Il Cavallo Il Cavallo
Forum dedicato al cavallo che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!!!
 
FAQ :: Cerca :: Lista degli utenti :: Gruppi utenti :: Registrati
Profilo :: Messaggi Privati :: Login

approccio al barefoot..
Vai a pagina 1, 2  Successivo
 
Questo forum č chiuso. Non puoi inserire, rispondere o modificare i Topics   Topic chiuso    Indice del forum -> Barefoot
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Mar Ott 12, 2010 22:14    Oggetto: approccio al barefoot.. Rispondi citando

Cosa serve per approcciare bene e in modo proficuo il barefoot..

Credo che sia importante partire da qua, soprattutto ora che c’è tanto fermento, molte opportunità di dialogo e tanto materiale. Un po’ di ordine può aiutare a capire cosa scartare, da cosa partire e come prendere i vari consigli.

Innanzitutto ci vuole la predisposizione mentale a rimettersi in gioco, cambiare idee, opinioni e punti di vista, accettare che quello che fino ad oggi s’è dato per scontato non sempre lo è e che tante cose che ci hanno detto vanno prese con le pinze se non dimenticate.
Bisogna prendersi in modo “scherzoso” ricordandosi di cosa si è fatto e di cosa si pensava.
L’approccio “punitivo” rispetto al passato non è utile, anzi porta solo a rancori e fondamentalismi.
Bisogna entrare nell’ottica che molte persone che ritenevamo esperte in realtà pecca(va)no su alcuni aspetti e probabilmente non per cattiva fede, ma per la mancanza di qualcuno che gli mostrasse come stanno le cose realmente. Purtroppo in questa categoria bisogna metterci dei maniscalchi e dei veterinari che non hanno avuto voglia di comprendere e osservare un po’ di cose.
Non aiutano i libri che spesso mostrano figure di piedi di forme non corrette e che portano segni di problemi (i classici talloni contratti o troppo alti, muraglie slargate, ecc).
Per contro ci sono molte persone professionali (maniscalchi e veterinari) che possono aiutarci molto con le loro conoscenze, mettendo a disposizione esperienze, studi e casistica o che hanno voglia di intraprendere questo percorso con noi. Magari la loro curiositĂ  deve essere stuzzicata visto che non sempre ricevono apprezzamenti rispetto a queste idee.

