6 giorni a settimana. Eh si, un cavallo della scuola si "deve mantenere". Ora, metteresti tu un cavallo, dopo aver lavorato dal lunedi al venerdi a fare un concorso la domenica? Non solo, considera che se un centro da questa possibilità a tutti coloro che sono in grado di fare un percorso di 80 cm (e non ci vuole una laurea...) tale cavallo probabilmente farebbe due percorsi sabato e due domenica per supplire la richiesta. E siamo a quota 32 salti più il campo prova.
E se poi si fa male il cavallo in gara chi paga il veterinario? Una persona che non può permettersi un cavallo di certo non è felice di spendere soldi per cavalli altrui.
In tal caso, il proprietario del centro sarebbe considerato un aguzzino.
2. Il proprietario del centro mantiene un tot. di cavalli da "prestare" a chi vuole andare in concorso. Ma chi vuole andare in concorso dovrà pur montarli 'sti benedetti cavalli in settimana. Quante lezioni e concorsi deve fare un cavallo per mantenersi ( e ripagarsi, visto che un cavallo del genere costa min. €7000) in questo modo? O fai pagare un sacco "l'affitto" del cavallo e il trasporto (ma in tal caso, il proprietario diventa un ladro), oppure li dai in fida e mezza fida.
3. Il proprietario se ne sbatte e decide che chi è cosi' "attento ai soldi" da non potersi comprare un cavallo non gli interessa piu' di tanto come cliente, perchè non potra' uscire in concrso spesso, ne' comprare un cavallo, ne' mantenerlo senza pagare sempre in ritardo o facendo storie.... ecc ecc
In fondo, se vai a giocare a tennis pretendi che il centro ti compri la racchetta? O che te la presti per poter andare in gara? Mica ti obbligano ad andare a cavallo.
Non solo, ma tieni presente che per noi andare a cavallo è un hobby e possiamo spenderci tutti i soldi che volgiamo, ma un'attività come una scuderia prevede, per poter garantire l'esistenza della stessa e il SOPRAVVIVERE del personale/proprietario, che a fine mese i soldi incassati siano più di quelli spesi.
Se poi c'è chi "ci marcia" a scapito di animali maltrattati, questo e' un altro discorso.
... per carità mi fà piacere leggere un discorso ben articolato ...
... sono pienamente daccordo con te che i centri abbiano la necessità di sostenersi economicamente, ma io mi riferisco alle società sportive affiliate alla FISE, si Ok anche loro devono autosostenersi, perchè ormai le federazioni sportive non danno più ma prendono solamente, però il loro scopo principale, quale organo di una federazione dovrebbe essere lo sviluppo dello sport, con questo non voglio dire che debbano mettere continuamente a disposizione di tutti i frequentatori tutti i cavalli di cui dispongono, ma dovrebbero adoperarsi affinchè chi è intenzionato a provare non debba necessariamente investire cifre proibitive.
Vedi io mi metto nei panni di una famiglia media, in cui un ragazzo o una ragazza voglia avvicinarsi al mondo dell' equitazione, si iscrive ad un centro, prende delle lezioni, e già queste cose hanno un costo, dopodichè mettiamo che dimostri un certo talento e si appassioni alla cosa, non è che è certissimo di andare avanti, quindi a meno che la famiglia non possa spendere una cifra sinceramente non trascurabile, questo potenziale atleta si ferma qui.
Questo secondo me è il punto, se vogliamo che la base si allarghi, che l'equitazione diventi uno sport maggiormente praticato, che la cultura del cavallo "riprenda" piede in Italia, dobbiamo far si che i giovani possano avvicinarsi a questo sport e raggiungere un minimo di livello senza la necessità di spendere cifre folli.
Purtroppo in Italia avviene esattamente il contrario (in tutti gli sport sia chiaro), anziche cercare di sviluppare i vivai le grosse società sportive o i gruppi sportivi militari aspettano che il talento si riveli per tirarlo nelle loro file.
Poi ci lamentiamo che quando andiamo alle olimpiadi o ai mondiali, in quasi tutti gli sport ci massacrano (senza nulla togliere alla immensa bravura dei nostri atleti).
.... dimenticavo, a dimostrazione di quello che sto dicendo, c'è tutta la storia sportiva dei paesi dell'ex blocco comunista, c'erano paesi, come la germania est, bulgaria, romania, la stessa URSS, che ottenevano, IN TUTTI GLI SPORT, risultati spaventosi, si pensi solo alla ex DDR, che in alcune olimpiadi ha raccolto le stesse -o più- medaglie degli USA, ... molti diranno si erano dopati .... (come se gli americani non lo fossero ..) ma la realtà è che a prescindere da qualsiasi considerazione politica in quei paesi lo sport era veramente un fatto di massa, come d'altronde nei regimi dittatoriali italiano e tedesco degli anni 40, la stessa Italia alle Olimpiadi del 32 fece un figurone, seconda mi pare solo agli USA ed alla Germania.
Se vogliamo che lo sport (anche il nostro) si sviluppi dobbiamo lavorare sulla base ........
Buhuuhhhuuu Avevo scritto un post bellissimo (e lunghissimo) e me l'ha cancellato!!!
In breve:
La fise non da' una lira ai propri centri. A fronte dell'adeguatezza delle strutture, del numero di cavalli e delle PATENTI EMESSE (e di una congrua cifra che i centri VERSANO alla fise), da' l'abilitazione, come centro fise, di rilasciare patenti.
