Registrato: 29/11/05 09:06 Messaggi: 3379 Località: lombardia
Inviato: Lun Nov 12, 2007 15:24 Oggetto: Racconto (a episodi): SUSPENCE
C’era aria di tempesta. Porte e finestre erano chiuse, ma si sentiva lo stesso il vento fischiare e sbattere contro la scuderia con rabbia, quasi volesse entrare a violare la segretezza di quella notte.
La tensione era palpabile, c'era una specie di grave elettricità nell'aria, quasi come se la natura stessa volesse partecipare alla tristezza e alla sofferenza dei presenti.
I cavalli nella scuderia grande nitrivano, picchiavano contro le porte die box. A tratti il cane, fuori, abbaiava, disturbato da tutto quel rumore.
Ettore non riusciva a dormire, la fronte sudata, l’espressione tesa. Stretto nel sacco a pelo sopra una pila di fieno guardava Mario, il veterinario, che cercava di salvare la sua cavalla da un destino che sembrava volerla morta prima dell’alba.
Eireen teneva gli occhi spalancati, vitrei, soffiava… ogni tanto cercava di alzarsi, come per togliersi di dosso un dolore che le si leggeva in faccia, che la stava velocemente consumando.
Si era capito già nel pomeriggio che ci sarebbero stati problemi nel parto, quando aveva cominciato a perdere sangue (troppo sangue), a guardarsi le anche, a raspare.. non mangiava e non beveva da ore e Ettore non ce la faceva più ad assistere a quel penoso spettacolo.
Soffriva nel vedere la sua stella consumarsi piano piano e spegnersi… Soffriva e si sentiva sopraffatto dalla rabbia e dalla frustrazione. Si sentiva impotente, inutile.
Mario nel poimeriggio gli aveva chiesto di fare una scelta: salvare la cavalla o il puledro.
A quella domanda Ettore aveva risposto in modo chiaro, determinato, senza esitazione: salvare la cavalla. E non avrebbe potuto essere altrimenti: Eireen era la sua compagna di vita da oltre dieci anni, lo aveva portato dai primi passi sino in gran premio, facendo di lui un cavaliere stimato e un uomo felice.
Erano praticamente cresciuti insieme ed ora che l’aveva finalmente messa a fare la mamma, in pensione, non se la sentiva di perderla.
Al diavolo il puledro, al diavolo tutto. Doveva salvare la sua amica, compagna di mille momenti felici.
Una folata di vento improvvisa fece sbattere un finestrone rimasto socchiuso, spargendo pezzi di vetro per il corridoio di cemento, proprio sopra Ettore, facendolo trasalire.
Come il vetro di quella finestra, anche il suo cuore era in pezzi. Lo vedeva negli occhi di Eireen che quello sarebbe stato il loro ultimo incontro. L’uomo smise di guardarla, sopraffatto dal dolore. Chiuse gli occhi e si rifugiò nei ricordi, quasi a voler dimenticare un incubo di cui non accettava di essere protagonista.
Pensò a quella volta che Eireen era scappata da box – lasciato socchiuso da qualche stalliere – e si era mangiata tutti i fiori di sua moglie Valentina, meritandosi un incessante lancio di ciabatte e un inseguimento da parte del cane di casa, Polpetta… Si ricordò che in quell’occasione aveva notato per la prima volta che cavalla quando faceva qualche marachella assumeva la tipica espressione di chi sa di averla combinata grossa eppure pensa di farla franca… La faccia da furba…
- Vieni vieni ad aiutarmi… Oh Ettore, vieni qua!
Sentendosi chiamare, l’uomo si svegliò si soprassalto dal suo stato di catatonica veglia, perso in lontani ricordi felici: in mezzo alle flebo, con un ago cacciato nel collo, Eireen si era alzata, e stava bevendo… era viva…
Ettore balzò in piendi e le si avvicinò accarezzandole il collo, commosso… La sua cavalla era viva…
- Bella, Bella cavalla… Brava… - gli tremava la voce mentre le passava lentamente le dita tra i crini grigi – Brava stella…
- Ettore, santo cielo, dammi una mano
L’uomo per la prima volta guardò verso il vetrinario, accovacciato per terra ad armeggiare con un tubo e un soffione… Ma che diavolo…? Ai suoi piedi giaceva un corpicino nero, bagnato, minuscolo… Il corpicino immobile del puledro di Eireen.
- E’ vivo?
- Più o meno… per ora … Ti pare che starei qui a perder tempo a rianimare un morto??
Ettore si abbassò, e Mario gli diede in mano il soffione, mentre cominciava a inserire il tubicino trasparente nel naso del puledro, giù, giù, sempre più giù…
Fu una cosa improvvisa e repentina: il corpicino si contrasse, emise una specie di sibilo, un colpo di tosse e cominciò a respirare con un movimento leggero, irregolare, affrettato.