Dopo di che tocca a noi.
Il primo passo fondamentale è aver voglia di studiare. Prendere qualche libro o qualche articolo su internet e iniziare a guardare le foto, cercare di capire quali sono le esperienze altrui, quali possono essere le difficoltà del metodo, quali e quanti casi positivi sono documentati fino ad oggi..
Però questo non basta.. sulla carta non si possono percepire sensazioni, toccare o comprendere a fondo cosa ci vuole dire l’autore. Come sempre capire bene cosa uno legge rispetto a capire qualcosa con qualcuno che ti indica passo passo quello di cui sta parlando è tutt’altro pianeta.
E così viene fuori la necessità di frequentare un corso base.
Partecipare a un corso non è una spesa che si affronta nel momento in cui si vuole pareggiare il proprio cavallo da sé. Deve essere parte integrante del bagaglio di ogni persona che partecipa al barefoot.
Un corso offre innanzitutto un’infarinatura generale a cos’è e come è nato il tutto, mostra foto di cos’è il cavallo in natura e particolareggia sulle caratteristiche. Vedere qualche foto su internet non rende bene l’idea..
Offre un panorama generale su quale è la gestione migliore per ottenere dei risultati, quali possono essere i limiti dettati dalla gestione e la scelta su eventuali compromessi da fare tra le nostre esigenze e le performance del cavallo.
Si parla di alimentazione, movimento, effetto d’insieme gestione-pareggio-cibo e di quanto questo possa portar lontano. Questo sui libri e sugli articoli non è trattato nel complesso, sarebbe difficile proprio come impaginazione e suddivisione.
Poi il corso offre la possibilità di alzare la manina e porre domande, subito, appena vengono, anche se si tratta di cavolate. A mente calda si comprendono meglio e non si tralascia dicendo “tanto ho capito il discorso generale” perché il vicino magari approfondisce proprio quello che a noi sembra nebuloso.
E infine si approccia il pareggio. Non bisogna per forza prendere raspa e coltello in mano (anche se a mio parere serve per comprendere meglio quali possono essere le difficoltà del pareggiatore), ma avere un’idea del rito, di perché e come si fa così, vedere un piede che si trasforma. Ci offre un indubbio bagaglio con cui poter poi giudicare il lavoro del proprio pareggiatore.
Ci offre la possibilità di slegarci dal problema della mascalcia ovvero lasciare che dei piedi se ne occupi il maniscalco senza capire cos’è che fa, perché, quali conseguenze ci sono. Serve ad uscire dall’affidarsi a qualcuno perché non si capisce niente; serve ad aiutare il pareggiatore: se conosciamo l’anatomia corretta del piede possiamo dirgli se notiamo cambiamenti, possiamo telefonargli e dirgli con precisione dov’è che per noi c’è un problema tipo un ascesso che spurga, possiamo facilitare al cavallo la transizione se noi sappiamo rinnovargli il roll se serve; serve ad innamorarsi della forma del piede e delle sue caratteristiche.
E poi ai corsi ci sono le persone.. oh le persone, che meraviglioso mondo!
Si possono passare ore a parlare tra noi, con il docente e gli altri, di che cosa abbiamo passato, di cosa passeremo, del nostro cavallo e degli altri. Possiamo trovare magari qualche amico con cui fare passeggiate, qualche maneggio in cui spostare il cavallo o un numero di telefono a cui chiedere aiuto.
Si scoprono un sacco di conoscenze, si approfondiscono un sacco di argomenti. Faccio l’esempio di Alex, quasi tutti l’hanno conosciuto tramite i corsi o i convegni e da lì sono approdati alle sue mille traduzioni sul barefoot e non. Sui testi antichi che già allora parlavano di problemi ai piedi, sull’equitazione vera e propria (l’hotte, rarey, rashid, ecc) a cui non magari non saremmo mai arrivati.
Frequentare persone, cavalli, posti serve molto di più di solo letture. Il confronto è la chiave di tutto, migliorare qualcosa, eliminare degli sbagli.
Un corso è un investimento a lungo termine per noi e per il cavallo. Non si parla di cifre esagerate, di corsi bene o male ce ne sono a prezzi accessibili. Con un po’ di buona volontà si possono dividere le spese tra più persone per il viaggio, cercando qua e là trovare da dormire a poco e tornare a casa con tanto in più.
Mi viene un po’ il magone vedere a quante persone viene consigliato il corso e non lo fanno. I corsi sono sempre meno rispetto ad anni fa, i partecipanti sempre lo stesso numero..

E poi bisogna studiare sui cavalli.
Su come sono fatti, su come si muovono, osservare tantissimo, passare ore solo a guardare.
Perché memorizzare come si muove il nostro cavallo oggi può servire a capire se qualcosa non va domani. Si può capire se è il piede o meno quando il cavallo non è sicuro, si può capire perché oggi c’ha una sensibilità esagerata e magari è solo di umore pessimo..
Ho scritto parecchio sul carattere, su come si può aiutare il cavallo col lavoro, su come noi proprietari possiamo influire.. non perché mi interessi fare la saccente, ma perché ho visto in tutti questi anni che sono i nodi che vengono al pettine.
Ci tengo sempre a far capire alle persone che devono studiare il loro cavallo, come movimenti e come carattere.. chiedere ad altri possibili interpretazioni su gesti, atteggiamenti, problemi che magari ci si fascia la testa su un punto e basta cambiare un briciolo prospettiva e tutto magicamente si risolve.
Ci sono passata anche io, ho visto passarci un sacco di persone in maneggio, ho visto un sacco di cavalli migliorare appena venivano compresi e aiutati a superare l’ostacolo..
Non ci vuole chissĂ  cosa per arrivarci, solo un pochino di pazienza e di spirito di osservazione, magari qualche domanda qua e lĂ  a chi ci pare possa dare risposte coerenti.
Se capiamo la meccanica del movimento del nostro cavallo possiamo capire meglio se arriva di punta o tallone. Se siamo sicuri di come atterra possiamo capire se camminando sulla ghiaia le scene che fa sono perché ha fastidio o meno.
Poi bisogna aprirsi a tutto il fisico del cavallo. Non è detto che il problema sia il piede, ma spessissimo sono le strutture sopra a creare problemi.
Un piede magari non evolve perché la spalla è danneggiata o la schiena è contratta.
Ho avuto la fortuna di lavorare con massaggiatori equini ed osteopati e il confronto è utilissimo per dare spiegazioni e origini ad alcuni problemi. Ho visto cavalli zoppissimi a cui tutti additavano i piedi magicamente andar dritti quando gli veniva sbloccata la schiena. Ho pareggiato in compagnia dell’osteopata che mi riferiva della conseguenza di ogni raspata su tutta la struttura scheletrica. spettacolare!
Non fermiamoci ai piedi, studiamo il cavallo nell’insieme! Wink



