Inviato: Gio Set 16, 2010 15:19 Oggetto: Problema di difficile interpretazione
Gentile Colonnello Angioni,
Le scrivo per avere un parere su una situazione non facilmente decifrabile, e nemmeno di facile esposizione.
Cercherò di essere il più chiaro possibile.
Ho un cavallo di 9 anni, che ho preso quando ne aveva 4 ed era domato da poco più di un mese.
Ha dimostrato da subito una grandissima attitudine al lavoro sugli ostacoli, e ha iniziato una brillante carriera a 5 anni, ben figurando nelle prove riservate ai cavalli della sua età , fino ad essere tra i primi cavalli stranieri nati nel suo anno.
A sei anni si è ripetuto, e così anche l’anno successivo, saltando con grande facilità e bello stile le categorie per cavalli di sette anni.
Il lavoro non è mai cambiato, o meglio, è progredito in base all’iter agonistico del cavallo, ma è sempre stato ben recepito, tollerato e commisurato agli impegni agonistici del cavallo.
La condizione fisica del cavallo è stata sempre buona, fatta eccezione per un brutto ascesso dovuto ad una reazione allergica ad un eccipiente del vaccino antinfluenzale, il quale gli ha dato parecchio fastidio al termine della stagione dei 7 anni; per il resto nessun problema fisico di rilievo.
A otto anni è approdato alle categorie comuni iniziando a saltare con facilità le categorie di 2° grado (135), senza sforzo e con il medesimo stile che lo aveva contraddistinto gli anni precedenti, collezionando una buona serie di percorsi netti, pur senza tirare le gare.
Sottolineo la grandissima facilità di salto su queste categorie, e lo stile spettacolare nell’esecuzione della parabola, con la schiena sempre altissima, che lo rendeva un cavallo piuttosto ammirato agli occhi dell’osservatore, e particolarmente elastico, potente e piacevole per me, in sella.
A luglio dello scorso anno ho fatto due settimane di vacanza, periodo in cui ho deciso di lasciare al cavallo un po’ di meritato riposo: paddock e giostra nelle mani di una brava groom.
La ripresa del lavoro, dopo quella pausa, mi ha sorpreso facendomi trovare un cavallo che non ha mai più saltato come prima, se non in qualche occasione.
Il grande margine dei posteriori sui salti si notevolmente ridotto; la sensazione di grande copertura anche.
Non ho mai più potuto saltare a casa e in campo prova ostacoli più alti di un metro e venti senza sentire grande tensione.
In gara le cose vanno meglio, il cavallo sa il fatto suo e le performances, guardando sulla carta, sono anche migliorate dal punto di vista del mero risultato.
Ha vinto diverse gare, piazzato molte volte, ma non è più “quel†cavallo.
E’ rimasto un cavallo estremamente rispettoso, con cui è facile compiere dei percorsi netti e veloci.
Ma, se tutto il suo percorso di crescita mi aveva dato delle ragionevoli certezze di avere un cavallo con cui poter arrivare a saltare bene i nostri gran premi nazionali, ora mi trovo un cavallo che allo stato attuale delle cose può essere competitivo solo in gare medie.
Inutile dire che tutti i controlli dal punto di vista veterinario sono stati fatti, anche consultando più veterinari.
Tutti hanno dato esito positivo, il cavallo gode di ottima salute.
Potrei attribuire a me questo cambiamento, il cavaliere plasma il cavallo e molte volte lo peggiora; io non sono esente da questa legge; ma in questo caso il cambiamento è stato netto e repentino.
Vivo nel dubbio che ci possa essere qualcosa che non va, e che nonostante questo, la sua grande generosità e quel poco di esperienza in più, gli permettano di essere comunque un cavallo performante seppur a livello leggermente inferiore.
Mi piacerebbe sapere se nelle Sue esperienze Le sia mai capitato un episodio simile, o se c’è qualcosa che può consigliarmi per aiutarmi a vedere un po’ più in là del mio naso.
Ringraziando Le porgo i miei più cordiali saluti.
Gentile Colonnello,
La ringrazio infinitamente per l'interessamento e la risposta.
C'è stata un'evoluzione in queste settimane ma, avendo chiesto un Suo parere, ho atteso il Suo intervento prima di raccontarLe ciò che ho rilevato.
La Sua impressione che si tratti di una questione legata alla psiche è più che centrata.
RaccontandoLe cos'è successo in queste quattro settimane, spero di fare insieme a Lei un ulteriore passo in avanti.
