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Rever e travers...
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Autore Messaggio
Chantal
Cavallo


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MessaggioInviato: Ven Set 17, 2010 09:30    Oggetto: Rever e travers... Rispondi citando

Buongiorno colonnello...so già di essere nella sezione sbagliata per quello che le sto per chiedere ma vorrei veramente una spiegazione precisa alla mia confusione in merito al rever e al travers che sono sicura lei mi possa dare. La ringrazione in anticipo.
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Ven Set 17, 2010 20:48    Oggetto: Movimenti su due piste Rispondi citando

Cara Chantal,

il travers è la testa al muro o la groppa in dentro.

Il renvers è la groppa al muro.

Il renvers o groppa al muro, è il movimento inverso del travers o groppa in dentro.

In italiano si usano le dizioni italiane. Come si dovrebbero usare per tutti gli altri termini equestri tradotti a suo tempo (nel Cinquecento) dall'italiano in francese e rientrati in Italia in ... francese.

Per chiarire:

travers o groppa in dentro: se si esegue, per esempio, lungo la pista a mano destra, il cavallo è leggermente flesso dalla nuca alla coda intorno alla gamba destra, quindi è flesso a destra; gli anteriori sono sulla pista; i posteriori su una pista interna di circa cm 30 (e anche meno per iniziare); gli arti del bipede laterale sinistro scavalcano e si posano davanti agli arti del bipede laterale destro; il cavallo avanza con il lato concavo, il lato flesso; prevalenza del tallone sinistro. In poche parole il travers è un'appoggiata. Tanto è vero che l'appoggiata sulla diagonale i Tedeschi la chiamano die Traversale.

renvers o groppa al muro: se si esegue, per esempio, sulla pista a mano destra, il cavallo è leggermente flesso intorno alla gamba sinistra dalla nuca alla coda, quindi è flesso a sinistra; i posteriori sono sulla pista, gli anteriori su una pista interna di circa cm 30 (all'inizio anche meno); il cavallo avanza con il lato concavo, il lato flesso; prevalenza del tallone destro.

L'unico movimento in cui il cavallo avanza con il lato convesso è la spalla in dentro.

Se non fosse chiaro, domandi.
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SimoneSilvestri
Cavallo


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MessaggioInviato: Sab Set 18, 2010 06:24    Oggetto: Rispondi citando

Mi permetto di riportare questa pagina del manuale della FEI in cui si trattano i movimenti laterali.



Aggiungo anche il seguente commento del Colonnello sulla spalla in dentro:

Citazione:
Quello che non condivido della spalla in dentro descritta dal regolamento della FEI e illustrata in figura, da cavaliere e cultore dell'equitazione accademica classica (con tanti maestri ai quali non oso neppure avvicinarmi) sono le tre linee, con la linea di centro sulla quale si muoverebbe il diagonale esterno alla flessione.

La spalla in dentro è nata come esercizio di ginnastica, di scioltezza, non di presentazione. La ginnastica avviene se, come ha scritto La Guérinière, anteriori e posteriori si incrociano.


Simone
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Sab Set 18, 2010 10:17    Oggetto: Movimenti su due piste. Rispondi citando

Grazie Simone, ottimo lavoro.

Non so perché i movimenti laterali siano da sempre stati chiamati "su due piste" e, a un certo punto, sia spuntata la terza pista e poi anche la quarta, come risulta dai disegni del regolamento della FEI.

Da tempo è in corso (dal 1985) una controversia sull'esecuzione della spalla in dentro tra i fautori dei posteriori che incrociano, secondo colui che per primo così ha chiamato il movimento e l'ha descritto minutamente (La Guérinière), e coloro che prescrivono che non incrocino (FEI, gli uomini della FEI). Il maestro Oliveira era un fautore della prima maniera e della stessa angolazione indicata nel testo di La Guérinière che segue.

