Inviato: Mar Gen 12, 2010 13:48 Oggetto: Le Redini di Ritorno, un gran maltrattamento per i cavalli
Ti ho già detto che non posso pubblicizzare l'AIASE in questo Forum anche semplicemente parlandone con te, perchè in altri Topic sono state cancellate le pagine. Guardati questo filmato e così saprai tutto. Guardalo e ascoltalo bene però, mi raccomando.
MA come dopo tante chiacchere, mi spari sto sermone. Buona fortuna, io lo avuta incontrando sulla mia strada presa da molti anni , un istruttore che mi a insegnato una buone equitazione, che sarò presuntuoso ma penso di farla bene riaddestrando PSI ,sono 6 anni che tutte le mattine lo monto. Ho bazzicato per pochi anni il settore maneggi+ gare , e con quelli di fortuna te ne servira tanta.Conosco il mondo professionistico dei cavalli da corsa galoppo , e con questi e meglio che lasci perdere con la filosofia
Che il tuo modo di vivere il cavallo lo condivido perche giusto, ma la realtà delle persone e che il cavallo e un animale fatto per essere sfruttato per il loro piacere, del tuo amore verso questo animale , non interessa di sicuro a chi lo compera per farlo correre o portarlo in gara di dressag. Notizia dall'estero, un cronista ippico a visto il nome di un famoso cavallo vincitore di molti premi IMPORTANTISSIMI , a una asta di vendita, ne e rimasto colpito perche a pensato ma come questo e il premio che il loro propietario gli da , dopo tante vittorie invece di farlo vivere felice e protetto , se ne sbarazzano e non ne vogliono sapere niente. Nel mondo delle corse vengono venduti cavalli al macello per piccoli guai che ne limitano limpiego in corsa , anche se in un anno incassano 100.000 euro
Inviato: Mer Gen 13, 2010 00:12 Oggetto: Le Redini di Ritorno, un gran maltrattamento per i cavalli
Ho Capito! Bene, l'idea che personalmente ho del cavallo è ovviamente differente da quella gente di cui mi parli. E' un fatto culturale, sociale e di buon impiego sportivo che deve cambiare. So che sarà dura e con mille insidie, ma, ti assicuro, che c'è il massimo impegno a qualunque livello. In questo topic ho ricevuto risposte ed interventi che fanno parte di una cultura molto distante dalla mia (non dico migliore o peggiore, ma solo diversa) e resto ammutolito quando capisco che l'idea nel 2010 del cavallo è solo direttamente proporzionata al cosa sa fare? Nella proposta che sto cercando di portare avanti la domanda è, invece: cosa sono capace di fare insieme al cavallo? Non c'è, quindi, la ricerca della sua massima performance, ma della sua massima capacità e, quindi, cercheremo di tirarla fuori ma restando volutamente ad un gradino del suo massimo. Il cavallo, così, durerà più a lungo, vivrà meglio e sento che sarà grato a quest'attenzione particolare che fa la differenza.
Io ho lavorato tanti cavalli e molte volte mi è successo, incontrandoli la prima volta, di vederli piangere (dico sul serio) perchè certi che anche quell'uomo (io) li avrebbe ancora una volta massacrati nell'animo. Quei cavalli hanno impiegato più tempo nell'impegnarsi sino in fondo, ma quasi per riconoscenza sono stati i migliori e alla fine mi hanno emozionato così tanto, uno ad uno, che hanno fatto piangere me.
Bhe! Che altro?
Cordialmente
Onofrio
sei forte! Continua così!! Carodubbio, ognuno è libero di fare la sua strada, se tutti nel mondo maltrattano cavalli non siamo certo tutti giustificati a farlo!! Io ho un grande rispetto per questo signore, che lo reputo un grande uomo di cavalli, che non si limita a parlare ma le sue teorie le giustifica con i fatti! Ci vorrebbero molte + persone con questo rispetto per i cavalli, andremo sicuramente meglio!!
Ti faccio anche io i miei complimenti Onofrio, hai scelto la strada più difficile, quella che piacerebbe seguire anche a me ma che, per i miei limiti (tempo, capacità , distanza dal mio cavallo ) non potrò mai intraprendere. Ho deciso di limitarmi a montare nel rispetto del cavallo, rimanendo ad un livello molto elementare di quanto la monta in leggerezza prescrive...più di tanto non otterrò mai.
Inviato: Mar Gen 19, 2010 14:41 Oggetto: Le Redini di Ritorno, un gran maltrattamento per i cavalli
Gent.le Danodino,
grazie di cuore per le parole usate e per il fatto che le cose che dici su te stesso ti rendono ai miei occhi cavaliere accademico nel senso che già ti poni un obiettivo importante: la leggerezza frutto di costanza, correttezza e tanta pazienza.
Sono io che ringrazio te, inviandoti un abbraccio affettuoso.
Cordialmente,
Onofrio
Ho dato una veloce occhiata al tuo sito e trovo interessante quello che fate, se un giorno capiterò dalle parti di Palermo ( sono lombarda ) ti verrò senza dubbio a trovare !!
