Buona sera Colonnello,
stiamo cercando di rimettere in lavoro un cavallo di 8anni che durante l'inverno ha fatto poco e nulla.
Premetto che il cavallo in questione è piuttosto grande e pesante (1,75m), caratterialmente buono, ma poco propenso al lavoro e moolto freddo.
Già appena saliti in sella si stenta a far avanzare e quando si tratta di partire al trotto tira indietro, grugna e sgroppetta se stimolato dalla frusta.
Dopo una decina di minuti si mette abbastanza in avanti, ma dopo averci litigato un po'; cerca sempre di rallentare nelle vicinanze dell'uscita del campo e si infastidisce se si vuol mandare di più.
Al galoppo è peggio perchè talvolta si impunta proprio e parte sgroppando, non mantiene il galoppo per più di mezzo giro e se lo mantiene cambia con i posteriori. Questo ad entrambe le mani con partenze più difficoltose a mano sinistra.
Cosa può consigliarci?
Gli speroni al momento li abbiamo tolti perchè si irrigidiva e si bloccava ancora di più. Questo è il cavallone in questione:
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Mar Gen 18, 2011 23:56 Oggetto: Poco propenso al lavoro
Cara Viola,
ha scritto il giudizio esatto che spiega quello che ha poi descritto: "poco propenso al lavoro".
Ho indicato tante volte che il modo migliore per iniziare un lavoro che risolva le difficoltà del cavallo, non tutte, naturalmente, ma molte, è dare al cavallo una ottima condizione fisica, che vuol dire benessere, scioltezza, energia, da cui voglia di lavorare.
Il modo migliore per eseguire questo lavoro di condizione (che è allenamento) è separare per il tempo necessario l'equitazione (il cavaliere in sella che fa azioni per ottenere anche risposte inizialmente elementari, come la partenza al trotto e al galoppo, o per mantenere quello che in equitazione si chiama impulso, cioè l'energia nell'avanzare) dal movimento per ottenere la condizione fisica migliore.
Il modo è il lavoro alla corda. Ho aggiunto uno scritto agli "Articoli di sola lettura" per illustrare come bisogna eseguire quel lavoro. Dovrebbe leggere lo scritto. E poi passare alla pratica. Il frustone, nel quale il cavallo deve avere la massima confidenza, rappresenta le sue gambe, lo stimolo per avanzare e lo deve usare toccando il cavallo sotto i garretti e associando lo schiocco della lingua, che le servirà poi in sella.
Il lavoro non è di una o due volte o di qualche giorno. E' un lavoro lungo, di settomane. Nel frattempo deve evitare di montare il cavallo. Deve durare almeno un'ora al giorno. Di più è meglio. Naturalmente con gradazione. I primo giorni ridurrà la durata. Ma il cavallo deve faticare.
Quando le vedrà il suo cavallo alla sua minima indicazione prendere e tenere un bel trotto su un circolo di circa m 10 e poi partire prontamente al galoppo al segnale del frustone (il frustone sollevato per aria o il gesto del suo braccio per muovere il frustone verso il posteriore del cavallo, senza raggiungerlo), allora potrà montare e troverà un cavallo completamente diverso, volenteroso ed energico.
A quel punto potrà iniziare l'addestramento in sella e, se mi scriverà e se, la soluzione migliore, mi invierà un fim anche breve del cavallo al trotto con lei in sella, le indicherò come continuare.
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Mar Gen 18, 2011 23:58 Oggetto: Poco propenso al lavoro
Cara Viola,
ha scritto il giudizio esatto che spiega quello che ha poi descritto: "poco propenso al lavoro".
Ho indicato tante volte che il modo migliore per iniziare un lavoro che risolva le difficoltà del cavallo, non tutte, naturalmente, ma molte, è dare al cavallo una ottima condizione fisica, che vuol dire benessere, scioltezza, energia, da cui voglia di lavorare.
Il modo migliore per eseguire questo lavoro di condizione (che è allenamento) è separare per il tempo necessario l'equitazione (il cavaliere in sella che fa azioni per ottenere anche risposte inizialmente elementari, come la partenza al trotto e al galoppo, o per mantenere quello che in equitazione si chiama impulso, cioè l'energia nell'avanzare) dal movimento per ottenere la condizione fisica migliore.
Il modo è il lavoro alla corda. Ho aggiunto uno scritto agli "Articoli di sola lettura" per illustrare come bisogna eseguire quel lavoro. Dovrebbe leggere lo scritto. E poi passare alla pratica. Il frustone, nel quale il cavallo deve avere la massima confidenza, rappresenta le sue gambe, lo stimolo per avanzare e lo deve usare toccando il cavallo sotto i garretti e associando lo schiocco della lingua, che le servirà poi in sella.
Il lavoro non è di una o due volte o di qualche giorno. E' un lavoro lungo, di settomane. Nel frattempo deve evitare di montare il cavallo. Deve durare almeno un'ora al giorno. Di più è meglio. Naturalmente con gradazione. I primo giorni ridurrà la durata. Ma il cavallo deve faticare.
Quando le vedrà il suo cavallo alla sua minima indicazione prendere e tenere un bel trotto su un circolo di circa m 10 e poi partire prontamente al galoppo al segnale del frustone (il frustone sollevato per aria o il gesto del suo braccio per muovere il frustone verso il posteriore del cavallo, senza raggiungerlo), allora potrà montare e troverà un cavallo completamente diverso, volenteroso ed energico.
A quel punto potrà iniziare l'addestramento in sella e, se mi scriverà e se, la soluzione migliore, mi invierà un fim anche breve del cavallo al trotto con lei in sella, le indicherò come continuare.
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