Piccolo corollario personale…
In quasi 5 anni di barefoot ho imparato di piĂą nelle ore trascorse a parlare di esperienze vere, reali con Alberto, Gigi, Alex, Sonja, Luca, Gabriella e tanti proprietari o pareggiatori italiani ed esteri che aver letto.
Quando il forum barefooters contava ancora pochissimi utenti attivi ci si vedeva di persona, era una gioia conoscersi e potersi finalmente parlare a 4 occhi. Ricordo con affetto la prima chiacchierata a Verona con Alberto, nel suo micro stand.. dovevano essere 10 minuti, sono state 3 ore..
Ricordo il primo approccio di Alex con un’interessantissima discussione su come cercare di rendere scientifico il barefoot.. miseramente caduta nel vuoto.. e poi il pranzo a Pisa, gli infiniti messaggi per il cambio gestione forum in cui parlavamo poco di quello e tanto di altro..
Una cena intera con Francesco De Giorgio e i suoi pensieri sul barefoot, ore su internet con Gabriella dalla Tunisia.
Potrei andare avanti all’infinito.. e adesso cosa resta? Un sacco di pareggiatori di cui non si sa nulla, che non mostrano il loro lavoro e non parlano con nessuno, chi lo sa che faccia hanno?
Quando la gente chiede di un pareggiatore se posso indico chi conosco.. non riesco ancora a dire chiama quello se non lo conosco di persona o se non ho pareri piĂą che positivi da chi conosco bene.
Incontrarsi, conoscersi aiuta moltissimo. Sento parecchia nostalgia di ciò anche da parte di altri che hanno vissuto i primi tempi assieme..
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
Ipparco
Cavallo


Registrato: 04/05/08 19:28
Messaggi: 1109
Localitŕ: Modena

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 07:51    Oggetto: Rispondi citando

Condivido pienamente il tuo intervento, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto della condivisione delle esperienze.
Purtroppo non sempre è facile trovare il tempo per tutto quello che si vorrebbe fare, però..
L'unica cosa che non condivido del tutto è
Citazione:
E così viene fuori la necessità di frequentare un corso base.

Personalmente non credo sia una necessità. Diciamo che può essere un punto di partenza agevolato, ma si può riuscire anche senza, se c'è l'approccio giusto..
Torna in cima
Messaggio privato Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 17:05    Oggetto: Rispondi citando

Ipparco ha scritto:
L'unica cosa che non condivido del tutto è
Citazione:
E così viene fuori la necessità di frequentare un corso base.

Personalmente non credo sia una necessità. Diciamo che può essere un punto di partenza agevolato, ma si può riuscire anche senza, se c'è l'approccio giusto..


secondo me no.
perchè leggere non basta. per niente..
spendiamo fior fior di quattrini per fare scuole, corsi, formare insegnanti e poi per una cosa importante come la gestione di una parte di un essere vivente ci diamo al fai da te? Shocked

se non si ha qualcuno che guidi e insegni a comprendere quello che si legge tutto resta aleatorio e non è detto che lo si interpreti nel giusto modo.
è come leggere mazzoleni o karl avendo fatto 10 ore in sella e cercare di applicarlo.

a mio parere non esiste l'approccio giusto basato sulla teoria.
si può dire che un corso tenuto da una persona è più o meno valido e quindi più o meno utile, ma dire che non servono..

curiositĂ , ne hai fatti di corsi?
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 17:08    Oggetto: Rispondi citando

e termino.. se foss un pareggiaote di professione chiederei se non obbligherei i miei clienti a frequentarne almeno uno. di chiunque.
perchè voglio che la loro sia una formazione dalla base, di comprensione di cosa affrontano e detto da qualcuno che non sia io.
non trovo corretto formare la "coscienza" dei propri clienti solo su ciò che dico (e su ciò che leggono posso comunque offrire la mia interpretazione, dissentire o giudarli verso la mia di versione).