Scrive La Guérière (traduzione letterale e fedele): "[...] bisogna allora portarlo al piccolo passo lento e un po' raccorciato lungo la parete (la muraille) e metterlo (le placer) in modo che le anche descrivano una linea e le spalle un'altra. La linea delle anche deve essere vicina alla parete e quella delle spalle staccata e allontanata dalla parete di circa un piede e mezzo [= cm 32,5 + 16,2 = cm 48.7] o due [cm 65], tenendolo piegato dalla parte della mano a cui va. Cioè, per spiegarmi più familiarmente, che invece di tenere un Cavallo del tutto dritto di spalle e di anche sulla linea retta lungo la parete, bisogna girargli la testa e le spalle un po' in dentro verso il centro del maneggio, come se effettivamente, si voglia [on vouloit, non ci sono oggi il tempo e la persona. Se fosse voulait sarebbe voleva, se fosse voudrait sarebbe volesse] girarlo del tutto, e quando è in questa postura obliqua e circolare, bisogna farlo camminare in avanti lungo la parete, aiutandolo con la redine e con la gamba interne: ciò che non può assolutamente fare in questa attitudine, senza incrociare né scavalcare la gamba anteriore interna sopra quella esterna e anche la gamba posteriore interna sopra quella posteriore esterna; come è facile vederlo nella figura della spalla in dentro, che è all'inizio di questo Capitolo e nella pianta della stessa lezione, che rendono la cosa ancora più sensibile" (pag. 107 di Ecole de Cavalerie, Collombat, Paris 1733.

L'inventore della spalla in dentro (ammesso che sia stato veramente l'inventore) è piuttosto chiaro. Gli arti posteriori incrociano e non camminano paralleli. Fatto innaturale.
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Chantal
Cavallo


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MessaggioInviato: Sab Set 18, 2010 19:30    Oggetto: Rispondi citando

Grazie colonnello è stato chiarissimo...La cosa che [no linguaggio sms] capisco è se sia giusto o no che nella spalla in dentro controspalla in dentro travers e revers gli anteriori si debbano incrociare o no...Il mio istruttore dice che se gli anteriori si incrociano finisco per fare una cessione alla gamba o una appoggiata...ma io penso sia una cosa quasi impossibile che facendo queste figure non incrocino almeno un minimo gli anteriori...forse c'è un po di confusione...la rigrazio ancora per la pazienza..
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Sab Set 18, 2010 20:48    Oggetto: Incrociare gli arti Rispondi citando

Cara Chantal,

quando i grandi cavalieri (maestri) del passato (per esempio La Guérinière) hanno pensato e messo in pratica questi movimenti non esistevano i rettangoli, le giurie di addestramento (dressage) e neppure le competizioni. Sono nati, i movimenti che lei cita e molti altri, come esercizi di ginnastica per rendere il cavallo più sciolto, flessibile e agile, più rispondente agli aiuti del cavaliere e anche più bello da vedere e da montare per l'armonia raggiunta nei movimenti. Prima ancora (la documentazione risale agli scritti degli autori cavalieri italiani del Rinascimento, fine Quattrocento e Cinquecento) i movimenti avevano (tutti i salti di scuola, per esempio) origine militare, servivano per il combattimento corpo a corpo all'arma bianca. Un esempio: quella che noi iltaliani chiamiamo pirouette, volgarmente piroetta, serviva per girare sul posto e per tornare ad attaccare immediatamente l'avversario. Poi, con l'invenzione della polvere da sparo, la tecnica del combattimento è cambiata, sono sparite le corazze e la velocità ha preso il posto dei movimenti sul posto e lenti (tutti i movimenti dell'equitazione accademica sono lenti). Con il passare di altro tempo, perso il fine, i movimenti sono stati perfezionati dall'arte e sono diventati espressione artistica, sempre, però, conservando il compito di rendere sottomesso, sciolto, espressivo, elegante il cavallo.