Particolarmente illuminante è stato un incontro a casa di un caro amico, bravissimo tecnico (Antonio Tabarini, ndr), sensibile ed attento a certi dettagli.
Dopo averne parlato a lungo, mi ha invitato ad analizzare a fondo gli eventi, e il loro susseguirsi in tutto l'arco di tempo interessato a questo cambiamento.
Giunto a casa, con l'ausilio di un foglio excel e tutti i video a mia disposizione, ho steso una bozza di analisi delle performances (non sotto l'aspetto del risultato, ma della qualità della risposta del cavallo sul salto).
La risposta è stata inequivocabile e sorprendente.
Ogni volta che la pausa tra un concorso e l'altro era particolarmente lunga (tre settimane o più), il rientro del cavallo al successivo evento era molto delicato.
Saltava con tensione la gara del primo giorno, per poi trascinarsi una sorta di negatività lungo tutta la durata del concorso.
Quando invece la routine degli eventi era scandita da un ritmo più serrato, il cavallo manifestava un rapido miglioramento gara dopo gara fino a ritornare al suo standard di qualità nella rispondenza e nell'esecuzione.
Sembrerebbe un'ovvietà , anzi, probabilmente lo è.
Ho commesso un grave errore di valutazione.
Perchè il cavallo era stato molto costante durante i 5, 6, 7 e l'inizio degli 8 anni, per poi interrompere bruscamente questo trend?
Perchè ritengo fondamentale, nella crescita di un cavallo sportivo, l'abitudine e la confidenza con gli ostacoli in gara, e quindi, durante queste stagioni da giovane cavallo, ero sempre stato molto attento al calendario; e se in qualche caso fortuito vi era stata una pausa più lunga, l'entità degli ostacoli era irrilevante, e con tutta probabilità non creava difficoltà e conseguenti tensioni al mio cavallo.
Il problema si rifletteva a casa per la medesima causa: normalmente se non ho gare, lavoro in piano e sulla ginnastica, pochi salti, e molto bassi.
Rimango di questa idea, concettualmente: pochi salti, e bassi! ma questo bizzarro cavallo, a quanto pare, ha bisogno di stimolare anima e corpo con qualche salto più impegnativo, qua e là .
Veniamo al dunque, perchè ogni teoria necessita di un riscontro.
Dopo l'analisi, ho programmato subito tre concorsi intervallati soltanto da una settimana di stop.
A casa ho continuato a lavorare normalmente inserendo una sessione di salto in più, il martedì prima del concorso, in modo da avere almeno due giorni di distensione poi, prima della gara.
Il primo giorno di gara ho scelto la gara più semplice (130) affrontandola normalmente, facendo la gara, per intendersi.
Il risultato è stato sorprendente.
Già al secondo concorso il cavallo ha risposto con grande scioltezza.
Al terzo concorso il cavallo ha confermato una grande qualità generale, dandomi la sensazione di poter affrontare qualsiasi salto con grande sicurezza anche in una gara più complessa.
Sul tabellino, cinque bellissimi netti su sei percorsi, in gare piuttosto difficili, e la completa scomparsa di quella fastidiosa sensazione di tensione.
Ora, Signor Colonnello, sembra tutto così ovvio e semplice; non lo era per me, che pensavo ragionevolmente di poter dare qualche pausa ad un cavallo di 8 anni che aveva fatto una buona esperienza negli anni precedenti.
Così come, al manifestarsi delle difficoltà , ho ritenuto giusto non calcare la mano, e ridurre sessioni di salto e concorsi, col senno di poi sbagliando.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio infinitamente.
P.S:
Chiudendo, Le volevo chiedere se anche il video di una gara poteva andare bene, perchè non saprei in quale modo produrre un video a casa, non avendo un telefonino con la videocamera.
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Inviato: Gio Ott 14, 2010 09:33 Oggetto:
Scusate se mi inserisco, ma leggendo mi è sorta spontanea una domanda.
Ho sempre pensato, forse in maniera un po' semplicistica, che ogni cavallo abbia un certo numero di salti nelle gambe nell'arco temporale di una vita. Che, stressando il cavallo con un impegno molto alto, possa arrivare al punto di “rompersiâ€, o comunque di stufarsi.
Da quello che leggo, la gestione di Matterhorn sembrava rispettare questo principio, ma i risultati ottenuti in realtà non si sono rivelati coerenti con le aspettative e le precedenti esperienze.
Mi pongo quindi una domanda: cambiando la gestione e intensificando così tanto il lavoro sui salti, con un concorso ogni settimana e su altezze piuttosto “importanti†non si rischia alla lunga, dopo un iniziale miglioramento, di avere l’effetto contrario?