un buon maestro è quello che spinge i propri allievi verso nuove conoscenze ed esperienze in modo che possano trovare anche loro un equilibrio
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
Ipparco
Cavallo


Registrato: 04/05/08 19:28
Messaggi: 1109
Localitŕ: Modena

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 20:19    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
ma dire che non servono

Alt! Very Happy
Non ho detto che non servono, anzi, ho detto che possono essere un punto di partenza agevolato. Semplicemente sostengo che si possa farne a meno, come il sottoscritto, ad esempio.

E la cosa interessante è che ho scientemente deciso di non partecipare ad alcun corso esattamente per le ragioni che hai esposto nel tuo ultimo post Laughing

Ho preferito seguire altre strade per acquisire esperienza e competenza. Ho discusso lungamente col mio veterinario, che ha 20 anni di esperienza coi cavalli sferrati, insieme a lui ho seguito alcuni casi di riabilitazione, ho cominciato a pareggiare prima i miei cavalli e poi quelli di altri. E tuttavia mi ritengo ancora un principiante che deve imparare da ogni cosa che fa e che vede.

Con le poche persone che aiuto nel pareggio non ho la pretesa di insegnare niente. Collaboriamo. Discutiamo. E insieme impariamo.
Torna in cima
Messaggio privato Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 21:39    Oggetto: Rispondi citando

appunto..
posso dire che questo approccio mi sembra quello di moltissimi maniscalchi?
la scuola a cosa mi serve.. mi basta quello che mi dice il mio "maestro"..
però chi lo sa quanto potrebbe essere migliorabile la situazione con un po' di scuola.. Rolling Eyes

e soprattutto lode a chi si impegna a cercar di trovare un metodo didattico per tutti, che possa guidare nell'aiutare le persone e i cavalli nel proprio percorso..
a chi investe tempo e soldi in formazione..
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
Ipparco
Cavallo


Registrato: 04/05/08 19:28
Messaggi: 1109
Localitŕ: Modena

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 22:00    Oggetto: Rispondi citando

Tempo e soldi ne ho investiti un bel po', soprattutto considerate le magre finanze di cui dispongo.. Solo in libri su pareggio e affini avrò speso quasi un migliaio di €, negli ultimi 4 anni, se non di più..
La scuola: se ce ne fosse una vera alla portata delle mie tasche mi sarei già iscritto da mò, ma in Italia non mi risulta siano ancora stati organizzati corsi per professionisti pareggiatori (che comprendano anche tecniche di ricostruzione e simili, mascalcia a tutto tondo, insomma). Sto cercando contatti per andare a lavorare negli states per qualche tempo, ma non è una cosa che si possa fare così, su due piedi.
Quanto al seguire un "maestro": il mio modo di interfacciarmi con chi mi insegna è di mettere costantemente in discussione ciò che mi viene detto. Lo è stato a scuola, all'università, e lo è ora. E credo che sia un modo molto efficace per imparare, e al contempo generare progresso. Magari fosse l'approccio di moltissimi maniscalchi, non saremmo certo messi come siamo..
L'accettazione acritica di un insegnamento è dannosa sia che provenga da una persona sola che se viene da una "scuola", perchè fossilizza il sapere..

Poi ripeto, i corsi possono avere la loro utilità, soprattutto nella diffusione di una mentalità diversa, e questo è sicuramente un merito importante. Detto questo, continuo a pensare che non siano indispensabili..
Torna in cima
Messaggio privato Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Mer Ott 13, 2010 22:20    Oggetto: Rispondi citando

ma nessuno dice che seguire un corso significhi fossilizzarsi su ciò che il corso dice. Rolling Eyes
si può benissimo seguirne anche più di uno. fare l'uditore costa in media 100 euro per 2 giorni. solitamente chi organizza offre pranzi e pernottamento a prezzi convenzionati per cui con 200-300 euro si può fare benissimo..
non stiamo parlando di cifre esorbitanti, comunque una persona che ha un cavallo li spende in un mese o poco piĂą..
e che non si facciano corsi "professionali" per forza.. non riescono ad avere sufficienti persone ai corsi base, come possono pretendere di impegnarsi seriamente a mettere su qualcos'altro?
e a chi si rivolgono le persone? se uno non ha le basi per confrontare i vari lavori e comprendere come si può lavorare meglio a chi si vende il costo professionale?