Non è vero che la fise non sta facendo nulla per allargare il bacino d'utenza. In 5 anni il numero di iscritti alla federazione è triplicato (vado a memoria, non sono sicura dei dati). Molti sono minorenni. Questo per lo sviluppo del settore pony. Tale settore è però portato avanti con il.....sedere, perchè pensa, bastano 2 corsi di 15 giorni per diventare "animatore pony", ovvero istruttore.
Non è vero che l'equitazione, intesa come "passatempo", non è alla portata di tutti. La patente A costa sulla ventina di euro (ed è un'assicurazione!) e, ad esempio, nel nostro centro una lezione con i pony di un'ora costa €12,00. Paragonalo ad un qualsiasi corso di nuoto/danza/calcio/tennis e vedrai che la differenza non è molta.
Il problema è che chi monta all'inglese fa troppo spesso l'associazione cavallo = salto ostacoli = concorsi.
L'equitazione non è per forza agonismo, e passare del tempo a cavallo non è per forza equitazione. C'è tanata gente che fa lezione nel mio centro solo perchè "gli piacciono i cavalli" o per passare del tempo nella natura, o per imparare quanto basta per fare la passeggiata a cavallo in montagna.
Che poi, chi abbia spirito agonistico, perseveranza, abilità e anche la possibilità economica possa andare avanti nei concorsi.... ben venga, ma non è un diritto ne è tantomeno scontato.
-..... le mie non erano bordate verso la FISE, (tra l'altro ho premesso che non ne conosco norme e regolamenti), o chicchessia, sò benissimo e l'ho anche scritto che i centri devono autofinanziarsi perche la federazione non passa neanche un ghello. (ho purtroppo in merito, esperienze in altri sport ).
Non ho mai detto che la FISE (o le altre federazioni per gli altri sport) non facciano nulla per allargare il bacino di utenza, solo penso che se un centro "costringe" il proprio giovane che si avvia alle prime gare a spendere 3-4-5000 euro per un cavallo + 1000 per sella, stivali, ecc., più altri per trasferte e spese varie, queste gare saranno alla portata solo di chi può spendere queste cifre.
Non sò sinceramente quante famiglie italiane, se la sentirebbero di assecondare una passione così costosa, almeno agli inizi, se queste spese almeno per i primi passi agonistici fossero o tutto o in parte a carico della società sportiva i potenziali atleti sarebbero sicuramente di più.
Io non parlavo dell' equitazione "passatempo" stiamo parlando di agonismo ... o sbaglio , ........per andare in passeggiata la domenica mattina non credo siano indispensabili brevetti... o no ?
Che poi andare avanti nei concorsi non sia un diritto è ovvio ma i Centri di Avviamento allo Sport, sono stati creati proprio perchè chi ci "guadagna" nella creazione di un atleta, oltre l'atleta stesso (che comunque deve metterci tantissimo del suo) è lo SPORT, che ripeto per l'ennesima volta deve essere e spero sia ......(mah) ... lo scopo PRIMO ed ISTITUZIONALE delle federazioni sportive (tutte non solo la FISE).
Premetto che mi sembra giusto che la FISE raduni sotto di se' tutti gli sport equestri (altrimenti poteva chiamarsi FISO), ed aggiungo che il dato della triplicazione dei patentati è rispetto al 1997. Non so dire, per mia ignoranza, se l'aggregazione dell'ANTE e delle ass. americane sia anteriore o posteriore a tale data.
Non so neanche dire in quale percentuale abbia inciso il settore pony in questo incremento, ma vi so raccontare la mia esperienza personale: siamo partiti 2 anni fa con 10 bambini e ora ne bbiamo piu' di cento. la cosa "ha perso piede".
Il corso oteb, almeno nella mia regione, dura qualche mese con la frequenza bisettimanale (di cui una lezione a settimana a cavallo). lo stage per animatore pony dura 5 giorni lavorativi. Sia per l'oteb sia per l'animaotore pony devi avere brevetto da tre anni.
Il corso istruttore dura un anno con frequenza giornaliera piu' un tot di mesi (tipo sei) di affiancamento ad un altro istruttore.
Non penso sia così sbagliato che un istruttore, o un oteb o anche un animatore pony paghi la metà della patente, visto considerato che:
1. il rinnovo della stessa è per loro obbligatorio se vogliono mantenere la qualifica
2. per mantenere il titolo pagano CENTINAIA di euro all'anno per fare "ridicoli" stage di aggiornamento
3. E' il loro lavoro.... Cara grazia che non glieli rinnovino gratis!
Infine, ritengo giustissima la possibilità di fare una mezza fida o fida prima di comprarsi un cavallo, perchè almeno ci si fa un'idea del concorso, dei costi di manteniento e dell'impegno in termini di tempo. Non posso però biasimare i centri ippici che, non avendo sufficienti clienti per giustificare un acquisto di un cavallo da riservare alle fide, riservino la possibilità di uscire in gara solo a chi possiede un cavallo proprio.
Dobbiamo però fare un'ulteriore distinzione. C'è una bella differenza tra chi, avendo già uno o più cavalli propri, decide di affidarsi ad un agonista per la propria preparazione. Ben altro è chi si avvicina all'equitazione per la prima volta, che necessita di un personale QUALIFICATO E COMPETENTE, e non necessariamente di un nome illustre.
Se qualche concorsista più o meno famoso vuole diventare oteb ben venga, ma ritengo scandaloso che l'ipotetico istruttore di mio figlio di 5 anni possa avere fatto solo un corso di 15 giorni!
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