Gli anteriori e i posteriori devono incrociarsi nei movimenti laterali. Se vuol far fare ginnastica al suo cavallo per renderlo sciolto e piacevole da montare e da maneggiare (come dicevano gli antichi), faccia incrociare gli arti anteriori e posteriori quanto può, sempre nel movimento prima di tutto in avanti. E' la nostra ginnastica a corpo libero.
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SimoneSilvestri
Cavallo


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MessaggioInviato: Dom Set 19, 2010 09:21    Oggetto: Rispondi citando

Sperando di fare cosa utile aggiungo le tavole tratte dal Libro di De La Guérinière, già postate sul forum da nabumax.


Spalla in dentro


Groppa al muro
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Chantal
Cavallo


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MessaggioInviato: Dom Set 19, 2010 09:52    Oggetto: Rispondi citando

grazie mille colonnello...non poteva essere piu chiaro di cosi... Smile
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SimoneSilvestri
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MessaggioInviato: Lun Set 20, 2010 09:32    Oggetto: Rispondi citando

Di seguito alcune immagini inviate dal Colonnello sulla spalla in dentro. I commenti sono del Colonnello Angioni.

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La tavola, disegnata da Parrocel, incisa da Tardieu, è tratta dal primo tomo dell'Ecole de Cavalerie (due tomi), pubblicato a Parigi nel 1769.



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La spalla in dentro eseguita da Reiner Klimke



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La spalla in dentro eseguita dal maestro Oliveira. L'angolazione rispetto alla parete (alla pista percorsa dai posteriori) è molto pronunciata. Il maestro stava lavorando il cavallo, non stava facendo una presentazione accademica. L'angolazione pronunciata aveva proprio lo scopo di far incrociare gli arti.



Simone
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lana
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MessaggioInviato: Mer Nov 03, 2010 12:18    Oggetto: differenze Rispondi citando

Egregio Colonnello,
ho una cavalla di 7 anni con la quale stiamo cercando d'imparare,più io che lei, l'uno dall'altro. Purtroppo al momento devo fare da solo con l'aiuto di diverse letture ( ho letto alcuni dei libri che Lei ha consigliato) e applicando sul campo quello che credo di aver capito. Devo dire che i risultati, per me sono entusiasmanti. Ho imparato diverse cose, soprattutto a sentire lei. Ora mi sto cimentando, con la consapevolezza di essere veramente molto inesperto ma con tanta passione, nel fare eseguire piccoli esercizi tra cui la cessione alla gamba. Vorrei progreddire nell'esecuzione degli esercizi ma attualmente provo confusione perchè per esempio non capisco la differenza tra cessione e spalla in dentro o tra tranvers e renvers. Probabilmente l'avrà discusso in qualche altro topic, se fosse cosi gentile da darmi qualche indicazione le sarei grato.
cordiali saluti
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Gio Nov 11, 2010 16:27    Oggetto: Passi laterali Rispondi citando

Caro Lana,

è difficile, se non impossibile, che lei possa imparare da una cavalla che non sa.

Non so quale sia lo stato di addestramento della cavalla e mi riesce difficile o rischioso dare un consiglio, perché, all'oscuro di tutto come sono, è facile dare un consiglio sbagliato e mettere in difficoltà chi legge e la cavalla che monta. Tento, sperando di non far danni per lei e per la cavalla.

Se vuole iniziare a far fare passi laterali, tenga conto che prima la cavalla, qualsiasi cavallo, deve essere in avanti, avere un portamento (postura, atteggiamento) corretto, rispondere bene agli aiuti, sia delle gambe sia delle redini. In particolate deve cedere (che vuol dire rispondere alla pressione di un tallone spostandosi dalla parte contraria tutto il corpo oppure spostando la groppa intorno alle spalle o le spalle intorno alla groppa) alla gamba che agisce.