anche io ho speso quella cifra e ce ne aggiungo di piĂą in corsi, strada per andare a trovare gente, ecc..
sono stata fino a 9 mesi fa una studentessa e ho sempre tirato fuori quei soldi dai lavori che facevo..
e se potessi come tempo andrei a fare da uditrice a ogni corso barefoot che c'è perchè ogni volta una frase diversa ed illuminante esce, ogni volta impari qualcosa dalle persone che vi partecipano, magari conosci veterinari e maniscalchi andati lì per imparare e conoscere nuove strade..

credo che praticamente chiunque si occupi di barefoot da tempo abbia un approccio critico a qualsiasi cosa.
se così non fosse non ci prenderemmo i mal di pancia costanti, non perderemmo tempo a parlare tra noi via internet o di persona.
alex non si roderebbe per il mancato approccio scientifico, io non mi roderei per la mancanza di cultura equestre di chi tratta il barefoot, alberto non si roderebbe del fatto che nessuno crede che ci siano compromessi nella gestione che funzionano benissimo e che la gente alimenti ancora come si legge in giro, sonja e luca non si roderebbero a spiegare a chi dice il mio cavallo non può, che il cavallo selvatico è diverso, ecc..
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
Ipparco
Cavallo


Registrato: 04/05/08 19:28
Messaggi: 1109
Localitŕ: Modena

MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 07:58    Oggetto: Rispondi citando

Nemmeno io ho detto che seguire i corsi è accettazione acritica di quanto viene insegnato, ho solo risposto a quanto dicevi riguardo al "seguire un maestro".
Guarda, per farla breve: ben vengano i corsi, soprattutto se sono ben fatti, solo non mi si venga a dire che sono l'unica strada per imparare a gestire cavalli scalzi (dire che è una necessità seguirli per me implica questo) perchè non è vero. Tutto qua..
Torna in cima
Messaggio privato Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 12:18    Oggetto: Rispondi citando

infatti quelle persone che gestiscono maneggi da anni, che hanno un bagaglio culturale non indifferente e che vanno a fare i corsi per approfondire certi aspetti, anche generali come la gestione, potevano leggersi un bel libro a casa e avrebbero risolto la situazione.
si spende meno, ci si mette in gioco meno, non ci si espone a critiche da parti di altri..
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
beppause
Cavallo


Registrato: 14/06/10 12:03
Messaggi: 105
Localitŕ: Imola

MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 20:36    Oggetto: Rispondi citando

L'approccio al barefoot si puo' riassumere in:
- Conoscenza teorica
- Pratica
- Confronto con gli altri e discussione

Un corso di certo comprende tutto questo, ma non c'è assoluto bisogno di un corso perchè c'è internet, ci sono i libri, ci sono tanti cavalli da pareggiare, i propri o quelli di amici (anche se fai un errore nessuno ti fa causa).
Io non me la sento di fare un corso da centinaia di € per sentirmi dire esattamente quello che penso o che ho già sperimentato, preferisco leggere, fare ricerche su internet confrontarmi sui forum e sperimentare sui miei cavalli Smile
Torna in cima
Messaggio privato HomePage Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 22:12    Oggetto: Rispondi citando

ma se non frequentate un corso come fate a sapere cosa vi dicono? Rolling Eyes

comunque ognuno è liberissimo di fare quello che vuole.

ripeto, non ci lamentiamo però quando poi manca professionalità in una qualsiasi figura perchè se siamo i primi a "fregarcene" delle scuole che ci sono (anche se di bassa qualità) non possiamo poi lamentarci..
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
Ipparco
Cavallo


Registrato: 04/05/08 19:28
Messaggi: 1109
Localitŕ: Modena

MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 23:27    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
ma se non frequentate un corso come fate a sapere cosa vi dicono?

Parlando con chi li ha seguiti, ad esempio.. E sapendo chi li organizza, in certi casi..

