Inviato: Mar Set 01, 2009 15:28 Oggetto: DI CHI LA COLPA?
Gent.mo Colonnello,
noi valutiamo gli errori del cavallo in funzione delle penalità avute perchè un regolamento dice " se abbatti la barriera sei penalizzato".
Ma, ovviamente, il cavallo che abbatte la barriera non sa che verrà di conseguenza penalizzato a causa del regolamento, per cui gli è indifferente il fatto di abbattere o meno la barriera , o di percorrere una determinata distanza superando un certo tempo deciso da un regolamento.
Il cavaliere si fa carico di rispettare le regole imposte e spesso in maniera del tutto illogica attribuisce al cavallo la responsabilità di eventuali trasgressioni.
Si sente a volte dire " quel cavallo non va bene perchè è solito abbattere 2 o 3 barriera ogni gara"
Queste affermazioni sono a mio parere del tutto irrazionali perchè se quel cavallo supera 8 ostacoli su 11, i tre non superati sono frutto di errori attribuibilli esclusivamente al cavaliere.
Gradirei una sua opinione in merito e mi scuso per la lungaggine.
Cordiali saluti.
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Inviato: Mar Ott 13, 2009 18:01 Oggetto: Di chi la colpa?
Caro Chicco,
ha ragione. E' normale sentire attribuire la colpa al cavallo, un modo per sentirsi a posto con la coscienza. Il modo migliore per non correggersi e per non imparare.
Dipende molto dalla decadenza dell'ambiente. Quando erano in vita certi istruttori, provenienti tutti dalla Scuola di cavalleria di Pinerolo e di Tor di Quinto, certe parole non si pronunciavano, a meno di incorrere in severi rimproveri.
Posso permettermi ? E' altresi' vero che ci sono cavalli con potenzialità e cavalli senza tali potenzialità , forse è il caso di non tralasciare che a parità di allenamento, metodo e cavaliere ci sono cavalli meno rispettosi e meno dotati sia fisicamente che psichicamente. Il cavallo non è una macchina e quindi si puo' dire anche che in certi casi, forse pochi non so, il cavaliere non è da condannare, forse ha solo un cavallo meno dotato.
Giusto per dire che i cavalli, come i cavalieri, sono entità a sè stanti, diverse da individuo a individuo.
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Inviato: Gio Ott 22, 2009 18:30 Oggetto:
Dominique ha scritto:
Posso permettermi ? E' altresi' vero che ci sono cavalli con potenzialità e cavalli senza tali potenzialità , forse è il caso di non tralasciare che a parità di allenamento, metodo e cavaliere ci sono cavalli meno rispettosi e meno dotati sia fisicamente che psichicamente. Il cavallo non è una macchina e quindi si puo' dire anche che in certi casi, forse pochi non so, il cavaliere non è da condannare, forse ha solo un cavallo meno dotato.
Giusto per dire che i cavalli, come i cavalieri, sono entità a sè stanti, diverse da individuo a individuo.
Per il resto, nulla da obiettare.
io ne ho la prova ogni giorno...il cavallo del Mio ragazzo..non è rispettosissiMo,e non è seMplice da Montare...a volte le barriere sono copa sua, Ma è anche vero che a volte è colpa del cavallo,che non essendo rispettoso,a volte preferisce lasciare le zaMpi Molli..quyindi secondo Me ci sta dire anche che a volte è colpa del cavallo...ovvio,quando lo è veraMente!!!!!!!!!!!!
Inviato: Mar Ott 27, 2009 17:57 Oggetto: di chi la colpa
Il mio ragiomamento è il seguente.
Se il cavallo arriva con la battuta giusta, con l'equilibrio giusto, con l'impulso giusto, non sbaglierà .
Ma se arriva all'ostacolo scorrettamente può sbagliare.
Farlo arrivare sempre nelle condizioni ottimali è una dote che pochissimi cavalieri possiedono, per cui le carenze ,secondo me , sono sempre attribuibili al cavaliere.
Inoltre non credo che qualsiasi cavallo preferisca travolgere un ostacolo anziche saltarlo, perchè travolgendolo correrebbe dei rischi che vanno contro il suo istinto di sopravvivenza.
Ci spno cavalli non dotati ma sta all'esperienza del cavaliere non superare i limiti del cavallo che monta, o saper valutare se in quel momento il suo cavallo non è ingrado di superare quell'esercizio.
Torniamo sempre al dunque che l'equitazione è una arte non concessa a tutti ma l'umiltà intellettuale di rendersene conto dovrebbe essere un bene comune.