Se la cavalla è sensibile e cede (come ho scritto sopra) alla gamba spostandosi parallelamente a se stessa a destra e a sinistra (si inizia a insegnare lo spostamento da terra, come ho già scritto molte volte), lei può iniziare a far fare passi laterali partendo dalla pista, lungo la parete del maneggio o la recinzione del campo di lavoro, verso il centro del luogo di lavoro. Al passo. Chiede una leggerissima flessione del collo, se è a mano destra, con la mano sinistra a sinistra, quasi impercettibile, in sostanza è più un sentire la cavalla più rilassata a sinistra che a destra, tanto per spiegarle la sensazione che il cavaliere dovrebbe provare, e, ottenutala, con la gamba sinistra (polpaccio e tallone) che agisce appena dopo la cinghia del sottopancia, avanzando (la cavalla che cammina decisamente), fatto fondamentale, spinge la cavalla, ripeto, parallela alla pista, verso il centro del maneggiuo o del campo.

Questa è la cessione alla gamba ed è la prima risposta che deve ottenere per affrontare gli altri movimenti.

Nella cessione alla gamba la cavalla è parallela alla pista che percorre con i piedi o parallela a se stessa.

Nella spalla in dentro (che è una specie di cessione alla gamba ottenuta con la cavalla posta non parallela, ma di traverso od obliqua rispetto alla pista che percorre, con una flessione di tutto il corpo dalla parte contraria allo spostamento) la cavalla scavalca più marcatamente i piedi del bipede laterale interno (laterale destro a mano destra) davanti ai piedi del bipede laterale sinistro. E viceversa all'altra mano.

Fossi in lei, per non complicare le cose, inizierei a eseguire il più correttamente possibile questo primo movimento laterale, cessione alla gamba. Poi, quando sarà certo di far bene, mi scriva (l'ideale sarebbe vedere un breve film) e le consiglierò come andare avanti con gli altri movimenti.

Sopra è tutto descritto chiaramente. Dovrebbe essere tutto chiaro. Se non lo fosse scriva quali sono i punti oscuri.
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bambolik
Cavallo


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MessaggioInviato: Lun Nov 15, 2010 20:16    Oggetto: Rispondi citando

Ho letto e sto eseguendo col mio cavallo cessioni con buoni risultati a dire dell'istruttrice, e groppa in dentro...gurdo i disegni e poi chiederò quando l'istruttrice mi riterra e riterrà il avallo pronto a fare una spalla in dentro...l'unico dubbio, probabilmente dovuto alla mia incomprensione ancora di fondo, è come ottenerla. Se mentre chiedo nella groppa in dentro o nella cesione la gamba opposta alla richiesta delle mani, ed ottengo visibilamente e bene un incocio degli arti, mi viene spiegato (ripeto magari sono io che poco ho compreso)che la spalla in dentro è da eseguirsi nello stesso modo ma usando gli aiuti sullo stessa mano e dunque anche piu difficile da comprendere/eseguire dal cavallo. Mi scuso per il modo magari approssimativo di spiegarmi...e grazie per l'eventuale risposto...sto leggendo anche Karl e i manuali da Lei proposti ma questo "punto"mi è davvero oscuro forse dal punto di vista meccanico.
Gabriella
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Col. Paolo Angioni
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MessaggioInviato: Mar Nov 16, 2010 00:15    Oggetto: Spalla in dentro Rispondi citando

La spalla in dentro è un esercizio di ginnastica per dare scioltezza alle spalle, perché in natura il cavallo non incrocia gli arti anteriori. Siccome è un esercizio di ginnastica o di preparazione, non veniva mai eseguita nelle riprese di presentazione (per esempio nel rettangolo di gara). Ora invece i competenti della FEI l'hanno introdotta nei programmi di gara.

Siccome è e resta un esercizio di ginnastica, comunque eseguito (più o meno aderente alle regole fissate dal regolamento della FEI), si può eseguire quando si vuole, a condizione che il cavallo abbia un buon movimento in avanti. Cioè sia energico. Altrimenti è inutile. Ma questo vale per qualsiasi altro movimento.