La mia vuole essere solo una riflessione ad alta voce, ma l’argomento mi interessa molto.
Oleron,
in verità partecipando ad un concorso ogni due settimane, si tratta di due concorsi al mese, non è poi così tanto.
Normalmente poi, se ritengo che l'impegno del cavallo sia troppo intenso rispetto ai miei standard, partecipo soltanto a due giorni su tre.
Sono tuttavia convinto che un cavallo sano, se ben addestrato e ben preparato, può essere molto longevo pur partecipando a delle intense stagioni di concorsi ippici.
Come diceva il Sig.Colonnello, ci sono segnali molto precisi che i nostri cavalli ci mandano.
Il nostro impegno nel comprenderli dev'essere sempre la priorità .
Quindi, nel mio caso, si tratterà soltanto di proporre a questo cavallo un calendario più costante, come in passato.
Mi auguro che, con l'aumentare della sua esperienza, impari a gestire meglio le sue ansie.
Non tutti sono uguali, e noi siamo così ottusi a volte.
Avevo un cavallo che amavo centellinare perchè dalla sua freschezza ottenevo il massimo, e spesso mi presentavo ad un concorso (iniziato il venerdì) soltanto la domenica, per partecipare al Gran Premio.
E funzionava, ma ci ho messo 4 anni a capirlo.
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Inviato: Gio Ott 14, 2010 11:06 Oggetto:
Matterhorn ha scritto:
Il nostro impegno nel comprenderli dev'essere sempre la priorità .
Parole sacrosante.
Tornando al discorso: no, due concorsi al mese non sono molti. Avevo capito che saresti uscito tutti i fine settimana in gara, magari su gare di più giorni...per quello parlavo di impegno molto intenso, e mi chiedevo degli effetti a lungo termine. Sorry.
Sul discorso della costanza del calendario, stando a quello che hai raccontato e al fatto che magari il cavallo è piuttosto ansioso, niente da eccepire.
Rimango a questo punto anche io in attesa della risposta del Colonnello.
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Inviato: Dom Ott 17, 2010 22:09 Oggetto: Film
Caro Matterhorn,
certo che va bene anche il video di un concorso. L'importante è che io veda il cavallo.
Che un cavallo che ha disposizione per il salto faccia un concorso ogni quindici giorni o anche per diverse settimane di tempo ogni settimana è un fatto normale. Noi facevamo anche quattro concorsi in un mese tenendo conto che una volta i nazionali (non c'erano regionali o interregionali) iniziavano quasi tutti il giovedì e finivano la domenica. Il lunedì e il martedì i cavalli viaggiavano, il mercoledì facevano un lavoro leggero nel campo di prova e il giovedì facevano il primo percorso. Dodici o quattordici salti al giorno più quattro salti in campo prova non sono una gran fatica per un cavallo sano e in forma. Anzi. Siccome il lavoro quotidiano in concorso è insufficiente, dopo il percorso lavoravo il cavallo e, per dargli la condizione necessaria o per mantenerla, galoppavo a lungo, ciò che non facevo prima del percorso per entrare con il cavallo fresco e con un po' di voglia in eccesso nel campo di gara.
Gentile Colonnello,
grazie per la risposta.
Troverò il modo a brevissimo di postare un video, non avendo connessione a casa ma soltanto al lavoro, dove youtube è inibito da un firewall.
Ad ulteriore conferma dei fatti, sono reduce da un concorso nello scorso week end, dove il cavallo ha confermato lo stato di forma facendo due percorsi eccezionali, con un piazzamento ieri in una gara da 135.
Mi scusi, Sig.Colonnello,
in attesa di mostrarle il video.
Che ne pensa di ciò che ho rilevato, e del graduale ritorno alla normalità da parte del cavallo?
Gentile Colonnello,
grazie per la risposta.
Troverò il modo a brevissimo di postare un video, non avendo connessione a casa ma soltanto al lavoro, dove youtube è inibito da un firewall.
Ad ulteriore conferma dei fatti, sono reduce da un concorso nello scorso week end, dove il cavallo ha confermato lo stato di forma facendo due percorsi eccezionali, con un piazzamento ieri in una gara da 135.
Puoi postarli con tinypic, anch'io ho lo stesso problema in ufficio, ma questo sito normalmente "sfugge" all'oscuramento...
Avrei due video pronti da postare, ma anche tinypic pare non funzionare...
Se qualcuno si offre di caricarmeli su youtube, glieli posso spedire via e-mail...
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