E cerchiamo di ricordarci che i corsi di 2 giorni non devono e non possono assolutamente abilitare qualcuno a pareggiare. Servono a creare consapevolezza, a far scoccare una scintilla.
Se la professionalitĂ  di un pareggiatore (o qualunque altra figura professionale) dipendesse dall'aver frequentato qualche corso di 2 giorni, staremmo combinati proprio bene..

Secondo me si sconfina nel ridicolo dicendo che 20 ore di corso in un finesettimana contano piĂą di centinaia o migliaia di ore di studio ed esperienza pratica accumulati negli anni.
Se così non fosse, perchè non formare i medici con qualche incontro nei finesettimana, invece che anni di università prima e tirocinio poi..

Per i maniscalchi una scuola esiste, Grosseto. Forma 10 professionisti all'anno, quando riempiono tutti i posti. Se esistesse l'equivalente per il pareggio naturale in Italia mi sarei giĂ  iscritto, ripeto.
Ma non mi paragonare una cosa del genere con i corsi che vengono organizzati per ora..
Torna in cima
Messaggio privato Profilo
rhox
Cavallo


Registrato: 04/12/05 14:10
Messaggi: 9572
Localitŕ: torino

MessaggioInviato: Gio Ott 14, 2010 23:52    Oggetto: Rispondi citando

non ho mai detto che 20 ore di un corso abilitino al pareggio o tanto meno siano equivalenti a un corso come grosseto.
tant'è che io parlo dal punto di vista del proprietario.

ma neanche aver letto per migliaia di ore un libro lo fa.

e i medici fanno ore e ore di pratica seguiti da esperti prima di pensare di mettere le mani in autonomia su un paziente..
io da un medico che ha letto tutta la biblioteca della facoltĂ  di medicina le mani addosso non me le farei mettere neanche sotto tortura..
chi dispensa i pareggiatori da fare altrettanto?

mi pare veramente ridicolo che ci si possa definire pareggiatori dopo aver letto libri e articoli e non lo si possa fare dopo aver fatto un corso..

dopo di che per me il discorso è chiuso, ognuno della sua opinione.
l'importante è essere onesti con chi approcciamo, non spacciarci per ciò che non siamo
Torna in cima
Messaggio privato MSN Messenger Profilo
Ipparco
Cavallo


Registrato: 04/05/08 19:28
Messaggi: 1109
Localitŕ: Modena

MessaggioInviato: Ven Ott 15, 2010 08:14    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
mi pare veramente ridicolo che ci si possa definire pareggiatori dopo aver letto libri e articoli e non lo si possa fare dopo aver fatto un corso..

Infatti, nè l'una nè l'altra cosa permettono di definirsi tali. Ma sicuramente vorrei che chi seguisse i miei cavalli avesse ANCHE studiato centinaia di ore sui libri (e non solo sul pareggio, ma anche anatomia, fisiologia, alimentazione ecc ecc).

Giusto per sfatare ogni possibile fraintendimento: io non mi spaccio per pareggiatore, sono uno che dĂ  una mano a chi me lo chiede, se posso. Su questo sono sempre stato molto chiaro con tutti quelli che mi hanno chiesto aiuto, anche qui sul forum. Non cerco clienti e quello che faccio lo faccio soprattutto per i cavalli.

In mancanza di meglio, per fare esperienza ho scelto di affiancare un veterinario, che credo sia la figura professionale più indicata in assoluto per applicare le tecniche di pareggio naturale e di mascalcia, perchè è l'unica che ha o dovrebbe avere una conoscenza sufficientemente approfondita dell'anatomia equina.

In futuro non escludo di fare del pareggio anche un lavoro, ma questo sarà solo quando avrò conoscenze, capacità e credenziali tali da poterlo fare.

Ciao
Torna in cima
Messaggio privato Profilo
Mostra prima i messaggi di:   
Questo forum č chiuso. Non puoi inserire, rispondere o modificare i Topics   Topic chiuso    Indice del forum -> Barefoot Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a pagina 1, 2  Successivo
Pagina 1 di 2

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum
Non puoi rispondere ai Topic in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum
Avviso di Forumer.it:
Nei giorni scorsi è stata effettuata la migrazione su nuovi server, più veloci e performanti.
Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.




GZIP: Enabled GZIP: Enabled  Queries: 11Queries: 11  Generation Time: 0.19192  Seconds Generation Time: 0.19192 Seconds