La spalla in dentro, a parte l'energia, non richiede una preparazione preliminare. La spalla in dentro è preparatoria alla mobilità laterale come la cessione alla gamba. Richiede inoltre, come qualsiasi altro movimento, che il cavallo ubbidisca agli aiuti, in particolare alla gamba isolata (che sposta) e alle redini, in particolare alla redine contraria.

Come sempre succede, anche se il cavallo non ha eseguito un regolare corso di studi, un regolare processo di addestramento, mentre si tenta di eseguire la spalla in dentro con un cavallo che non sa e che non conosce o conosce male o poco la redine contraria, tentando e ritentando impara a conoscerla mentre si cerca di eseguire la spalla in dentro. La spalla in dentro, in sostanza, ridotta ai termini più semplici, è una cessione alla gamba con il cavallo non dritto, ma flesso lateralmente intorno alla gamba che sposta.

Come ottenerla? Cara Gabriella, non bisogna complicare troppo le cose. La teoria spesso le complica più di quanto siano lo in realtà. Se ha letto e la faccenda non le è ancora chiara, vuol dire che quel che ha letto non è abbastanza chiaro e semplice. Non ho letto Karl e non posso giudicare.

Si metta al passo sulla pista, scegliamo la mano sinistra. Ci sono diversi modi per iniziare. Gliene descrivo uno.

Al termine del lato lungo del maneggio o del terreno di lavoro o del rettangolo, appena prima di entrare nell'angolo flette, arrotonda il cavallo in modo che il suo rachide, la spina dorsale, abbia la stessa curvatura del quarto di circonferenza (pista) che sta percorrendo per passare l'angolo. Che aiuti usa? La redine sinistra per portare la testa del cavallo un po' a sinistra in modo che il collo sia flesso, non troppo (e il "non troppo" difficile da spiegare), e anche il rachide si arrotondi, si fletta, in modo da diventare concavo a sinistra, anche qui, non troppo. Concavo come la curvatura della pista. Ricorda che si dice che la proiezione sul terreno della spina dorsale o rachide del cavallo deve combaciare con la pista che il cavallo percorre con i piedi? La spina dorsale è retta quando il cavallo percorre una retta, curva quando percorre una circonferenza o una parte di essa. Ecco, quella è la curvatura giusta. E usa, insieme alla redine sinistra, la gamba sinistra (non c'è bisogno di premere sempre) che vigila in modo che il cavallo non tagli l'angolo o non si sposti verso il centro del maneggio. La gamba sinistra, più esattamente il tallone sinistro, preme se il cavallo non mantiene la curvatura del corpo o se accenna a spostarsi verso l'interno. Il tallone sinistro, in sostanza, aiuta la redine sinistra che manda e tiene le spalle verso l'angolo. Il tallone manda e tiene il corpo.

Quando ha terminato di passare l'angolo e dovrebbe raddrizzare il cavallo perché inizia a percorrere la linea retta (pista) del lato corto (corto o lungo dipende da dove lei esegue il movimento), invece di raddrizzare il cavallo, lo tiene incurvato a sinistra e, anziché andare diritta, inizia una volta (m 6) a sinistra. Appena gli anteriori del cavallo si trovano all'interno della pista, cioè appena ha iniziato la volta, e i posteriori sono ancora sulla pista, spinge il cavallo con la gamba sinistra e con la redine sinistra in avanti e verso destra per percorre la pista con il cavallo obliquo rispetto alla pista e flesso.

Un po' di storia. Colui che ha dato il nome di spalla in dentro al movimento è François Robichon de La Guérinière. Ha scritto che la spalla in dentro è «una postura obliqua e circolare» (1729). Esatto.