Cordiali saluti.
Sapete che vuol dire fare un intervento a quella velocità e sapete quanto tempo ogni intervento del cavaliere, ammesso che riesca, porta via? Chi fa interventi davanti agli ostcoli in un cross monta male o ha preparato (addestrato) male il suo cavallo.
In completo si galoppa verso gli ostacoli lasciando libero il più possibile il cavallo, il quale è affidato al suo solo istinto. La tensione delle redini deve essere minima, a meno che il cavallo tiri. L'equilibrio è istintivo. La battuta è presa secondo l'istinto e l'occhio del cavallo, non del cavaliere.
Un cavallo da completo correttamente addestrato, allenato e montato non sbaglia. Sbagliare, anche solo toccare un ostacolo, vuol dire, data la velocità , andare per terra o prendere, per ben che vada, un grande rimboccone. Causa-effetto. Il cavallo da completo, preparato per il completo, conosce molto bene la connessione causa=sbaglio-effetto=caduta o forte dolore se sbatte pur non cadendo.
Il cavaliere che monta bene in un cross è quello che adegua per tempo la velocità del galoppo al tipo di ostacolo e di combinazione di ostacoli e alle girate, facendo corpo unico con il cavallo, montando leggero (equilibrio sulle staffe), lasciando libero il bilanciere, senza interferire nelle le ultime falcate di galoppo durante le quali il cavallo, che ha la percezione dell'ostacolo, sta prendendo le sue decisioni. Che vuol dire assumere l'equilbrio giusto e fare le falcate della lunghezza giusta per prendere la battuta giusta. La battuta la prende il cavallo, non il cavaliere. E' proprio quello il momento in cui non bisogna disturbarlo.
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Inviato: Mer Ott 28, 2009 01:15 Oggetto: Re: Di chi la colpa
Col. Paolo Angioni ha scritto:
Un cavallo da completo correttamente addestrato, allenato e montato non sbaglia. Sbagliare, anche solo toccare un ostacolo, vuol dire, data la velocità , andare per terra o prendere, per ben che vada, un grande rimboccone. Causa-effetto. Il cavallo da completo, preparato per il completo, conosce molto bene la connessione causa=sbaglio-effetto=caduta o forte dolore se sbatte pur non cadendo.
Come si insegnano queste cose ad un cavallo?
Pardon per la domanda brusca ma...giusto oggi s'è discusso con l'istruttrice che insisteva a farmi contare i tempi..contare i passi.. per passare delle barriere a terra o delle crocette da 40cm.
E come contare, valutare e regolare? Ovviamente, a 10metri, devo rallentare tirando le redini, nel frattempo devo dar gambe (in modo da "trasformare la spinta in avanti in spinta in alto" ) e, se arrivo troppo sotto o troppo indietro...vuol dire che ho valutato male le falcate, che le devo regolare in ampiezza senza perdere l'impulso..
E saper fare queste regolazioni è l'unico modo che ho per non far toccare il cavallo. Tirare le redini prima del salto serve a fargli alzare bene la testa e alleggerire, così, le spalle
Ho la vaga impressione di aver buttato via i soldi della lezione...
Naturalmente, son sarcastica.
mi permetto di portare la mia esperienza(minimissima) anche per sentire cosa ne pensa il colonnello...
noi facciamo esercizi con barriere a terra o cavalletti a distanze "misurate" tre tempi, 4 tempi... ma solo per imparare la regolarità del galoppo, certo non è che davanti alle barriere devi "tirare e spingere", l'obiettivo se mai, nel nostro caso, è opposto... galoppo regolare per fare l'esercizio, per imparare a conoscere l'andatura(come fai a stabilire che l'andatura è 300m/m o 500m/m se non ti si danno dei parametri? se non sai che velocità è?)
lo step dopo è fare un tempo in meno, o uno in più sulla stessa distanza... ma l'obiettivo è sempre quello, conoscere le andature...