- Oh respira… [*CENSURA*] respira… Ma come…?
- Piano col soffione. Cià , lo prendo io – il veterinario glie lo strappò di mano e cominciò ad armeggiare con il tubicino – Vedi, aveva le vie repiratorie ostruite, e allora con la sonda sono entrato e…
- Si vede che non aveva voglia di morire il mio piccoletto…
- Il solito romantico. Va che l’unico motivo per cui adesso hai ancora cavalla e puledro è che hai chiamato il più grande vetrinario di tutti i tempi.
Ettore rise (non avrebbe mai pensato di ridere quella notte). Eireen stava già leccando il suo puledrino, sdraiato sulla paglia, bagnato fradicio, tremante, con un tubo nel naso... Era appena venuto al mondo e già aveva dovuto lottare per non morire. Povero piccolo. Aveva gli occhi socchiusi, ancora troppo debole per alzarsi da solo.
- Lascialo stare qualche minuto. Poi se non si alza, tiralo su tu, bisogna che poppi. – Mario si tolse i guanti e guardò l’orologio – [*CENSURA*], sono le tre di notte. Che ne dici di svegliare Valentina per un panino?
Oddio...flash, folgorazione! E se nella mia rubrica della rivista inserissi un piccolo spazio per i vostri racconti sempre che siate d'accordo? (Naturalmente con nome e cognome o pseudonimo!).....abbiamo 1600 abbonati nella svizzera italiana.....
Registrato: 29/11/05 09:06 Messaggi: 3379 Località: lombardia
Inviato: Lun Nov 12, 2007 16:30 Oggetto:
- Da quando è nato Suspence, Ettore praticamente non c’è mai. Non si è immedesimato così nel ruolo di genitore nemmeno quando è nato suo figlio.
Non è che Valentina avesse nulla contro Suspence. Anzi, lo trovava carino. Ma era nato ormai da una settimana e ancora andava aiutato sia ad alzarsi che a poppare. Quello che avrebbe dovuto essere una fonte di gioia stava invece diventando un impegno assai gravoso, soprattutto per Ettore.
- Beh, cara, stagli vicino. Ha investito tanti sogni, tante speranze in questo puledro. Devi aver pazienza ancora un poco. Sono sicura che il piccolo si riprenderà : se ha preso anche solo un briciolo della forza d’animo di sua madre, in un paio di settimane Suspence se ne andrà in giro a fare il pirata per tutta la scuderia.
La signora Anna era una donna saggia, cresciuta in campagna, molto pragmatica. Sapeva sempre cosa fare e cosa dire per risollevare gli animi. Nonostante i suoi settant’anni suonati, era ancora in forma, governava perfettamente la casa e dava una mano in scuderia: rammendava le coperte, puliva gli spogliatoi, lavava ogni genere di sottosella ed era una vera artista nelle tosature.
Valentina sospirò. Come sempre sua suocera aveva ragione. Era inutile lamentarsi. Anzi, era forse ora di decidersi ad aiutare Ettore nella cura del puledro: prima si sarebbe rimesso, prima la sua vita sarebbe tornata alla normalità .
- Eireen sta bene?
- Certo, cara. Quella cavalla ha una tempra da fare invidia. Si è immedesimata benissimo nel ruolo di neo-mamma, dovresti vederla. Si prende cura del piccolo Suspence, non lo molla un attimo. Non è nemmeno gelosa che venga maneggiato dalle persone.
- Dici che disturbo se vado là a vedere?
Anna sorrise, e decine di piccole rughe fecero capolino ai lati delle sue labbra, piccole rughe felici, segni di una vita serena e gioiosa.
- Eireen sarà stufa di avere intorno solo maschi, sai. E mio figlio sarà contento di avere accanto sua moglie.
ma c'è un bambino di tre anni in passeggino o sbaglio??? dai è eccessivo!! soprattutto un bambino che dopo fa battute così spiritose e intelligenti!
Registrato: 06/09/07 09:04 Messaggi: 870 Località: Magenta - MI
Inviato: Lun Nov 12, 2007 17:53 Oggetto:
Bella storia, mi sembra di vedere l'ultima nata del mio maneggio, scatenata, indipendente, rompiscatole, curiosa e spavalda ... e anche lei con una nascita non proprio tranquilla.
ma c'è un bambino di tre anni in passeggino o sbaglio??? dai è eccessivo!! soprattutto un bambino che dopo fa battute così spiritose e intelligenti!
beh il passeggino ci può stare, mio nipote ha 3 anni e mezzo ma a volte lo portano via in passeggino tipo al supermercato altrimenti spacca tutto! le battute effettivamente sono un pò "troppo"!
Comunque il racconto è veramente molto bello... Complimenti davvero!
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