Se il cavallo cede (ubbidisce) alla gamba sinistra conservando la flessione sinistra, lei sta eseguendo la spalla in dentro. Se inizia a chiedere lo spostamento in avanti e verso destra non appena il cavallo ha gli anteriori all'interno (a sinistra) della pista, il cavallo è obliquo rispetto alla pista (che percorrono i posteriori) di circa 30°. Se inizia più tardi (quando le spalle sono più lontane dalla pista) l'obliquità, per forza di cose, aumenta.

E' chiaro?

Se non lo fosse, prenda un foglio di carta, una matita e un bicchiere. Con la matita disegni un angolo di 90°. Appoggi il bicchiere tangente ai due lati dell'angolo. Disegni una circonferenza girando la matita intorno al bicchiere. Il quarto della circonferenza (o del bicchiere) che tocca i lati è il cavallo quando passa l'angolo. Immagini che il bicchiere percorra il lato dell'angolo allontanandosi dall'angolo. Il primo quarto del bicchiere che dal lato è diretto verso il centro è il cavallo incurvato correttamente che percorre il lato del maneggio. Se lei sposata il bicchiere poco per volta lungo il lato che ha tracciato e ogni volta disegna con la matita una linea curva girando intorno al primo quarto del bicchiere, quello è il cavallo che si sposta con la spalla in dentro.

Se sulla carta ha tracciato questa serie di brevi tratti di circonferenza che avanzano lungo il lato, è evidente che gli aiuti che deve usare sono prima la redine sinistra che prima flette il collo, poi sposta le spalle di poco verso il centro e infine le spinge in avanti, come se volesse riportarle sulla pista. Invece le mantiene su una pista interna parallela a quella dei posteriori.

Per chiarire ho complicato la cosa? Spero di no. Se avesse difficoltà a far eseguire la spalla in dentro come le ho indicato, mi scriva e le indicherò un altro modo.
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bambolik
Cavallo


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MessaggioInviato: Mar Nov 16, 2010 09:32    Oggetto: Rispondi citando

Gentilissimo Colonnello chiaro, come sempre...metto nel mio archivio personale spesso i suoi interventi e li rileggo, appena l'istruttrice giudicherà cheil cavallo sia pronto proveremo ad eseguire...Concordo che questi sono esercizi di grande ginnastica, me ne sono resa conto col mio cavallo non giovane e di struttura alquanto rustica che ha una risposta agli aiuti ora molto piu precisa e gradevole da vedere e sentire in sella.
Grazie, nel caso la ricontattero Colonnello.
Sempre con stima e simpatia.
Gabriella
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lana
Cavallo


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Località: trieste

MessaggioInviato: Mer Nov 17, 2010 17:42    Oggetto: Rispondi citando

Egregio Colonnello, innanzitutto mi permetta di unirmi a tutti quelli che in questo forum le esprimono sincera gratitudine per la sua preziosa disponibilità .
Poi devo dirle che riesco a far ruotare la groppa, sia a destra cha a sinistra, con un semplice tocco del tallone; riesco a fare passi indietro. Lavoro molto poco, quasi niente, di redini è molto con l'assetto( non sono perfetto ovviamente). Eseguo abbastanza comodamente passi laterali. Comodamente nel senso che in principio sentivo una certa opposizione da parte della cavalla mentre ora la sento molto più sciolta e disponibile.
Se ho ben capito nella cessione lo spostamento del cavallo, parallelemente a se stesso, porta ad allontanarsi dalla pista esterna del maneggio verso l'interno. Nella spalla in dentro invece lo spostamento, con la flessione, avviene rimanendo sempre sul perimetro del maneggio, anche se su due piste distinte per anteriori e posteriori. Infine sia nella cessione che nella spalla in dentro si verifica il sopravanzamento del bipede laterale interno, anteriore e posteriore. E' corretto?
Mi riservo di approfittare della sua disponibilità per sottoporle un video.
Grazie di nuovo.Cordiali saluti
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