Con il suo permesso, gent.mo Col. Paolo Angioni, Vorrei portare su questo vecchio topic proprio per l'importanza che lei mise nel suo breve ma intenso e ben provato discorso, esprimendo il mio pensiero. Sono convinto che tutti quelli che montano per eseguire un completo, l'andatura per arrivare a circa 600m/m a volte i campi preparati ed esistenti all'interno delle strutture mica tutti la tengono sta misura. Preciso che per poter far eseguire dei completi reali in una scuola, bisogna aver a disposizione un campo adeguato, ovvero, sempre con il suo permesso Col. , si ritrovano a volte dei tronchi posti a misure non consoni al rapporto cavallo-velocità -battuta, solo perchè non esiste lo spazio reale per eseguire la giusta sincronia, maneggio troppo piccolo per queste tecniche. Al contrario, a volte ci si trova in un campo dove le misure ci sono tutte, però manca il giusto rapporto tra cavaliere-cavallo "ecco, colpa del cavallo", allora vedi che da un galoppo esatto e consono con il percorso, si scende a meno di 400 m/m solo per recuperare le battute, rallentando molto prima per ogni tronco. Questo riportare su il topic mi rinfranca personalmente poichè molti cavalieri, senza alludere a chi scrive bene si intenda, scaricano le loro vere colpe su quel povero cavallo che a volte riceve segnali sbagliati da aiuti posti al momento sbagliato: il cavallo corre il rischio di farsi veramente male, oltre che il cavaliere stesso. La ringrazio della sua gentilezza col. Paolo Angioni e distintamente la saluto, Luigi
Registrato: 27/11/05 21:47 Messaggi: 2721 Località: Torino
Inviato: Sab Feb 06, 2010 17:45 Oggetto: Organizzare un concorso completo
Per tutti gli intervenuti. Anche oggi, pur avendo il CCE cambiato fisionomia ed essendosi ridotto, organizzare un concorso completo è un fatto complesso. Occorre il terreno ampio e adatto per il cross con messa in pratica di garanzie per l'incolumità degli spettatori, occorrono le persone con un minimo di competenza per fare i giudici agli ostacoli e sul percorso (passaggi obbligati), occorre un terreno abbastanza ampio e perfettamente piano(almeno m 80 x 30) per montare il rettangolo regolamentare (m 60 x 20) o anche ridotto (m 40 x 20), occorrono una serie di ostacoli fissi costruiti secondo norme di sicurezza (fissi, ma facilmente smontabili in caso di incidenti), occorre un campo sul quale predisporre un percorso di dodici ostacoli mobili per la terza prova. Il tutto è reso più complicato se il concorso si svolge in un sol giorno e se i concorrenti sono numerosi.
Quel che precede riguarda l'organizzazione.
Per insegnare a montare sugli ostacoli fissi (cross) non occorre tutto il precedente. Basta un terreno un po' ampio, un campo di m 100 x 100 e anche meno, sul quale montare due o tre ostacoli fissi, un dritto, un largo, un fosso, una combinazione su fosso, un fosso con acqua, per insegnare a un cavallo e a un cavaliere a saltare in andatura (almeno 500 m/m). Questo è l'ideale.
Ma a me, personalmente, per far capire a un cavaliere come si deve montare in un cross, basterebbe un normale campo ostacoli con un lato di almeno m 60 e un ostacolo mobile. Mi basterebbe che il cavallo possa prendere una velocità al galoppo di almeno 500 m/m per risolvere il problema e far capire. Cavallo e cavaliere, se facessero quello che indico, imparerebbero il modo, che vale per tutti i completi di questo mondo.
Poi, ovviamente, per formare un cavaliere e un cavallo da completo, da vera competizione, occorre una lunga pratica in esercizio e nella competizione, anche ridotta.
E' la risposta per Divinity.
Ultima modifica di Col. Paolo Angioni il Lun Feb 08, 2010 21:13, modificato 1 volta in totale
Registrato: 08/08/09 10:59 Messaggi: 232 Località: Milano
Inviato: Ven Apr 09, 2010 12:51 Oggetto:
concordo. a me hanno sempre insegnato che la colpa è praticamente sempre tua. può essere frustrante ma ti insegna ad essere preciso e concentrato sul lavoro (:
mi permetto di riportare questa discussione all'attenzione del Colonnello per togliermi una curiosità .
Anch'io ho sempre dato la colpa a me stessa per ogni errore, anche andando contro all'istruttrice quando cercava di consolarmi dicendo che non era colpa mia.
Ma qualche anno fa ho guardato un programma in tv adesso non ricordo il nome, ne il canale. Si trattava di concorsi di SO in America. Qui, però, le penalità venivano valutate con criteri diversi a seconda che la colpa dell'abbattimento di un ostacolo fosse imputata al cavaliere o al cavallo. Perchè? In base a cosa lo si può stabilire? mi è sembrato un modo per darla vinta a delle ragazzette viziate che non praticavano questo sport con serietà (e ce n'erano tante)
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Ogni problema di rallentamento dovrebbe essere ora definitivamente risolto.