Inviato: Mar Gen 19, 2010 18:25 Oggetto: Le Redini di Ritorno, un gran maltrattamento per i cavalli
Se lo sapevo prima ci saremmo potuti incontrare, poichè venerdi, sabato e domenica scorsi ero a Vertemate (CO) perchè ho dovuto lavorare un frisone che era mentalmente bloccato, nel senso che in campagna si muoveva bene, mentre nel maneggio coperto e nel rettangolo esterno non accennava alcun movimento.
Ti invio i filmati realizzati che già navigano su youtube.
Spero di incontrarti presto e grazie
Onofrio
Registrato: 06/11/09 16:28 Messaggi: 1520 Località: Firenze
Inviato: Mer Gen 20, 2010 11:02 Oggetto:
Caro Onofrio,
ho seguito il topic, e voglio sintetizzare a beneficio di tutti il mio personalissimo parere, che parte da un livello di competenza modesto. Non so suonare il violino, ma "spero/credo" di poter riconoscere che lo suona male da chi lo suona bene.
Per me, la leggerezza è tutto. Passati i primi anni di entusiasmo per il cavallo, preso così come viene, se la passione ti coglie, non puoi fare a meno di accorgerti che sotto il sedere hai un diapason che sente le vibrazioni dell'aria, anche se pesa 600 chili e sembra solo un bestione.
Far vibrare questo diapason col "pensiero" (se fosse possibile), il mito del centauro, di un unico animale, questa poi diventa l'"ossessione" di chi ama l'Equitazione con la E maiuscola.
E tutto dipende dal cavaliere, perchè il peggior cavallo ha un potenziale "di equitazione" molto più elevato di un cavaliere "medio".
E' tutto in mano nostra, così come la responsabilità di ciò che facciamo.
A me mancano ancora tante di quelle conoscenze, tante sensibilità , che il mio unico impegno è quello di svilupparle. Fino a quel momento non sono autorizzato a esercitare forzature sui miei cavalli, perchè sarei il famoso banbino con l'accendino. Un giorno forse saprò esattamente quello che sto facendo, nel frattempo preferisco NON ottenere certi risultati e lavorare il cavallo senza coercizioni, ma solo ascoltandolo il più possibile, sperando un giorno di sentirlo.
Concludo. So poco di redini di ritorno. Capisco ciò che spieghi, come altri, alcuni (pochi) a favore, molti a sfavore. Forse è uno strumento che in mano ad un professionista accelera certi processi. A pelle, NON essendo un professionista, non le uso, non mi piacciono, non mi convincono, per le ragioni dette sopra.
Se poi mi si dice che le stesse cose si possono ottenere con la capacità di montare, su quello mi focalizzo. Anche perchè non ho nessuna fretta. Pertanto ti ringrazio dell'intervento, continua a farne, ti leggerò perchè hai da insegnarmi. Rivedrò criticamente ciò che mi regali e mi sarà utile, come tutte le conoscenze.
Un commento circa certi interventi. I cavalli ci dovrebbero aver insegnato che per farci le nostre ragioni dobbiamo avere un atteggiamento pacato ed equilibrato. Lo stesso atteggiamento, a maggior ragione, lo si dovrebbe avere con i nostri simili.
L'antagonismo non genera dialogo, crea solo reazioni pari ed opposte, e svilisce quel che di vero ci sarebbe nella propria posizione. E' un pessimo indice di horsemanship.
Bellissime parole jacques ...hai sintetizzato in un forum quello che è anche la mia idea di equitazione, ciò a cui tenderò per sempre con la consapevolezza di essere troppo piccola (nel senso dell'esperienza) e troppo limitata ( nel senso delle capacità ) per ottenere certi risultati. Rirengo tuttavia di aver centrato l'obiettivo più importante, che è il rispetto del mio "partner", per utilizzare un termine mutuato dal ballo di coppia ai cui principi, a mio modesto parere, l'arte equestre si avvicina molto.
Inviato: Mer Gen 20, 2010 14:01 Oggetto: Le Redini di Ritorno, un gran maltrattamento per i cavalli
Il commento di Jacques è definibile per i toni, il garbo, la semplicità e l'eleganza dei contenuti Arte Classica e , quando ciò è rivolto al Cavallo, diventa Arte Equestre Classica.
Grazie di cuore
Onofrio
Registrato: 22/11/06 21:30 Messaggi: 2081 Località: Roma
Inviato: Gio Gen 21, 2010 15:42 Oggetto:
valle degli elfi, credo di aver visto dei tuoi video su youtube in merito all'addestramento dei cavalli nella vostra struttura.
Posso permettermi di farti i complimenti??? Ho visto i video uno a uno e ne sono rimasta affascinata... come vengono spiegate le cose passo per passo... complimenti davvero, a me hanno aiutato molto.
Se fossimo più vicini mi sarebbe piaciuto averti come istruttore per una lezione...
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